Inflanzione alle stelle: gli espatriati si scontrano con il carovita

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Pubblicato 2022-02-25 alle 10:00 da Ester Rodrigues
A fine 2021, l'aumento dei costi dell'energia elettrica e dei generi alimentari hanno portato l'inflazione nel Regno Unito al 5,4%.  A gennaio 2022 invece, l'Italia ha registrato un tasso di inflazione del +4,8%, il più alto dal 1996. Un duro colpo sia per gli espatriati che per i locali, che potrebbero trovarsi di fronte a una scelta difficile: mangiare o scaldarsi.

L'inflazione indica l'aumento dei prezzi nel tempo. Spesso è difficile per i consumatori rendersi conto dell'aumento dei prezzi da un mese all'altro, ma negli ultimi tempi i costi sono aumentati così tanto che l'impatto sulle loro finanze è evidente. Il tasso di inflazione annuo nella zona dell'euro si è attestato al 5,0% nel dicembre 2021, in aumento rispetto al 4,9% di novembre. Secondo l'Eurostat, un anno prima, il tasso era -0,3%. L'anno scorso I tassi di inflazione più elevati sono stati registrati in Estonia (12,0%), in Lituania (10,7%) e in Polonia (8%), mentre quelli più bassi sono stati registrati a Malta (2,6%), in Portogallo (2,8%) e in Finlandia (3,2% ).

Bolletta dell'energia elettrica

In Spagna, nel 2021, le bollette dell'energia elettrica hanno registrato un aumento del 62,8%. Si tratta di un aumento considerevole rispetto al 2020. Prima della pandemia, la variazione annua più alta si era verificata nel 2017, con un +26,2%. Tra i paesi dell'UE con il costo più elevato per l'elettricità, la Spagna occupa il quinto posto. 

Alex Mitchel, un espatriato francese che vive a Madrid con la sua ragazza in un appartamento di piccole dimensioni, ci riferisce di aver pagato una bolletta della luce pari a 200£ lo scorso novembre. Una cifra che, secondo lui, non aveva mai pagato prima, anche quando viveva a Parigi. "Siamo rimasti scioccati quando è arrivata la bolletta. Stiamo poco dentro casa e per scaldarci abbiamo una stufa". L'Eurostat, ufficio statistico dell'Unione europea, conferma che i prezzi dell'elettricità sono effettivamente aumentati in Spagna e lo mette nero su bianco in un rapporto che prende in considerazione famiglie che consumano tra 2.500 kWh e 5.000 kWh all'anno. Nella prima metà del 2021, l'elettricità in Spagna è stata fatturata a 0,2323 euro per kWh (tasse incluse), importo superiore alla media UE che si attesta intorno ai 0,2192 euro per kWh. Oltre alla Spagna, i costi dell'energia elettrica sono elevati anche in Germania (0,3193 euro per kWh), in Danimarca (0,29 euro per kWh), in Belgio (0,2702 euro per kWh) e in Irlanda (0,2555 euro per kWh).

Generi alimentari

Il tasso di inflazione ha un impatto anche sui prezzi dei generi alimentari. Secondo The Trussell Trust, una ONG e un ente di beneficenza, il numero di famiglie che usufruisce dei banchi alimentari nel Regno Unito è aumentato dell'11% dall'inizio della crisi sanitaria. L'ente informa anche che il 21,1% della popolazione britannica ora vive in povertà, poiché il paese ha raggiunto, nel 2021, un tasso di inflazione del 5,4%.

Negli Stati Uniti, secondo i dati forniti dall'US Census Bureau, 19.3 milioni di famiglie americane hanno avuto difficoltà a sfamarsi l'anno scorso anno; nel 2019 erano 8,5 milioni. A dicembre 2021, l'inflazione dei prezzi sui beni di consumo, ha registato un +7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra gli alimenti più toccati dall'aumento dei prezzi ci sono carne, pollame, pesce e uova.
Nel 2021, anche mangiare al fast food costava di più. Il rapporto dell'US Census Bureau ha analizzato anche l'aumento dei seguenti prodotti/servizi negli ultimi 12 mesi:

1. Frutta e verdura: +5%

2. Elettricità: +3%

3. Mobili e biancheria da letto: +13,8%

4. Abbigliamento da donna: +8%

5. Gioielli e orologeria: +7,2%

6. Affitto per prime case: + 3,3%

Paesi con i tassi di inflazione più elevati durante la pandemia

I tassi di interesse sono saliti alle stelle a livello globale dall'inizio della crisi. Secondo The Jubilee Debt Campaign, i Paesi a basso reddito, hanno raggiunto il livello di debito più alto degli ultimi due decenni. Le nazioni che stanno affrontando una crisi finanziaria hanno dovuto contrarre prestiti in dollari USA. Una situazione che li espone a un rischio doppio: l'aumento degli oneri finanziari e l'indebolimento della loro valuta. È il caso del Venezuela, che ha registrato un tasso di inflazione intorno al 686,4% nel 2021, il più alto al mondo. Seguono lo Zimbabwe, con un tasso di inflazione del 676%, e il Sudan con un tasso di inflazione del 71,40%. In Argentina, il tasso di inflazione nel 2021 ha raggiunto il 50,9%.

Il G20, a fine del 2020, ha creato un piano di ammortamento chiamato Quadro comune che prevede di facilitare la ristrutturazione del debito nei Paesi con un livello eccessivo di indebitamento. Finora, a nessuno dei Paesi che hanno presentato domanda, è stato cancellato il debito. 

Come nella maggior parte delle nazioni nel mondo, il costo della vita è aumentato anche in Thailandia. Il caro prezzi colpisce soprattutto la popolazione locale e una categoria di espatriati. I ricchi imprenditori di Bangkok non se subiscono probabilmente le stesse conseguenze. 
Dwight Turner, un ristoratore americano che vive in Thailandia, sta lottando contro l'inflazione che fa aumentare i prezzi della carne. Reitera il fatto che l'impennata dei costi sta avendo un impatto molto negativo sugli espatriati in Thailandia, commenta e critica il fatto che i ricchi nel paese non sentono davvero l'aumento dei prezzi.  "L'impennata dei costi sta avendo un impatto molto negativo sugli espatriati in Thailandia", ci fa sapere, "ma lo stesso non si può dire di quella fetta di popolazione locale che vive in condizione agiata".

Come fronteggiare la situazione se sei un espatriato?

Per contrastare il forte aumento dei prezzi dei generi alimentari, cerca delle alternative prodotte in loco piuttosto che acquistare prodotti di importazione. Se ne hai la possibilità, fai la spesa al mercato piuttosto che al supermercato. 

Organizza i pasti

Può sembrare ovvio, ma spesso dimentichiamo di farlo. Pianificare quello che mangerai in settimana ti aiuterà sia ad evitare gli sprechi sia ad attenerti ad un limite di spesa. Confronta i prezzi per alimento nei vari supermercati e opta per il più conveniente. 

Sostituisci marche e ingredienti

A fronte di un aumento del costo della carne, se sei solito farne uso e sei costretto a ridurre le porzioni, potresti integrare con dei legumi oppure con della soia. Pensa inoltre a sostuire gli alimenti di marca con prodotti locali, la cui qualità non è inferiore ma hanno il vantaggio che sono più convenienti. 

Alterna prodotti freschi a surgelati

Metti il congelatore a buon uso. Se nel tuo paese di espatrio i prodotti surgelati hanno un costo inferiore a quelli freschi, cerca di alternare questi e quelli per contenere le spese.