Paola Cipollina: nel Midwest America ho finalmente realizzato il mio american dream

Interviste agli espatriati
Pubblicato 2023-07-19 alle 00:00 da Francesca
Paola Cipollina, imprenditrice di successo e produttrice cinematografica, vive in America dal 2010 con il marito, regista affermato, e la figlia. In questa intervista ci racconta di lei, del suo percorso lavorativo e di vita, e dà tanti consigli utili a tutti gli italiani che vogliono trasferirsi negli Stati Uniti.

Raccontaci di te, quanto tempo fa hai lasciato l'Italia e dove ti sei trasferita?

Buongiorno a tutti, mi chiamo Paola Cipollina e ho lasciato l'Italia nel 2010 dopo essere stata a Los Angeles nel 2009 a girare un film. Un film italiano di cui una parte richiedeva di essere girata a Los Angeles. Quindi assieme a mio marito regista, Max Leonida, abbiamo deciso di trasferirci in quanto ci siamo subito innamorati dell'America.

Una volta deciso di trasferirsi a Los Angeles ovviamente abbiamo dovuto lavorare con avvocati immigrazionisti bravi perché questo è un settore molto delicato dove la maggior parte di italiani sbagliano; finalmente abbiamo trovato uno studio molto in gamba che ci ha praticamente assistito su quello che sono le pratiche per lo O-1 Visa dato che mio marito come regista aveva i crediti necessari per poter applicare, avendo Sony come sponsor. Così siamo arrivati legalmente in America, a Los Angeles.

Come si è svolta la transizione dall'Italia agli USA e di cosa ti occupi attualmente?

Non è stato facile per niente, un percorso tutto in salita. Cambiare paese, cambiare costumi, cambiare tradizioni, cambiare lingua e tutto quello che ne consegue è stato veramente difficile, costoso, doloroso, faticoso e proprio per questo, data la mia natura di imprenditrice, ho deciso nel 2016, dopo sei anni che mi ero trasferita e appena ho ottenuto la green card, di aprire la mia agenzia LAfirstep per assistere a 360 gradi tutti gli italiani che vogliono trasferirsi in America.

Dopo dieci anni a Los Angeles, a maggio del 2020 (anno della pandemia) è arrivata la grande opportunità. Dopo aver sempre lavorato nel Movie Business realizzando Pilot per la industry (Music video), e in questi anni mio marito ha anche diretto due film, un'università dell'Iowa nel Midwest America L'ha chiamato chiedendo se voleva occuparsi della cattedra di cinema e del far nascere degli studi cinematografici qui nel MidWest America.

Ovviamente abbiamo accettato! Felici del cambiamento .

Ci sono buone opportunità di lavoro per gli stranieri in California e quali sono i settori più promettenti?

Opportunità ce ne sono tantissime per gli italiani, soprattutto qua in America. Non so negli altri paesi perché non ho esperienza, ma posso dire che non tornerei mai più indietro perché sono veramente realizzata e soddisfatta e stiamo raggiungendo il nostro obiettivo cioè di produrre un film nostro. Nel frattempo ho anche avviato un'attività nel food business e ho aperto un negozio qui a Oskaloosa, in Iowa, dove importo prodotti italiani e poi un mini Italian fast-food sempre qui a Oskaloosa. 

Tanti italiani vorrebbero espatriare in America, quali sono le caratteristiche fondamentali che bisogna avere per riuscire a trasferirsi e costruirsi una vita lì?

Come dicevo prima, le opportunità ci sono, ma bisogna ovviamente o essere dei bravi imprenditori, o essere dei grandi artisti, o avere comunque dei grossi titoli di studio per venire in America perché l'America è molto selettiva e competitiva.

Io dico sempre se non avete nessuna di queste credenziali lasciate perdere perché vi troverete male sicuramente, questo è un territorio fatto per chi ha ancora forti ambizioni, per chi adora lavorare nel business e per chi ha ancora tanti sogni nel cassetto, ma con i talenti giusti per poterli affrontare.

Lavorare in California, e quindi lavorare nella movie industry, è molto difficile; tutti ci provano ma pochissimi ci riescono. Ci sono molte più opportunità in altri Stati d'America. Io ho vissuto 10 anni in California quindi conosco benissimo il territorio e le difficoltà, le grosse competizioni e anche tanta improvvisazione da parte di persone che proprio non conoscono il mestiere .

Le difficoltà per trasferirsi ci sono seriamente perché l'immigrazione è una cosa molto difficile da affrontare. Proprio per questo la mia agenzia sono otto anni che assiste tutti gli italiani che desiderano trasferirsi qui negli Stati Uniti d'America .

Io mi occupo fondamentalmente di questo e ho ricoperto parecchie cariche anche politiche da parte del Senato italiano che mi ha dato compiti da svolgere per assistere e diventare un punto di riferimento per tutti gli italiani del nord e centro America .

Puoi darci delle indicazioni sul costo della vita a Los Angeles? 

La vita a Los Angeles è diventata carissima. Quando sono arrivata io, nel 2010, ancora ancora si poteva vivere con 3.000/4.000$ al mese, adesso praticamente non paghi neanche un affitto di una casa per una famiglia .

Quando siamo arrivati, nostra figlia aveva 10 anni, adesso ne ha 23. Posso dire una cosa, che tutti i sacrifici che abbiamo fatto, li abbiamo fatti per lei perché ora, a 23 anni, si è comprata una casa, ha un lavoro e un'automobile, ed è felice e realizzata. Ha una laurea e adesso sta facendo un master per la seconda. Tutto questo non so se a 23 anni avrebbe potuto ottenerlo in Italia, non credo proprio .

Ci sono tantissimi Stati in America e sono molto meno costosi della California. Io suggerisco sempre di fare una buona esplorazione, di non fissarsi con New York e Los Angeles. Le grandi città oggi non hanno tanto da offrire, è meglio andare nelle città un po' più piccole dove la vita costa di meno e dove guadagni molto di più e quindi vivi 10.000 volte meglio.

Come ti piace trascorrere il tempo libero?

Tempo libero diciamo che è una parola che non mi ha mai tanto attratto perché io sono un imprenditore e io non voglio avere tempo libero perché se no mi annoio; sono sempre 24 ore su 24 sul pezzo, mi piace aprire aziende, aprire attività e assistere appunto persone che vogliono avere attività qui. Inoltre sono impegnata nella parte produttiva dell'azienda cinematografica di mio marito.

Immagino che ci siano degli aspetti della vita negli Stati Uniti che hai scoperto solo vivendoci. Quali sono?

Aspetti negativi, come appunto dicevo prima, sono il vivere nelle grandi città e la cosa che fa più male, dopo 13 anni che vivo in America e sono cittadina americana adesso, è dire che l'aspetto negativo del vivere come immigrato sono proprio gli italiani che credi amici, ovviamente non tutti, pochi amici sinceri ci sono ma il 90% degli italiani che ho conosciuto sono persone che tenderanno sempre a farti del male e ad invidiarti.

Dato appunto il mio lavoro, quello che svolgo con la mia agenzia, ho avuto la possibilità di aiutare tantissime persone e devo dire che i miei clienti sono tutti grati, ma una piccola parte di questi una volta che si è stabilita in America ha cambiato faccia. Questo è un triste aspetto dell'immigrazione. Tutti i paesi immigrati qui negli Stati Uniti cercano di fare gruppo tra di loro e di creare associazioni, ma gli italiani non ci riescono, è più forte di loro, non ce la fanno.

Quello che ho costruito a Los Angeles credo che non è riuscito a farlo nessuno, ho creato un gruppo su Facebook di oltre 30.000 persone, ho organizzato incontri, cene e colazioni. Ho dato lavoro a tanta gente e veramente ho fatto di tutto per loro e non mi pento assolutamente di quello che ho fatto, ma non ho avuto in cambio quello che penso di essermi meritata, perciò dico che ora qui nel Midwest America, dove finalmente ho realizzato il mio american dream, sono sinceramente felice e soddisfatta.

Un consiglio che vi dò, una volta che siete arrivati qui, andate avanti da soli perché se avete la stoffa ce la farete.

God bless America!!

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