Fuggito dall'Italia appena andato in pensione per andare in un Paese civile normale, anzi evoluto, come la Francia che conosco da 40 anni. Mi trovo benissimo e pagherei anche volentieri le tasse qui, ma l'accordo tra Italia e Francia mi obbliga a pagarle ancora in Italia (comprese le tasse regionali e comunali!!!) anche se risiedo ormai qui da quattro anni , iscritto AIRE naturalmente, e non ho più nessun interesse economico in Italia. A novembre ho preso la decisione di trasferire la residenza in Portogallo, a Sesimbra, che già conoscevo un po'. Stupenda. Verificherò i vantaggi concreti che mi aspetto.
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Apprezzare le diversità locali, la semplicità della gente, quasi un clima anni 60 non ancora deturpato in modo irreversibile. Spero che i Portoghesi non si facciano travolgere dal mega turismo massificato che sta rovinando tanti luoghi meravigliosi, vero tsunami sociale e ambientale che tutto travolge al suo passaggio. Fino ad ora ci sono abbastanza riusciti.
Una casa nel verde a contatto con una natura spesso selvaggia e affascinante
Una casa nel verde a contatto con una natura spesso selvaggia e affascinante, un popolo fiero e con alta evoluzione sociale, qui rispetto e democrazia sono praticati normalmente nella realtà quotidiana, ovviamente non mancano le eccezzioni ma... sono appunto eccezzioni.
Non saprei, mi sento molto più " a casa" qui che quando ero in Italia.
Le bellezze del Paese: arte, natura, cibo.
Non vorrei essere banale ma questa "italianità" ipocrita, truffaldina e furbetta che si è venuta a massificare da 20 anni a questa parte mi ha fatto vergognare di esserne parte, l'ho combattuta ogni giorno andando controcorrente ma è stato come svuotare il mare col cucchiaino. Ora sono veramente stanco e voglio immergermi in realtà sociali più "normali " e confacenti. Da qui ladecisione di lasciare l'Italia.