La mostra mostra al pubblico cinquanta opere, composte
da pittura, collage, video, sculture ed altri oggetti realizzati
dagli artisti chiave dell’arte ottica e cinetica italiana,
partendo da Bruno Munari, precursore delle ricerche
sulla percezione e precursore indiscusso del design e della
didattica dell’arte, fino ad artisti che condivisero la scena
locale, attraverso raggruppamenti o in forma individuale
come Gianni Colombo ed altri membri del Gruppo T
(Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gabriele De Vecchi,
Grazia Varisco). Un’altra delle novità di OCCHIO MOBILE
è l’esposizione di dieci vestiti dello stilista Fausto Sarli
che rivela al pubblico le connessioni tra arte e moda.