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Cosa fare quando gli studi all'estero non soddisfano le aspettative?

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Scritto daAsaël Häzaqil 06 Agosto 2024

Avevi pianificato il tuo percorso di studi all'estero nei minimi dettagli e non vedevi l'ora di iniziare un'esperienza da studente internazionale. Ma il sogno si è interrotto bruscamente dopo l'arrivo. Il programma scelto non soddisfa le tue aspettative e niente è come l'avevi immaginato. Come affrontare l'anno con questi presupposti? Puoi cambiare indirizzo in corso d'opera?

Contatta il servizio di orientamento della tua università

Che tu decida di cambiare specializzazione o meno, contatta i servizi di orientamento della tua università. È fondamentale individuare le cause della tua insoddisfazione. Potrebbe essere dovuta al piano di studi (mancanza di elementi pratici/teorici), alle materie e alla metodologia di insegnamento, alle difficoltà di comprensione o a una discrepanza significativa tra l'università che immaginavi e la realtà.

Cambiare indirizzo di studi è possibile ma devi andare a fondo. Determinare le ragioni della tua delusione, e contattare i servizi di orientamento dell'università, ti aiuterà a fare la scelta migliore. Se il problema riguarda la scelta dei corsi facoltativi, è senz'altro possibile fare delle modifiche a corso iniziato.

Considera la possibilità di un riorientamento durante l'anno accademico

Hai cercato di resistere durante le prime settimane all'estero, attribuendo la tua insoddisfazione allo shock culturale. Ma con il passare del tempo, la frustrazione persiste. Se pensi che l'indirizzo di studi che hai scelto comprometta l'intero progetto di espatrio, potrebbe dover cambiare specializzazione.

Valuta le opzioni disponibili con i consulenti dell'università. Non dimenticare di contattare i servizi di immigrazione per verificare se il riorientamento è possibile, e a quali condizioni. A seconda delle regole dell'università, l'ammissione a un nuovo corso, ad anno iniziato, potrebbe non essere consentita. Per cambiare specializzazione, potresti dover ripetere l'anno. Per evitare questa ipotesi, informati se iscriverti a un corso “ponte” ti permette di iniziare subito a studiare le materie che preferisci, integrando a pieno ritmo il nuovo programma una volta concluso l'anno in corso. Puoi anche considerare le università che offrono iscrizioni scaglionate, o multiple, durante l'anno.

Le modalità per cambiare corso di laurea

In genere, hai due possibilità: cambiare corso di laurea rimanendo nella stessa università o cambiare istituto. Fai però attenzione al tuo visto studentesco (se hai dovuto chiederne uno).

La tua università ospitante funge da “sponsor” ai fini dell'immigrazione. Come prima cosa, assicurati che il cambio di università non infici la tua residenza nel Paese.

Il Canada, ad esempio, permette di cambiare università o programma di studi, ma a determinate condizioni:

  • Le autorità provinciali o territoriali devono riconoscere il nuovo istituto come idoneo ad ospitare studenti internazionali.
  • Devi impegnarti a frequentare le lezioni in modo assiduo.
  • Devi fornire tutte le informazioni richieste dai servizi di immigrazione. Il mancato rispetto di queste condizioni può comportare l'annullamento del tuo permesso di studio e l'espulsione dal territorio nazionale, con divieto di reingresso.

Cambiare facoltà: parlane apertamente

Il primo passo è quello di informare la tua famiglia. Rispetto agli studenti locali, quelli stranieri spesso sentono di non potersi permettere errori. Potresti sentirti così anche tu. Hai affrontato un percorso tortuoso per ottenere il visto e la famiglia ti ha aiutato finanziariamente. Magari hai chiesto un prestito alla banca, da ripagare in diversi anni, e la sconfitta ti brucia. Succede, non ti buttare giù. Parlane apertamente con i genitori, spiega i motivi della decisione e rassicurali esponendo i vantaggi di cambiare facoltà.

Cambiare specializzazione e ripetere l'anno: il tuo permesso di soggiorno è a rischio?

Il rischio di ripetere un anno è un altro punto importante da considerare. Se il cambio di corso viene approvato, ma la nuova università non accetta studenti a metà anno, dovrai aspettare l'anno accademico successivo. In genere, ripetere l'anno non mette a rischio il permesso di soggiorno. In alcuni casi però, le autorità potrebbero considerare la ripetizione dell'anno come una mancanza di diligenza negli studi. Al momento del rinnovo del permesso di soggiorno, le autorità competenti valutano anche il tuo percorso accademico. E' importante quindi che contatti i servizi di immigrazione prima di intraprendere qualsiasi iniziativa e che spieghi accuratamente il tuo desiderio di cambiare indirizzo di studio.

Come prepararsi al cambio di corso di laurea

Se il cambio di corso di laurea comporta la ripetizione di un anno, usa il tempo a tua disposizione per prepararti al nuovo programma accademico.

Puoi:

  • Chiedere di frequentare i corsi in attesa dell'ammissione
  • Lavorare per finanziare gli studi
  • Unirti a un'associazione studentesca
  • Esplorare la città che ti ospita

Se il cambio di facoltà è “automatico”, preparati a un cambio di ritmo. Deluso dalla tua scelta universitaria iniziale, probabilmente ti sei adagiato, impegnandoti meno. Potresti aver adottato uno stile di vita più “rilassato”. Prima di iniziare il nuovo corso, riprendi le buone abitudini per ripartire con lo slancio giusto.

Studiare all'estero: Come gestire un incidente di percorso

Cambiare corso di studi non è un fallimento, ma un segno di maturità: ti sei reso conto di aver fatto una scelta sbagliata e decidi di modificarla. I mesi, o gli anni, trascorsi a cercare la tua strada, non sono tempo sprecato.

Sfrutta i contatti ottenuti all'estero, le esperienze professionali, le conoscenze acquisite, ecc. Potrebbero esserti utili un giorno.

Gli studenti internazionali sono spesso ritenuti più vulnerabili. Non conoscono ancora bene il territorio, la cultura o la lingua. Il trasferimento perfetto è un falso mito. Datti tempo per trovare la giusta direzione e datti la possibilità di rimetterti in gioco.

E se fosse una questione di metodologia?

Gli analisti ritengono che fare una scelta sbagliata non sia tanto un problema di capacità quanto un problema di sistema educativo. I Paesi nordici e anglosassoni tendono a diversificare l'istruzione dei bambini associando alla scuola anche tante attività pratiche (sport, arte, cultura, ecc.). Crescendo, i giovani dedicano parte del tempo al sociale e non esitano a prendere un anno sabbatico dopo la scuola secondaria.

Altre nazioni, invece, hanno un sistema più accademico. I ragazzi non sono incoraggiati ad acquisire esperienze al di fuori della scuola, ma rimangono all'interno del sistema fino alla fine del percorso universitario. Si dice che questa modalità lineare di istruzione (con uno stage solo alla fine degli studi) diminuisca la creatività dei ragazzi. Chi ha già un'idea di ciò che vuole fare avrà maggiori possibilità di riuscita, ma chi è diviso tra i desideri dei genitori e quelli degli insegnanti rischia di seguire una strada che non è la sua... prendendo quella sbagliata.

Consigli per riuscire negli studi all'estero

Per avere maggiori possibilità di successo, non dimenticare di imparare la lingua: non rifugiarti nell'inglese (a meno che, ovviamente, non ti trasferisci in un paese anglofono), ma impara la lingua del Paese ospitante.

Sii aperto e curioso. Riconosci i tuoi limiti e chiedi aiuto. Si tende a mettere l'accento sui lati positivi dell'espatrio tralasciando le difficoltà e delle sfide della vita studentesca. Non sei l'unico ad essere insoddisfatto dei tuoi studi all'estero. Parla con le persone intorno a te, confidati con qualcuno che ti capisca. Non chiuderti in te stesso.

Nel momento in cui decidi di cambiare corso, assicurati di inviare i documenti giusti, agli uffici competenti. Rispetta le scadenze.

Credi in te stesso. Non paragonarti agli altri studenti, ma credi nelle tue potenzialità. Apriti agli altri. Approfitta dell'opportunità di vivere all'estero per esplorare il territorio. Vai alla scoperta della città, ci sono tante attività che puoi fare gratuitamente: passeggiare tra i quartieri, iscriverti a reti online per attività di gruppo, unirti a un'associazione, ecc.

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A proposito di

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.

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