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E' crisi nel mercato del lavoro tedesco: che prospettive per gli espatriati?

centre financier a Francfort
Omri Eliyahu / Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 10 Settembre 2024

La Germania è alle prese con un'economia fiacca, un calo di motivazione dei dipendenti e una reticenza verso i lavoratori stranieri per motivi politici. Il PIL supera a malapena lo 0% e il tasso di natalità è in calo. Ciononostante, il governo punta sulla riforma dell'immigrazione per invertire la tendenza e attrarre professionisti dall'estero.

I dipendenti in Germania hanno il morale sotto le scarpe

Secondo uno studio pubblicato il 24 marzo 2024 da Gallup, una società di consulenza gestionale, i dipendenti tedeschi stanno perdendo la motivazione. Ogni anno, Gallup esamina lo stato d'animo dei dipendenti in Germania. Nel 2022, solo il 13% ha dichiarato di essere fortemente investito nei confronti dell'azienda. Nel 2023, questa percentuale è aumentata di un solo punto: appena il 14%, su un totale di 7,3 milioni di lavoratori. Il 45% è alla ricerca di un altro lavoro e di nuove opportunità professionali, rispetto al 42% del 2022. Il 71% pensa che sia arrivato il momento di andarsene e di lavorare altrove.

I dipendenti di oggi hanno meno fiducia nelle potenzialità della loro azienda: solo il 40% ritiene che abbia i mezzi finanziari per sopravvivere, rispetto al 55% del 2020. La fiducia sta diminuendo anche nei confronti dei dirigenti. Nel 2024, solo il 65% dei dipendenti intende continuare a lavorare per la stessa azienda nei prossimi tre anni, rispetto al 40% del 2023.

La crescita stagnante è un segnale negativo per la mobilità internazionale

Lo scarso entusiasmo dei lavoratori segue l'andamento della crescita economica. Il governo prevede una crescita di appena lo 0,2% per l'anno in corso. La Germania è uscita dalla recessione, ma è ancora fragile. I settori chiave dell'economia sono in stallo: per edilizia e industria non ci sono nuove comande. I giganti dell'industria tedesca stanno tagliando il personale. All'inizio dell'anno, Miele ha annunciato che avrebbe tagliato o trasferito fino a 2.700 posti di lavoro, a livello globale. Bosch prevede di tagliare 3.500 incarichi in tutto il mondo entro il 2027. A dicembre, il gruppo Stuttgart ha annunciato un taglio di 1.500 posti di lavoro. Un duro colpo per l'industria tedesca, che invia un segnale negativo ai lavoratori stranieri colpiti dal rallentamento economico delle multinazionali tedesche.

Il calo dell'inflazione (2,4% nel 2024 rispetto al 5,9% del 2023) e l'aumento del reddito (+6,1% nel 2023) non hanno incentivato i consumi, che rimangono deboli. I tedeschi risparmiano invece di spendere. Secondo un rapporto dei cinque principali istituti tedeschi di ricerca economica, nel 2024 il tasso di risparmio delle famiglie tedesche è dell'11,4%, superiore ai tassi pre-pandemia.

La perdita di motivazione osservata sul lavoro sta rallentando la produttività delle aziende e appesantendo l'economia tedesca già in difficoltà. Lo studio sottolinea che lo scarso impegno dei dipendenti e la perdita di produttività sono costati alle aziende tra i 132,6 e i 167,2 miliardi di euro.

Ecco come la Germania cerca di attrarre e trattenere i lavoratori stranieri

La nuova legge tedesca sull'immigrazione snellisce le procedure di assunzione dei professionisti non europei. Colpita dalla carenza di manodopera e dal calo demografico, la Germania ha intrapreso una profonda riforma del suo sistema di immigrazione, introducendo un permesso a punti per facilitare la ricerca di lavoro. Lo scopo era quello di attrarre e soprattutto trattenere i lavoratori extraeuropei. Ma ha funzionato come previsto?

Le prime modifiche sono state attuate nel 2023 (riforma della legge sull'immigrazione dei lavoratori qualificati, che già prevedeva condizioni più favorevoli per i lavoratori extraeuropei qualificati). La riforma del 2023 è diventata completamente operativa il 1° giugno 2024. Nell'autunno del 2023, i settori ad alta crescita (sanità, edilizia, energia, istruzione...) hanno continuato a soffrire di una grave carenza di manodopera. Tra i motivi figurano l'invecchiamento della popolazione (molti pensionamenti senza ricambio) e la mancanza di lavoratori qualificati. Nel 2023, questa penuria è costata all'economia tedesca 90 miliardi di euro, pari al 2% del PIL. La nuova legge è stata pensata proprio per aumentare l'attrattiva della Germania agli occhi degli stranieri extraeuropei: i titoli di studio stranieri sono riconosciuti con più facilità, le procedure di immigrazione sono state semplificate, e l'ottenimento della naturalizzazione è più veloce. Nel 2022 sono stati naturalizzati quasi 170.000 stranieri, con un aumento record del 28% in un anno.

Perché la Germania fatica ad attrarre gli stranieri?

I professionisti stranieri non stanno affluendo in Germania come ci si aspettava. Anzi, alcuni se ne vanno. Secondo gli esperti, le ragioni sono molteplici e una di queste riguarda l'Europa intera: l'ascesa dell'estrema destra - la svolta dell'AfD. I datori di lavoro tedeschi condividono questa preoccupazione e temono ulteriori difficoltà nell'assunzione degli stranieri. Attualmente, il 40% dei posti di lavoro (1,7 milioni) è vacante. La Germania avrebbe bisogno di 400.000 lavoratori stranieri ogni anno. Le aziende ritengono che il discorso radicale dell'AfD scoraggi i potenziali espatriati che preferiscono trasferirsi in altre destinazioni.

La crisi economica della Germania è un altro fattore non trascurabile. Nel 2023, la Germania è scesa dal 12° al 15° posto nella classifica dei Paesi più appetibili dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Altri motivi che spiegano le difficoltà della Germania nel trattenere i talenti stranieri sono il clima e la lingua tedesca, considerata ostica, anche se la nuova legge sull'immigrazione abbassa i requisiti linguistici per attrarre candidati extraeuropei.

Soluzioni per attrarre e trattenere i lavoratori stranieri

La maggior parte delle superpotenze economiche cerca talenti stranieri negli stessi settori. Le aziende tedesche affermano che il contesto internazionale le mette in competizione con le aziende di tutto il mondo. Per le compagnie tedesche, assumere lavoratori stranieri è una necessità: l'economia, che per sua natura è internazionale, non può fare a meno di loro.

Rafforzare la formazione dei manager

Se da un lato le aziende si affidano alla riforma dell'immigrazione per assumere, dall'altro cercano di migliorare il loro funzionamento. Il resoconto di Gallup mostra che la scarsa motivazione dei dipendenti deriva in parte dalla perdita di fiducia nei confronti dei superiori. La stragrande maggioranza dei manager tedeschi (97%) ritiene di essere competente, ma il 69% dei dipendenti tedeschi dichiara che il suo manager non sia all'altezza del ruolo. Secondo Gallup, queste discrepanze sono spesso legate alla mancanza di formazione dei manager. Capire meglio il proprio gruppo di lavoro è una delle chiavi per coinvolgere i dipendenti, soprattutto quando il team è internazionale. Rafforzare la formazione dei manager e coinvolgere maggiormente i dipendenti nell'organizzazione del lavoro potrebbe aumentare la loro motivazione.

Testare la settimana lavorativa di quattro giorni

Un'altra opzione presa in considerazione è la settimana lavorativa di quattro giorni. Il 71% dei lavoratori tedeschi sembra favorevole a una settimana di quattro giorni e alla riorganizzazione dell'orario di lavoro. La crisi sanitaria e il boom del lavoro a distanza hanno cambiato il panorama lavorativo globale: un numero sempre maggiore di multinazionali sta adottando il lavoro a distanza.

I datori di lavoro tedeschi sono pronti a tentare la settimana di 4 giorni e nel contempo vogliono anche migliorare la formazione e l'integrazione dei loro dipendenti.

Promuovere la cultura tedesca all'estero

Il governo punta sulla formazione e lancia campagne di assunzione su larga scala all'estero. A luglio, il Ministro del Lavoro, Hubertus Heil, si è recato in India con l'obiettivo di assumere ingegneri qualificati. Un'operazione ben riuscita, testimoniata dal crescente interesse per la lingua tedesca, soprattutto nel sud-est asiatico. Secondo il Ministero degli Affari Esteri tedesco, 14.000 persone stanno imparando il tedesco in Vietnam, 15.000 in Malesia e più di 17.000 in Thailandia. Queste cifre incoraggiano il governo a promuovere ulteriormente la cultura tedesca. Ad agosto, Singapore ha avviato un programma pilota per insegnare il tedesco agli studenti delle scuole superiori e sta già pianificando di allargare lo spettro del programma.

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A proposito di

Ho una laurea magistrale in Giurisprudenza - Scienze Politiche e un diploma del Japanese Language Proficiency Test (JLPT) N2. Ho lavorato come addetta alla comunicazione. Ho oltre 10 anni di esperienza come web copywriter.

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