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Avviare un'attività all'estero in coppia

couple d'entrepreneur
Shutterstock.com
Scritto daHelena Delbecqil 15 Ottobre 2024

Essere imprenditori comporta diverse sfide. Siete una coppia e volete aprire un'attività insieme all'estero? La prospettiva è emozionante e complessa allo stesso tempo! Questa mossa richiede una solida conoscenza delle leggi nel Paese di espatrio, una buona disponibilità finanziaria e un piano aziendale ben elaborato, dove entrambi mettono a disposizione le loro competenze. Anche la gestione delle dinamiche emotive è fondamentale: lavorare insieme come coppia potrebbe mettervi alla prova.

Le sfide incontrate dalle coppie che aprono un'attività insieme 

Un solido rapporto matrimoniale e un piano aziendale ponderato

Come nel caso di un matrimonio, anche l'avvio di un'attività insieme si basa su un progetto solido e su una visione condivisa. Il primo passo è quello di esplorare a fondo le motivazioni che stanno alla base del progetto, la natura specifica delle attività e dei prodotti e dei metodi per erogare tali servizi o prodotti. È fondamentale elaborare un business plan solido e ben definito. Avere una passione in comune non basta per mettere in piedi un'azienda. In rete sono disponibili varie risorse che possono aiutare a sviluppare una strategia.

Potete, ad esempio, avvalervi degli spunti disponibili su questo articolo di Forbes o chiedere supporto alle organizzazioni di avviamento all'impresa. In Francia, l'Agenzia per l'imprenditoria francese e il sito web del servizio pubblico offrono consigli importanti per perfezionare una strategia aziendale.

La giusta distribuzione dei ruoli

Anche per quanto riguarda i ruoli e le responsabilità di ciascun imprenditore non c'è spazio per l'improvvisazione! È fondamentale valutare la distribuzione dei ruoli all'interno dell'azienda in base alle competenze personali e professionali di ciascun socio, altrimenti l'attività rischia di non funzionare.

E' importante che ognuno sappia con chiarezza quali sono i suoi punti di forza, solo così si potrà creare e gestire un'attività in coppia. Il test da prendere a riferimento è il CliftonStrengths del Gallup Institute. Esiste una versione online gratuita che permette di identificare i propri punti di forza. In alternativa, ci sono tanti altri test attitudinali disponibili online. Potrebbe essere utile affidarsi a un professionista che vi segua durante il percorso.

Separare la vita professionale da quella privata

Una delle principali insidie per le coppie che hanno un'attività insieme è la gestione della vita familiare. Vivere e lavorare insieme può portare a discussioni continue e fastidiose sull'azienda. Per mantenere una linea di confine tra la vita professionale e quella privata, stabilite delle regole chiare, come ad esempio quella di non parlare di lavoro quando siete a casa. Se lavorate da remoto, considerate di utilizzare gli spazi di coworking disponibili nella maggior parte delle città o di adibire a ufficio una stanza della casa. Se è difficile stare a stretto contatto tutto il giorno, create spazi di lavoro distinti (due scrivanie o due stanze diverse). L'elenco delle difficoltà non finisce qui soprattutto quando si lavora insieme vivendo all'estero!

A cosa fare attenzione quando si gestisce un'attività in coppia all'estero?

Ottenere un visto per imprenditori

Affrontare le questioni relative ai visti è fondamentale quando si pianifica di avviare un'attività all'estero. I cittadini dell'Unione Europea (UE) che lavorano in un altro paese dell'UE di solito non hanno bisogno di un permesso di soggiorno, ma per i Paesi extra UE bisogna ottenere il visto adatto.

Australia, Estonia, Mauritius, Danimarca, Taiwan e Regno Unito, tra gli altri, offrono un visto per imprenditori. È importante esaminare attentamente le condizioni necessarie per l'ottenimento. In Canada, ad esempio, la vostra azienda deve ricevere il consenso di un ente preposto, come un incubatore d'impresa, ed essere innovativa, apportando un contributo significativo all'economia locale, compresa la creazione di posti di lavoro. Potrebbe anche essere necessario dimostrare una determinata soglia di reddito, che varia a seconda del Paese.

Se l'attività è piccola, o può operare da remoto, considerate la possibilità di ottenere un visto per nomadi digitali: in genere viene rilasciato per uno o due anni e non è compatibile con obiettivi aziendali a lungo termine. L'idoneità di tali visti dipenderà dalla natura dell'attività professionale e dalle condizioni specifiche del Paese di destinazione. Un'altra strategia per facilitare l'ottenimento del visto potrebbe consistere nel farsi assumere da un'azienda locale per ottenere il permesso di soggiorno, prima di avviare la propria attività.

Aspetti legali e normativi da non trascurare

Orientarsi nel panorama legale e normativo è fondamentale per gli imprenditori stranieri che intendono avviare un'attività in un nuovo Paese. Ogni nazione ha le sue regole che devono essere seguite meticolosamente. In Cina, ad esempio, è fondamentale comprendere le procedure e i regolamenti per l'apertura di un'attività come espatriati. È fondamentale che il settore di attività dell'azienda rifletta accuratamente le sue reali operazioni, in quanto eventuali discrepanze possono portare a problemi legali importanti, soprattutto in settori altamente regolamentati come quello dell'istruzione. Una coppia di stranieri, ad esempio, potrebbe trovarsi in difficoltà nell'aprire una scuola di lingue in Cina a causa dei severi controlli nel settore dell'istruzione.

Inoltre, bisogna considerare altri aspetti legali come l'investimento di capitale richiesto e lo status giuridico dei collaboratori dell'azienda secondo la legge locale. È necessario valutare se i soci sono considerati paritari nella gestione dell'attività e altre sfumature legali, che spesso variano a seconda della struttura dell'azienda e della legislazione locale.

Data la complessità di tali questioni, si consiglia di rivolgersi a un avvocato specializzato, anche nel caso si volesse aprire un'attività in una destinazione meno regolamentata della Cina.

Finanze e tassazione

Le finanze e la tassazione sono aspetti cruciali nella gestione di un'impresa, soprattutto quando l'intero reddito familiare è legato a un'entrata unica. È importante avere un piano aziendale solido e una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti legali, compresi gli investimenti e le responsabilità finanziarie che dipendono dalla struttura legale dell'azienda.

In linea di massima, le tasse si pagano nel Paese in cui opera l'azienda. Ma la questione della residenza fiscale si complica vivendo e svolgendo un'attività all'estero. È fondamentale verificare se esiste un trattato fiscale tra il vostro Paese di origine e quello in cui svolgete l'attività. Questi trattati, spesso consultabili sui siti web dei Ministeri degli Interni e delle Finanze, forniscono delle linee guida per determinare la residenza fiscale ed evitare la doppia imposizione fiscale.

Date le complessità del caso, rivolgetevi a un consulente fiscale o finanziario, se necessario. È fondamentale prepararsi adeguatamente e avere conoscenze specifiche del Paese di destinazione. Con i giusti accorgimenti, intraprendere un'avventura imprenditoriale all'estero può essere una delle esperienze più arricchenti e coinvolgenti per una coppia.

Lavoro
A proposito di

Titolare di una laurea del Ministero dell'Istruzione francese e di un Master II in Politica linguistica, ho avuto l'opportunità di vivere in Giappone e Cina e attualmente risiedo in Germania. Le mie attività ruotano attorno alla scrittura, all'insegnamento e alla gestione di programmi.

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