Menu
Expat.com

Baby blues durante l'espatrio: come uscirne?

baby blues
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 04 Novembre 2024

Secondo un recente studio condotto dal sistema di assicurazione sanitaria francese, tra il 50 e l'80% delle donne sperimenta il baby blues. Questa condizione fisiologica post partum, caratterizzata da ansia, tristezza e irritabilità, può essere particolarmente intensa per le madri espatriate a cui manca una rete di supporto. Fortunatamente, molti Paesi offrono sistemi di supporto, tra cui programmi specifici per le neo mamme straniere.

 

Le madri espatriate vivono più intensamente il baby blues?

Secondo il Global Times, le madri espatriate come Miller, una donna inglese di 31 anni che vive a Pechino, possono trovarsi ad affrontare sfide emotive più intense dopo il parto. Dopo la nascita del figlio, Miller ha dovuto fare i conti con una tristezza e una frustrazione persistenti, riconducibili alla depressione post-partum (PPD), una condizione molto più grave del baby blues, che in genere si risolve nel giro di poche settimane. La PPD può durare diversi mesi ed essere più debilitante.

Trasferirsi all'estero implica tanti cambiamenti, come adattarsi a una nuova cultura, padroneggiare una nuova lingua e stringere nuove amicizie. Questi cambiamenti possono esacerbare il senso di isolamento e di stress nel periodo post-partum. L'assenza di supporto familiare aggrava le cose, come descrive la Miller: “Pechino è sette ore avanti rispetto a Londra. Quando ero sveglia, la mia famiglia dormiva e quando si alzavano, ero troppo spossata per parlare con loro”.

Anche le norme culturali e le pratiche genitoriali variano notevolmente da un Paese all'altro, il che può intensificare il senso di inadeguatezza. In alcune nazioni, ad esempio, c'è una forte pressione ad allattare al seno, e tornare al lavoro subito dopo il congedo di maternità è malvisto. Questi condizionamenti possono aggravare l'impatto del baby blues sulle mamme espatriate.

Supporto online per le mamme espatriate che soffrono di baby blues

Fondata nel 1987 in California, la Postpartum Support International (PSI) si dedica a educare il pubblico e i professionisti sui cambiamenti emotivi che le donne sperimentano dopo il parto. Il loro motto racchiude la loro missione: “Non sei sola e non ti rimproverare. Ti possiamo aiutare e starai meglio".

Il PSI fornisce supporto attraverso una linea telefonica disponibile in inglese e in spagnolo, che assiste sia le donne negli Stati Uniti che nel mondo. Mette a disposizione anche un'applicazione con informazioni, consigli e assistenza personalizzata.

In Australia, Parentline offre un supporto simile, che va oltre il periodo postnatale. Il servizio permette di confrontarsi con un consulente sotto vari aspetti, dalla gravidanza fino all'adolescenza del figlio, comprese le difficoltà legate a conciliare la vita familiare con quella lavorativa. E' disponibile in più lingue, per essere fruibile anche dalla comunità degli espatriati. La piattaforma permette anche di entrare in contatto con altri genitori che affrontano problemi simili.

A livello globale, sono disponibili molte altre iniziative dedicate agli espatriati, a seconda del Paese. Spesso si tratta di iniziative promosse dal governo, da organizzazioni locali o da gruppi di genitori. ACCESS, nei Paesi Bassi, offre un supporto completo che copre l'ambito medico e altre questioni legate alla vita all'estero.

Sostegno a domicilio per le donne che affrontano il baby blues

Nei Paesi Bassi e in Belgio, il "Kraamzorg" è un servizio di assistenza post-parto di vitale importanza. Sostiene le neomamme fornendo visite quotidiane di operatori del settore per otto-dieci giorni dopo il parto. Questo servizio offre assistenza pratica ed emotiva nei primi giorni, aiutando ad alleviare sentimenti di solitudine e stress. Il servizio internazionale Kraamzorg si rivolge anche agli espatriati, assicurando che i non madrelingua ricevano il supporto necessario.

Anche il sistema sanitario tedesco offre un ottimo sostegno post-parto. Una "Hebamme" (ostetrica) viene a casa per assistere nell'allattamento al seno, nella cura del neonato e per prendersi cura del benessere emotivo della madre. Questi servizi sono generalmente coperti dall'assicurazione sanitaria, anche se le modalità possono variare a seconda della polizza. Per chi non parla tedesco è relativamente semplice trovare ostetriche che parlino inglese nelle principali città tedesche, il che migliora l'accesso a questi servizi di primaria importanza.

Altre risorse da considerare per le mamme espatriate che soffrono di baby blues

I sistemi sanitari variano molto a seconda del Paese e non è detto che tu abbia sempre accesso a un aiuto professionale a domicilio per affrontare le difficoltà del post-partum. Non trascurare il supporto offerto dai gruppi di genitori locali o espatriati. Socializzare con altre mamme che conoscono le complessità della maternità, soprattutto all'estero, può ridurre notevolmente il senso di isolamento e attenuare gli effetti del baby blues. A seconda del luogo in cui vivi, potresti avere accesso a una serie di attività organizzate per i neo-genitori e i loro piccoli: passeggiate di gruppo, ginnastica post-parto, picnic in compagnia ecc...

In Germania, gli Eltern-Kind-Zentrum (centri per genitori e figli) offrono laboratori, consigli e incontri su misura per i neogenitori. Questi centri sono particolarmente utili per gli espatriati che vogliono entrare in contatto con altri genitori, condividere esperienze e accedere a risorse per la salute mentale. Anche se le differenze di fuso orario possono complicare la comunicazione, le videochiamate regolari con la famiglia e i propri cari sono un supporto emotivo fondamentale. Se possibile, chiedi a un familiare di trasferirsi da te nei primi mesi dopo il parto.

Trascurare le proprie esigenze, quando ci si concentra sulla cura di un neonato, capita nella maggior parte dei casi, ma la cura di sé è fondamentale. Assicurati di riposare a sufficienza, di seguire una dieta equilibrata e di dedicarti ad attività che ti aiutino ad alleviare gli stati depressivi. Il massaggio postnatale, che può essere praticato da un professionista o imparato da sole, offre benefici sia per il corpo che per la mente. Altre attività come lo yoga postnatale possono essere particolarmente utili per gestire il dolore lombare e rafforzare il pavimento pelvico. Per riequilibrare l'umore, e trovare un po' di serenità, anche la meditazione potrebbe aiutare.

Vita quotidiana
A proposito di

Titolare di una laurea del Ministero dell'Istruzione francese e di un Master II in Politica linguistica, ho avuto l'opportunità di vivere in Giappone e Cina e attualmente risiedo in Germania. Le mie attività ruotano attorno alla scrittura, all'insegnamento e alla gestione di programmi.

Commenti

Più articoli

Visualizza tutti gli articoli

Articoli per aiutarti nel tuo espatrio

Tutti gli articoli della guida