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Nell'era dei big data e dell'intelligenza artificiale (IA), potrebbe sembrare che le competenze tecniche siano fondamentali per la ricerca di un lavoro, soprattutto a livello internazionale. Ma la situazione è più complessa, come evidenziato da un recente rapporto del World Economic Forum. Mentre la tecnologia cambierà in modo significativo il panorama del lavoro, le “soft skill” sono ancora le più richieste. In un mondo sempre più plasmato dall'IA, queste competenze sono ciò che distingue davvero i candidati. A cosa danno priorità i reclutatori quando valutano i candidati per posizioni all'estero?
La capacità di risolvere problemi
Ci basiamo principalmente su quattro studi recenti sull'argomento: quello del World Economic Forum (WEF) citato in precedenza, le piattaforme LinkedIn e Indeed, nonché un articolo dell'Università di Harvard.
Le diverse fonti rivelano che la valorizzazione delle cosiddette competenze “soft” sta acquisendo sempre più importanza, in particolare la capacità di risolvere problemi attraverso il pensiero analitico e creativo.
È così che lo spiegano Anne Manning e Susan Robertson, due docenti del dipartimento di formazione continua e sviluppo professionale dell'Università di Harvard: “Il mondo del lavoro è in continua evoluzione; la tecnologia si evolve costantemente e sempre più velocemente. Ma le sfide che le persone devono affrontare sono le stesse: si cerca sempre di risolvere un problema. Gli strumenti e le tecniche possono cambiare, ma ciò che conta è l'approccio e il modo di pensare a questi problemi".
Secondo le due professoresse e ricercatrici, l'ideale sarebbe creare uno spazio di risoluzione dei problemi che avesse il potenziale per portare a nuove idee e soluzioni, sia per il funzionamento di un software, per lo sviluppo di un processo ecc...
Resilienza e flessibilità
Anche la flessibilità e l'adattabilità sono tra le competenze più richieste dai reclutatori. Senza flessibilità non c'è evoluzione, soprattutto di fronte al rapido cambiamento delle pratiche professionali.
Competenze chiave per le persone e per le organizzazioni: “Essere in grado di adattarsi più rapidamente, quando le cose cambiano, è una competenza molto importante sul posto di lavoro. Penso che sia la base del successo”, afferma una delle esperte citate in precedenza.
Questo è uno dei motivi per cui il profilo delle persone con esperienza all'estero desta l'interessante di molti datori di lavoro. La capacità di adattarsi a un nuovo Paese e a un nuovo ambiente di lavoro è garanzia di una certa flessibilità, applicabile ai diversi aspetti del lavoro.
Non si tratta solo di mettere in risalto un'esperienza internazionale, pensa attentamente a quali capacità di adattamento e cambiamento ti ha richiesto questa posizione all'estero. Hai dovuto adottare un nuovo stile di comunicazione, strutture di leadership diverse, una nuova etica del lavoro? In che modo?
Gli esperti di reclutamento raccomandano inoltre ai giovani che hanno studiato all'estero di mettere in evidenza ciò che hanno appreso durante questa esperienza. Parlare semplicemente di “adattabilità culturale” durante un colloquio di lavoro non è sufficiente.
Curiosità e apprendimento continuo
In aggiunta ai punti precedenti, oggi si valorizza molto il dipendente che dimostra curiosità intellettuale e volontà di continuare a formarsi mentre lavora.
Molto spesso, la formazione continua non è considerata una priorità assoluta, ma a medio termine è la garanzia di un buono sviluppo professionale. La volontà di continuare a formarsi denota, in generale, una forte motivazione, la consapevolezza di sé e delle proprie prestazioni sul lavoro. Questo è già un ottimo punto! Per non parlare poi dei benefici che derivano dalle nuove competenze che si possono applicare sul posto di lavoro dopo una formazione. La formazione continua dovrebbe quindi essere considerata una priorità piuttosto che un obbligo.
In ambienti internazionali, una comunicazione chiara, adeguata ed efficace è essenziale. Ha un impatto diretto sulle altre mansioni che svolgi, in particolare per quanto riguarda la gestione dei gruppi di lavoro. Comunicazione efficace significa anche competenze interpersonali, ovvero la capacità di interagire e di tenere in considerazione i propri interlocutori, anche se non si tratta di clienti diretti.
“Gli esseri umani non sono razionali; non pensano come le macchine“, spiega il professor Robertson. 'La capacità di mostrare empatia, ad esempio, è importante. Le emozioni influiscono sul risultato e se le ignori, la soluzione ne risentirà”.
Comunicare nella lingua del Paese di espatrio non è un requisito imprescindibile. Saranno invece apprezzate la tua apertura mentale e la tua capacità di cogliere alcune specificità della cultura lavorativa locale e di interagire di conseguenza.
Lavoro di squadra e leadership
Le competenze relative al lavoro di squadra sono un vantaggio importante per qualsiasi dipendente che fa parte di un'organizzazione o che interagisce con altre persone nell'ambito delle sue attività quotidiane. Sappiamo quanto alcuni progetti possano essere ostacolati da questioni di incompatibilità di carattere o difficoltà a lavorare con una determinata persona.
Anche la leadership è una delle competenze che molti datori di lavoro cercano nei candidati. Che si tratti di gestire un team o di contribuire al progresso di un progetto, le competenze di leadership ti aiutano a motivare gli altri e a garantire che i compiti siano svolti in modo efficiente.
Oggi esistono molti corsi di formazione in questo amibito. Tra le competenze di leadership vi sono, oltre alla capacità organizzativa, l'ascolto attivo e la capacità di dare e ricevere feedback dai propri collaboratori. Un compito non così semplice!
Pensi di possedere queste competenze? Molto dipenderà dal modo in cui le hai effettivamente sviluppate durante il tuo soggiorno all'estero. Non si è necessariamente “flessibili” perché si è vissuto in due Paesi diversi.
Aggiungiamo che, oltre a queste “soft skills”, il tuo profilo sarà ancora più interessante per i reclutatori se hai una buona padronanza delle tecniche e della tecnologia relative al tuo ambito di lavoro. Anche la competenza nell'analisi dei dati è, ad oggi, tra le più ricercate.