
Spesso si parla dell'espatrio come trampolino di lancio per lo sviluppo professionale. Si dimentica però che la professione e le competenze non sono sempre trasferibili al 100% da un Paese all'altro. Alcune persone devono quindi fare i conti con una perdita d'identità professionale dovuta, ad esempio, alla barriera linguistica, alla differenza di status e di stipendio. Spesso i diplomi non vengono riconosciuti all'estero. Come puoi salvaguardarti da un'eventuale perdita di identità professionale quando ti trasferisci all'estero?
Status diverso
Credevi di svolgere una professione prestigiosa? A volte ti rendi conto che un lavoro non ha lo stesso “prestigio” all'estero. E la retribuzione spesso va di pari passo con lo status.
Sappiamo, ad esempio, che la figura dell'insegnante è molto apprezzata in Asia. In Cina, il termine “insegnante” (“laoshi”) non viene utilizzato solo per descrivere il maestro di scuola, ma può essere applicato anche a una persona esperta in un determinato campo. Il termine trasmette ancora il rispetto ancestrale attribuito a questa figura del sapere.
Non è lo stesso altrove. Da diversi anni ormai la professione di insegnante ha perso attrattiva, come dimostra la carenza di docenti e la difficoltà di sostituirli, sia in Francia che in Italia.
In Germania, i mestieri tecnici e artigianali sono valorizzati grazie a dei corsi di formazione ben strutturati e a un sistema educativo basato sulla formazione duale (un modello che combina l'apprendistato in azienda e l'insegnamento teorico nelle scuole professionali). In molti altri Paesi è difficile trovare la stessa enfasi sulla formazione professionale e sui mestieri ad essa associati.
Equivalenza dei titoli di studio e diritto di esercitare all'estero
A parte lo status, non è sempre garantito che tu possa esercitare non appena ti trasferisci all'estero. Questo perché il riconoscimento dell'esperienza, delle competenze e delle qualifiche può creare problemi da un Paese all'altro. Esistono diverse professioni e attività regolamentate, in particolare nei settori dell'aviazione, della sicurezza, dell'edilizia, del sociale e della sanità.
La pratica della medicina e della paramedicina ne è un buon esempio. L'esercizio della professione in questo settore, in Francia come in altri Paesi, è regolato dal Codice di Sanità Pubblica, che stabilisce le condizioni per il riconoscimento dei titoli di formazione in campo medico. In quanto professionista straniero, dovrai quindi consultare le varie normative in materia per ottenere il diritto di esercitare la professione.
Alcune specializzazioni o medicine complementari non godono dello stesso accreditamento ovunque. La medicina tradizionale cinese, ad esempio, è ampiamente riconosciuta e rimborsata in Svizzera, mentre in Francia solo l'agopuntura (che fa parte della medicina cinese) può essere rimborsata e a condizione che il professionista che scegli sia convenzionato.
Barriere linguistiche e culturali
Una scarsa padronanza della lingua del Paese ospitante può ovviamente ostacolare lo svolgimento di un lavoro all'estero, soprattutto se l'uso dell'inglese non è molto diffuso. Di conseguenza, ti ritrovi ad accettare lavori al di sotto delle tue qualifiche o a dover svolgere mansioni meno gratificanti rispetto a quelle che avresti svolto nel tuo contesto abituale.
Andres ci spiega come sia stato assunto da un'azienda tedesca conoscendo la lingua a livello base. Durante i colloqui, i selezionatori gli avevano assicurato che avrebbe potuto usare l'inglese, ma a poco a poco Andres è stato escluso dai progetti più interessanti. Spiega di non aver percepito cattive intenzioni da parte dei colleghi tedeschi, ma semplicemente una preferenza - comprensibile - per una comunicazione diretta ed efficace in tedesco.
Specializzazione professionale legata al contesto locale
Alcune professioni sono intrinsecamente legate al contesto locale. È il caso, ad esempio, delle professioni che richiedono una conoscenza precisa delle leggi di un determinato Paese.
Caroline ha studiato come avvocato. Prima di espatriare a Shanghai, si occupava di correggere e redigere contratti per vari clienti. Pur avendo conservato parte delle sue mansioni, la non conoscenza del diritto cinese l'ha penalizzata. In questo contesto professionale è impossibile, per lei, essere al pari dei colleghi locali.
Perdita dell'identità professionale a causa di un'interruzione della carriera all'estero
Trasferirsi all'estero spesso comporta che solo un membro della famiglia lavori all'inizio, quello che accompagna” deve mettere in pausa la sua carriera. Questo può impattare negativamente il senso di autostima e identità professionale. La cosa è particolarmente diffusa tra le donne, che possono iniziare a dubitare delle proprie capacità a causa di lunghi periodi di inattività.
L'esperienza di Jenny è un esempio lampante. Quando suo marito fu trasferito in India, lei non riuscì a trovare un lavoro, il che la portò a una crescente frustrazione e infine alla depressione. Sente di aver perso valore e racconta: “Mi sentivo una nullità e credevo che non sarei più riuscita a inserirmi nel mondo del lavoro”. Questo stato d'animo sottolinea gli effetti profondi che le interruzioni di carriera possono avere sull'identità personale e sulla fiducia in sé stessi.
Strategie per preservare o adattare la propria identità professionale all'estero
Cerca informazioni sulle possibilità di esercitare la tua professione all'estero
Prima di trasferirti, è fondamentale verificare accuratamente gli aspetti amministrativi, in particolare per quanto riguarda i tipi di visto e il riconoscimento internazionale delle tue qualifiche.
Non tutti i visti consentono di lavorare nel Paese di destinazione. In Cina, ad esempio, un visto di categoria B, necessario per lavorare, richiede almeno una laurea e due anni di esperienza professionale nel settore. Il processo per ottenere questo visto può essere complesso e soggetto a condizioni rigorose.
Il riconoscimento delle qualifiche all'estero comporta procedure specifiche, soprattutto se l'istituto che le rilascia non è molto conosciuto o accreditato a livello internazionale. Per districarsi in queste complessità, è consigliabile consultare organizzazioni come il centro ENIC NARIC, specializzato nel riconoscimento delle qualifiche accademiche e professionali oltre confine. In questo modo potrai continuare a esercitare la tua professione senza interruzioni o contrattempi.
Pensa a una formazione aggiuntiva o a un riorientamento professionale
Se hai difficoltà nel far riconoscere le tue qualifiche, o devi adeguarti agli standard locali, seguire una formazione integrativa nel Paese ospitante può essere una valida opzione per proseguire la tua carriera.
Gli operatori sanitari stranieri che desiderano esercitare negli Stati Uniti, ad esempio, devono superare esami specifici, come l'USMLE, e spesso devono seguire una formazione aggiuntiva per adeguarsi alle pratiche mediche locali.
Prendila come un'opportunità per esplorare nuovi percorsi professionali o migliorare le competenze che hai sempre desiderato sviluppare. Questo approccio non solo colma le lacune professionali, ma arricchisce anche la tua crescita personale e professionale.
Informati bene sul mercato del lavoro nel tuo settore all'estero
Anche se hai ottenuto il visto e il riconoscimento del diploma, è fondamentale capire come funziona il mercato del lavoro nel tuo settore di specializzazione. Se la tua esperienza non è molto richiesta, potresti risentirne. Paesi che investono molto nelle energie rinnovabili, ad esempio, offrono opportunità agli ingegneri specializzati in questo settore. Al contrario, una destinazione che punta sulla produzione di combustibili fossili potrebbe offrire meno sbocchi a questi professionisti.
Per avere una visione completa del mercato del lavoro in un determinato Paese, è consigliabile consultare i rapporti sull'economia e l'occupazione di organizzazioni internazionali come l OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) o EURES, nonché istituzioni locali come le Camere di commercio e i Ministeri del lavoro. Queste risorse possono fornire indicazioni utili sugli sbocchi della tua professione e aiutarti a prendere decisioni informate per fare carriera all'estero.
Impara la lingua e familiarizza con la cultura del lavoro
È improbabile che tu possa padroneggiare la lingua locale dopo uno o due mesi di studio, anche intensivo, ma lo sforzo di impararla invia un forte segnale di apertura. Avere dimestichezza con la lingua locale non solo predispone positivamente i colleghi, ma riduce al minimo il rischio di essere escluso da determinati progetti.
Altrettanto importante è comprendere le sfumature culturali del posto di lavoro. La formazione culturale può fornirti capacità di comunicazione e di gestione del team necessarie per affermarti in un nuovo ambiente professionale. Queste conoscenze aiutano a costruire relazioni e a gestire efficacemente le dinamiche sul posto di lavoro.
Considera il lavoro autonomo a distanza
Laddove le condizioni per esercitare come lavoratore dipendente non ci fossero, considera di diventare libero professionista. Essere un lavoratore autonomo consente di fissare i propri obiettivi, scegliere i campi di azione e selezionare i clienti.
Questo approccio è particolarmente valido se le tue attività professionali possono essere svolte a distanza. Ad ogni modo, per avviare e gestire un'attività all'estero è fondamentale informarsi sui requisiti legali. Conoscere le normative del posto ti permetterà di esercitare secondo la legge e in sicurezza.
Networking, tutoraggio e coaching
Interagisci con le associazioni professionali locali, i gruppi di espatriati o partecipa gli eventi di settore. Il networking è uno strumento strategico che può aprire nuove opportunità e favorire lo sviluppo professionale in un Paese straniero.
Un tutor di fiducia può fornire un valido supporto, contribuendo ad alleviare il senso di alienazione e ad orientarsi in nuovi contesti professionali.
Se le difficoltà persistono o si avverte un senso di inadeguatezza, valuta di consultare un coach, specializzato in problematiche legate al trasferimento, che possa offrire strategie utili per adattarsi ai cambiamenti, ritrovare la fiducia o sfruttare al meglio un'interruzione della carriera all'estero.