Salve Paolo, vivi all'estero già da molti anni. Cosa ti spinse 25 anni fa a lasciare l'Italia?
Ciao Francesca, sono partito nel 1989 per Parigi con un background romano di grafica editoriale ed una gran voglia di espandere nella grafica e animazione digitale che all'epoca era agli albori. La Francia rispetto all'Italia era già ben posizionata in questo nuovo campo e conoscendo bene la lingua mi sono deciso a partire.
Hai vissuto in diversi Paesi nel mondo, di quale conservi il ricordo migliore e perché?
Adoro l'Italia ma devo dire che sono rimasto molto impresso dall'efficienza e la professionalita' in Francia ed in California (USA) nel campo del lavoro e nel comportamento generale della società' civile. Ho tanti buoni ricordi anche in Tailandia dove ho vissuto dal '91 al '95 e dove sono attualmente dal 2010.
Ti occupi di post produzione per film e televisione, ti va di spiegare a noi- non addetti ai lavoro- in cosa consiste il tuo lavoro?
La post produzione e tutto quello che avviene per confezionare un film, documentario o pubblicità' televisiva dopo che le immagini e sequenze vengono girate. Quindi, il montaggio, il colore finale, le animazioni e gli effetti digitali, le sigle, il master per la distribuzione etc., fanno tutti parte della "post produzione".
È stato facile ottenere un permesso di soggiorno per la Tailandia? Potresti darci qualche informazione basata sulla tua esperienza?
Riguardo i permessi, dipende spesso dal tipo di lavoro che vuoi svolgere. I lavori specializzati sono più indicati per essere ammessi a lavorare all'estero. Nel mio caso sia gli U.S.A. che la Tailandia negli anni novanta riguardavano la computer grafica come una specializzazione rara ed ad alta richiesta, mi ricordo arrivato a Los Angeles 1995 ho messo non più di una settimana per trovare lavoro. Oggi le cose sono cambiate moltissimo non solo per la computer grafica che ha un mercato saturato, ma anche dagli eventi degli attentati terroristici del 2001. In linea generale se hai una offerta di lavoro in tasca e' più facile ottenere un permesso di lavoro, spesso sponsorizzato dalla società stessa. E' la norma in Tailandia e la maggioranza dei paesi industrializzati. Conosco gente che vive all'estero per motivi e situazioni molto differenti, come per esempio le missioni diplomatiche o NGO come l'ONU e tantissime altre organizzazioni simili come l'insegnamento di lingua straniera, che provvedono permessi di lavoro.
Ci descrivi una tua giornata tipo a Bangkok?
Mi sveglio relativamente presto per aver tempo di fare un po di yoga, colazione e leggere le notizie su twitter, vado al lavoro in bicicletta, sono a meno di due chilometri. Lavoro in media 8 ore ma capita di farne 10, 12 o più dipende dal progetto. Dopo lavoro dipende, a volte a fare ginnastica o nuoto e poi a casa a rilassarsi o a cena con amici.
I Tailandesi sono un popolo accogliente? Sei riuscito ad integrarti nella comunità?
I Tailandesi sono decisamente accoglienti ed hanno molte cose in comune con gli Italiani, come le lunghe cene, la famiglia unita e la voglia di divertirsi e rilassarsi ! Devo fare uno sforzo per imparare più vocaboli Thai per poter conversare più liberamente con i miei amici locali, e' importante e vieni rispettato molto.
Cosa ci puoi dire del costo della vita: casa, cibo, trasporti...è caro vivere a Bangkok per un europeo?
Bangkok e' una città con molti strati sociali e quindi anche il costo della vita varia molto e dipende dal tipo di cibo o zona dove vivere.
In generale costa meno delle città europee. Un appartamento può costare dai 300 ai 3000 euro nel giro di un chilometro, un pranzo o cena può costarti 1 euro per un delizioso piatto thai o 40+ euro per un ristorante italiano o francese e se ordini vino ti costerà molto più che la maggior parte dei Paesi Europei o Americani.
I trasporti sono relativamente poco cari, il BTS (sky train) treno sopra elevato che traversa parte della città con 2 linee e la metro sono le due cose che hanno più trasformato in positivo Bangkok negli ultimi anni. Ci sono anche una infinita' di taxi a buon prezzo e moto taxi per uso rapido e per evitare intasamenti.
Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali hai fatto fatica ad abituarti?
La Tailandia e' un paese splendido e mondialmente famoso luogo di turismo. Bangkok e' una metropoli ricca di una comunità internazionale dinamica ed e' al centro del boom economico del sud est asiatico. Adoro il clima e la gente, la cucina e' squisita, una vita notturna che non finisce mai. Ma parliamo delle cose meno piacevoli: Corruzione, burocrazia, clientelismo, nepotismo e caste, (no non parlo dell'Italia!) i colpi di stato, smog e traffico, vino tassato fino al 300 %, assenza totale del rispetto per il pedone, le alluvioni dove si liberano centinaia di coccodrilli, il turismo di massa sopratutto russo ed ora cinese che invade letteralmente le belle isole del sud.
In tutti i tuoi anni vissuti all'estero, ti ha mai sfiorato l'idea di lasciare tutto e rientrare in Italia?
Tutto e' possibile ma non e' nei miei programmi, vado in Italia in vacanza quando posso ed e' sempre un piacere che spero continuare a fare nel futuro.
In conclusione, ti senti di dare un consiglio a chiunque fosse intenzionato a lasciare l'Italia per trasferirsi in Tailandia?
In linea generale conoscere bene la lingua inglese e trovare lavoro prima di trasferirsi o comunque preparare il terreno con vari viaggi per sondare e cercare lavoro. La Tailandia rilascia permessi di soggiorno e di lavoro solo a chi ha già ottenuto un contratto. Ho amici che vivono in Tailandia da parecchio tempo con visto turistico rinnovabile ogni mese ... vale la pena per cercare lavoro ma non per lungo termine.
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