Ciao Alex , hai voglia di raccontarci un po' di te e dei motivi che ti hanno portato, assieme a tua moglie ed i bambini, in Brasile?
Ciao Francesca, mi chiamo Alex ho 45 anni laureato in economia e commercio, sposato con 2 figli di 9 e 14 anni. Il mio sogno da sempre era fare un esperienza in un paese del Sud del mondo, sono amante del sole e del mare, così come la mia compagna, pertanto dal momento che potevo scegliere un luogo dove vivere abbiamo optato per il nord est del Brasile in particolare Natal: 365 giorni di sole e caldo all'anno. Naturalmente hanno contribuito a spingerci a fare questo grande passo anche tutti i problemi che affliggono la nostra bellissima Italia che da troppo tempo ha smesso di dare e ha tolto un po' agli Italiani la voglia di sognare e di essere felici.
Di cosa vi occupavate in Italia e cosa fate adesso?
Io ero agente immobiliare e mia moglie gestiva una struttura agrituristica in Umbria.
Pianificare il trasferimento vi ha richiesto molto tempo? Vi siete affidati a qualche agenzia per l'organizzazione ed il disbrigo delle formalità burocratiche oppure avete fatto da soli?
Pianificare il trasferimento ha comunque richiesto del tempo, più volte nel corso degl'anni abbiamo viaggiato per il Brasile e per le formalità burocratiche abbiamo fatto da soli.
Ci sono state delle difficoltà iniziali di adattamento?
Le difficoltà iniziali sono state molte soprattutto adattarsi ad una cultura ed a un modo di fare completamente diverso da quello Europeo, qui è tutto rallentato vi è poca professionalità, pochi servizi e tanta approssimazione.
Avete trovato delle buone scuole per i vostri bimbi? Le retta mensile è cara?
Per le scuole abbiamo optato per le private, la retta è circa 600 reais al mese a figlio, le scuole sono molto ben attrezzate con piscine, campi di calcio e calcetto, basket, aree di svago e biblioteca. Si può scegliere il turno mattutino o pomeridiano, il livello di preparazione è medio.
Cosa vi piace fare nel tempo libero? Che opportunità di svago offre la città per le famiglie con bambini?
Nel tempo libero tanto sport, mare, danza (qui è quasi obbligatorio), passeggiate e viaggi interni al Brasile.
Per le famiglie con i bambini c'è molto, noi viviamo in un condominio chiuso,(sono grandi condomini recintati con 200 case, ognuna indipendente), con all'interno la cosidetta "area de lazer" con piscine, palestra campi da calcetto e tennis, aree per feste e qui i miei figli hanno potuto socializzare e conoscere molti coetanei.
Come si vive in Brasile rispetto all'Italia? Quali sono le differenze principali?
La vita qui è molto diversa, si vive più fuori con ritmi decisamente diversi.
Il Brasile è un paese in via di sviluppo con tutti i pro e contro ; i pro sono le opportunità di lavoro che il paese dà. Mancando qui la professionalità, chi sa organizzarsi e intraprendere un attività imprenditoriale può avere molte soddisfazioni economiche e condurre un' ottima qualità di vita; l'altro pro è che un popolo felice, gioviale e sempre pronto a divertirsi, socializzare e fare festa.
I contro sono la carenza di servizi pubblici, la non affidabilità professionale delle persone, la violenza (puntualizzo che Natal è abbastanza tranquilla), tuttavia questo è un paese con grande disparità sociali che creano grandi conflitti sociali interni.
Quali sono gli aspetti che vi affascinano di più di questo Paese e quali quelli ai quali fate fatica ad abituarti?
Mi affascina svegliarmi la mattina, andare a nuotare al mare e poi al lavoro, mi affascina il clima il sole, mi affascina questo disordine e confusione tipico dei paesi sudamericani, mi affascina vivere in un paese estremamente matriarcale, qui il potere è delle donne, dall'altro lato faccio fatica ad abituarmi alla non puntualità, alla poca affidabilità delle persone nel lavoro, al pregiudizio sociale questo è un paese molto classista, alla corruzione molto forte.
A livello lavorativo, com'è la situazione a Natal? Quali settori potrebbero offrire opportunità ad un Italiano che volesse cercare lavoro li?
I settori trainanti sono l'immobiliare, il turistico (qui c'è turismo 365 giorni l'anno) e i servizi legati al turismo.
Ora sono tre anni fa che avete lasciato l'Italia, siete contenti della scelta presa? Il bilancio è fin'ora positivo?
Siamo contentissimi della scelta fatta il bilancio sicuramente è positivo, viaggiare e vivere in paesi differenti dal nativo arricchisce molto ti rende più aperto e più incline a capire gli altri e soprattutto più forte e consapevole.