Salve Zaccaria, grazie per averci concesso quest' intervista. Da quanto tempo sei in Qatar e dove ti trovi esattamente?
Salve, questa è la mia terza volta in Qatar. Il mio primo approdo è stato il dicembre del 2013 quando da neolaureato sono stato inviato per conto di una ditta italiana per effettuare un indagine di mercato. Ora ho deciso di trasferirmi in pianta stabile qui dove risiedo da pochi mesi e ho addirittura deciso di portare con me mia moglie per creare una famiglia e cercare di dare ai nostri figli un futuro!
Come hai preso la decisione di trasferirti, cosa ti ha spinto?
Dopo tanti studi e titoli acquisiti in Italia ho appurato purtroppo che le opportunità di lavoro ma soprattutto la possibilità di reallizzazione personale sono scarse se non inestistenti. Come migliaia di miei coetanei ho deciso di provare il tutto e per tutto per evitare di "deteriorare" nel bel paese.
Di cosa ti occupi attualmente? In cosa consiste la tua attività?
Ora sono direttore esecutivo presso una società che si occupa di commercializzare ascensori scale mobili e affini.
È stato facile ottenere un permesso di lavoro? Potresti darci qualche informazione basata sulla tua esperienza?
La burocrazia qui è presente in modo massiccio e la scarsa preparazione di alcuni inpiegati indigeni può rendere la vita di un imprenditore un piccolo inferno. Ma capite le mecchaniche, che ai tanti potrebbero risultare illogiche, la strada si fa più scorrevole.
Molte società che assumono personale dall'estero, soprattutto europei o comunque occidentali, affiancano al neoassunto un cosìdetto "tutto fare" dell'ufficio che sbriga le pratiche burocratiche ed accompagna il lavoratore nelle incombenze che lo attendono per ottenere il tanto desiderato permesso di soggiorno. Io personalmente me la sono cavata da solo perché avvantaggiato dalla conoscenza della lingua araba che quì è essenziale per chi vuole davvero interagire con il mondo che lo circonda. Il modo migliore di ottenere il permesso di lavoro è farsi spiegare l'iter amministrativo da seguire per i neoassunti e cosa essenziale per potersi districare tra le decine di uffici della pubblica amministrazione è munirsi di un buon telefono, acquistare subito una sim locale con connessione dati, installare un ottimo navigatore o google maps e munirsi prima di partire di una carta di credito funzionale (mastercard, american express, anche visa electron ma non è consigliabile).
Sei in Qatar solo da qualche mese, ti stai ambientando? Hai già fatto delle amicizie?
Essendo originario di paesi arabi non ho avuto alcuna difficoltà ad ambientarmi e la presenza di parenti mi ha avvantaggiato molto. Quì è possibile vivere in diversi modi, o all'occidentale o in modo misto come faccio io d'altronde.
Il mercato del lavoro locale è aperto agli stranieri? Quali sono i settori trainanti?
Non è così facile ottenere un visto di lavoro se non si ha alle spalle uno sponsor capace e volenteroso. Per sponsor intendo un soggetto fisico qatarino titolare di una ditta. I settori trainanti sono l'edilizia di tutti i generi e la ristorazione, da quel poco che ho potuto appurare. Con l'avvicinarsi dei mondiali di calcio qui ci sarà un esplosione di richiesta di manodopera e di tecnici di alto livello.
Quali differenze sostanziali hai potuto riscontrare a livello lavorativo rispetto all'Italia?
Risposta banale, qui il lavoro c'è!
Le tue prime impressioni sulla vita da espatriato in Qatar...
Passato lo shock iniziale per il cambio di ritmi giornalieri posso dire che si vive discretamente in Qatar ma ci vuole una buona dose di coraggio e di pazienza.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Purtroppo durante i mesi estivi le temperature proibitive non consentono di effettuare gite foriporta e quindi ci si riversa nei grandi centri commerciali o si attende la sera per passeggiare al lungomare. Dipende dalla vita che intendete intraprendere. Single, sposati con figli..tutto è relativo.
So che hai progettato con cura il tuo espatrio ed il processo di preparazione è durato un anno. Potresti condividere con noi dei consigli su come organizzarsi al meglio? Quali sono i passi da seguire per trasferirsi in Qatar?
Come dicevo pocanzi la prima cosa da fare è ottenere un contatto da qui. Una volta ottenuto il visto di ingresso lavorativo inizia l'iter burocratico per ottenere il permesso di soggiorno. Una volta pronti per partire mettete in valigia, come ho già detto ma fa bene ricordarlo, una bella carta di credito, soldi in contanti che potrete cambiare in qualsiasi centro commerciale. Se il vostro visto è di tipo dirigenziale come il mio cosa essenziale è ottenere un certificato di laurea da far tradurre in arabo in tribunale, far timbrare il certificato di laurea dalla prefettura della provincia nella quale ha sede la vostra università dopodiché presentare tutto l'incartamento all'ambasciata del Qatar a Roma dove vi faranno pagare un bollettino per apposizione di timbro e marca da bollo qatarina e dopo alcuni giorni sarete pronti per ritirare il vostro certificato di laurea. Con in mano questo documento, qualche soldo, la carta di credito e molta buona volontà sarete pronti per avventurarvi qui.
Qui si vive di automobile, i taxi e i bus ci sono ma fidatevi non è così semplice. Se siete in possesso di una patente di guida italiana siete molto avvantaggiati perché lo stato del Qatar ci rilascia patenti senza dover sostenere alcun tipo di esame se non quello della vista. Basta recarsi presso una qualsiasi scuola guida per presentare il modulo di richiesta per la conversione della patente.
I moduli sono fondamentali, ed è essenziale che siano quelli giusti. Si scaricano dai siti internet dei diversi ministeri, sono presenti in lingua inglese e araba ma è molto ma molto meglio se li fate compilare in arabo da qualcuno di vostra fiducia. Non sono molto diversi dagli italiani per quanto riguarda la lingua. Conoscono l'inglese ma per motivi di comodità preferiscono ovviamente la lingua madre.
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