The Greatest Gift

L'espatriato del mese
  • The Greatest Gift
Scritto da Expat.com team il 01 ottobre, 2013
Terzo trasloco per una ex avvocato ora mamma e moglie expat full time! Un blog sulla vita da expat, su Varsavia e la Polonia e sulla mia esperienza di come viaggiare con bambini piccoli.

Ciao Valentina, grazie per averci concesso quest'intervista. Ti va di parlarci un po' di te?

Sei l'autrice del blog “ The Greatest Gift”, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinta a farlo?

La vita da expat richiede di imparare a sopportare la solitudine: per quanto ci si sposti per vedere parenti e amici, si ricevano ospiti, si partecipi della vita locale, le proprie radici sono lontane e certi giorni è pesante. Siccome mi è sempre piaciuto scrivere, ho deciso di iniziare a pubblicare quello che prima inviavo come mail di gruppo alle mie amiche. Poi siccome aspettavo la prima bimba e passavo molto tempo su internet a studiare cosa mi sarebbe servito per continuare a spostarmi con lei, ho scoperto i blogs di molte mamme expat straniere con famiglie numerose prodighe di consigli su come organizzarsi, quali passeggini scegliere etc...per ridare alla rete quello che dalla rete ho preso, ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza e le mie conoscenze del campo in italiano, per tutti quei genitori che non conoscono l'inglese. E spero di dare un piccolo contributo contro quella mentalità per cui una mamma con prole dovrebbe starsene in casa o spostarsi con l' auto da casa al supermercato e ritorno.
 

Il blog ti ha aiutato a fare delle nuove amicizie?

Ho scoperto la comunità dei blogger Italiani espatriati e con molti si è creato un bel circolo di scambio di opinioni, consigli e comprensione, oltre al fatto che ciascuno apre agli altri una finestra sul proprio mondo. Indubbiamente con alcune blogger si è creato un rapporto di schiettezza, sincerità e confidenza molto forte.
 

Di cosa ti occupi al momento?

Mio marito per lavoro viaggia moltissimo: ho deciso che per dare un equilibrio alla nostra coppia e poi alla nostra famiglia dopo che sono nate le bambine, era meglio che io non avessi un impegno professionale ma mi occupassi della nostra vita e della nostra casa, dovunque questa casa sia, al momento. La vita da expat richiede tantissimo back office: organizzazione. Dirimere le questioni amministrative, fiscali, fare contratti di fornitura, capire come funziona la sanità, persino trovare un idraulico quando si vive all'estero in un posto nuovo richiede sempre molto tempo. Trovare biglietti e modi per vedersi con parenti ed amici spendendo il relativamente meno possibile significa pensare  a come organizzare il Natale con almeno sei mesi di anticipo. Una qualsiasi trasferta in Italia significa con settimane di anticipo chiedere a tutti gli amici quando sono liberi e organizzarsi un calendario per riuscirne a vedere il più possibile..Inoltre così come noi viaggiamo spesso per vedere amici e parenti e anche per piacere, ci piace molto ricevere i nostri amici e familiari da noi, quindi tutto il lavoro domestico è aumentato dal via via di ospiti a cena e pernottanti. Insomma al momento faccio i mestieri di ministro degli interni domestico con delega al turismo, all'ospitalità, alla sanità, all'istruzione e all'educazione etc...Quest'anno la grande inizia l'asilo e spero di ritrovare uno spazio per dedicarmi a un progetto personale.
 

A livello lavorativo, com' è la situazione in Polonia? Si intravedono aperture oppure il mercato è fermo?

Non posso parlare per l'intera nazione, ma è indubbio che la capitale, Varsavia, sia in questo momento una città in grandissima espansione e crescita: il mercato lavorativo è molto competitivo perchè i polacchi studiano tantissimo, lavorano tantissimo, vanno all'estero, tornano, sanno tante lingue ma se  si è  in gamba e si vuole lavorare, qua di spazio per trovare lavoro o per inventarlo, diventando imprenditori, ce n'è davvero tanto. La società è giovane, è facile salire di carriera rapidamente se si lavora sodo, ci sono tantissima trasparenza e meritocrazia, le tasse sono ragionevoli (19 per cento per gli autonomi e 32 per cento per gli impiegati). Negli ultimi cinque mesi ho visto arrivare anche diversi Italiani per aprire negozi e ristoranti, qua il made in Italy è adorato e le persone sono disposte a spendere per la qualità dei nostri prodotti e del nostro cibo. La vita a Varsavia è piu' cara che nel resto della Polonia ma gli stipendi sono anche più alti, quindi alla fine la qualità della vita è nettamente superiore a quella di chi guadagna la stessa cifra nella Eurozona. Chiunque sia laureato, se parla bene inglese, qua ha una chance anche se non conosce nessuno, viene da fuori e non parla il polacco.
 

Hai vissuto per un breve periodo anche a Pechino, che ricordo hai di questa città? Com'è la vita li?

Ho passato a Pechino quattro settimane, in un periodo climatico perfetto: sempre sole e cielo azzurro,così sono uscita ogni giorno per otto o nove ore con la mia prima figlia che aveva cinque mesi nel passeggino, visitando la città in lungo ed in largo. Sicuramente gli stranieri e i Cinesi ricchi vivono in una bolla rispetto a milioni di altri Cinesi, la forbice tra chi è privilegiato e chi è povero è grande,  ma tutti lavorano tantissimo e si capisce che le intenzioni sono quelle di migliorare le proprie condizioni e prospettive.Quando mi perdevo, il modo più sicuro per trovare qualcuno a cui domandare aiuto in inglese era fermare i bambini, che a scuola lo studiano molte ore (e i genitori si svenano per mandarli a queste ore extra. La differenza tra i giovani under venti e gli altri, nella mentalità, è enorme: si capisce nell'aria che i giovani hanno in mente un modello di vita cinese moderno diverso da quello che è stato finora e credo con fiducia che la tecnologia aiuterà questa nuova generazione a modificare dal basso le strutture su cui si basa la dittatura attuale. Più che guardare agli Stati Uniti o all'Europa, sognano la Corea del Sud, della quale adorano cucina, moda, musica, cinema etc.
 

Nel tuo blog parli anche delle baby dritte da viaggio, qualche consiglio pratico che ti senti di dare ad altre mamme alle prese con il temuto “spostamento con piccoli al seguito”?

Organizzatevi bene prima di partire, pensando a tutte le situazioni tipiche da risolvere, cercare di minimizzare il volume delle cose da portarvi dietro, sia scegliendo prodotti e oggetti multifunzionali, sia scegliendo materiali poco ingombranti, oggetti gonfiabili etc. E una volta in gioco, ricordatevi che tutto quello che non avete previsto, con un po' di improvvisazione e faccia tosta si può risolvere: capisco che in certi contesti, come in Italia, ci siano sempre cento occhi pronti a disapprovare e dire cosa dovreste o non dovreste fare coi vostri bambini, mentre per esempio in Francia tutti si fanno gli affari loro, essendo gia' impegnati a badarsi i propri tre figli, ma davvero l'importante è che i vostri bambini siano sani, felici ed educati secondo i valori che per voi sono importanti. Io faccio sempre l'esempio che preferisco che mia figlia stia per quattro ore seduta per terra in treno, scalza, a giocare con gli stickers, piuttosto che tutta vestita a modino a piangere e rognare seduta a modo sul sedile. Anche se tutte le signore che passano dicono: hai visto quella bambina poverina coi piedi nudi....chissà che freddo.(NB se avesse avuto freddo non si sarebbe tolta le scarpe)
 

Le tue bimbe come hanno vissuto gli spostamenti, si sono adattate con facilità alla nuova realtà?

Sicuramente il fatto che io ci sono sempre, dovunque ci troviamo, crea una continuità: non abbiamo mai una routine che duri più di qualche settimana per via degli spostamenti tra casa nostra e Italia quando andiamo dai nonni, tra quando siamo tutti qui e mio marito invece va via per lavoro per dieci giorni, etc. Nel trasferimento dalla Francia alla Polonia la grande (ai tempi due anni e mezzo) ha avuto un po' di difficoltà perchè ha capito che non era in un albergo ma in una casa nuova e che la vecchia casa non c'era più e la cosa l'ha resa triste per un paio di giorni, finchè ha dichiarato che anche la nuova casa era bella. Le mancano molto i nonni ma skype tutti i giorni aiuta.
 

Com'è la vita di tutti i giorni a Varsavia? È una città a misura d'uomo?

Noi abitiamo in centro: abbiamo scelto un appartamento in una zona centrale e circondata da parchi, e per lo stesso importo di affitto avremmo potuto prendere una casa indipendente spostandoci a qualche km dal centro. Però in questo modo possiamo davvero goderci tutto quello che la città offre essendo a pochi minuti di autobus o a 20 minuti al massimo a piedi dal centro storico e dal centro più moderno. A parte una miriade di bar e ristoranti aperti in continuato (i polacchi mangiano a qualsiasi ora), ci sono tantissimi musei a pagamento e gratuiti, gallerie d'arte, parchi puliti e sempre attrezzati di giochi per bambini, tantissimi cinema, teatri, negozi..e moltissime attivita' come festival musicali, cinematrografici, di culture straniere..ogni sera c' è l'imbarazzo della scelta.
 

Cosa vi piace fare nel tempo libero? La città offre opportunità di svago per le famiglie con bimbi piccoli?

La città è caratterizzata da tantissimi parchi, tutti attrezzati di aree gioco. In alcuni di questi vi sono poi concerti all'aperto gratuiti o altre attività. Esistono una ventina di ristoranti - bar con sale gioco enormi dedicate ai più piccoli e attività come workshops o lettura di fiabe durante il weekend, di solito abbinate al brunch. Oltre a questi vi sono poi un centinaio di ristoranti - bar che pur non avendo delle sale gioco apposite hanno un angolo con giochi (perfino in certe banche o negli uffici pubblici). Inoltre quasi tutti i bar e ristoranti provvedono a portare blocchi e colori per disegnare, i seggioloni dell'ikea sono molto comuni e sempre più spesso si trova il fasciatoio nel bagno dei locali...vi sono tantissimi eventi organizzati per i più piccoli, all'aperto d'estate e al chiuso d'inverno. La maggioranza dei trentenni ha gia' uno o due bambini, per cui la città è piena di gente giovane che desidera uscire e vedersi con gli amici portandosi dietro i bambini.
 

Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali avete fatto fatica ad abituarvi?

Il dinamismo  intellettuale generale....non finirò mai di stupirmi di quante persone di ogni età parlino tante lingue o abbiano studiato o viaggiato nei posti più astrusi, nonostante le limitazioni economiche e di movimento del periodo comunista. La cosa che mi stupisce sempre è il fatto che molti abbiano la tendenza a lamentarsi, dicendo che le cose potrebbero essere fatte meglio, più organizzate, più efficienti...a me che vengo dall'Italia mi pare già di essere alle porte del Paradiso dell'efficienza ma mi rendo conto che con questa loro attitudine a individuare sempre quello che ancora non funziona e la volontà di lavorare tantissimo che hanno, continuano a migliorare le cose costantemente...in otto anni ho visto questa città e la mentalità dei suoi abitanti fiorire oltre ogni mia previsione.
 

Basandoti sulla tua esperienza, ti senti di dare qualche consiglio alle altre mamme che stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero?

L'importante è che abbiate un equilibrio dentro di voi, che siate molto innamorate con il vostro compagno ed eventuale padre dei vostri figli, perch è quando si è all'estero spesso si è soli e appoggiarsi tra di s è o capirsi quando a turno prende la crisi di solitudine o di nostalgia è essenziale. I bambini se vi sentono tranquilla, saranno tranquilli.
 

The Greatest Gift

A proposito di Expat.com team