Testimonianza di Debora da Aruba

Interviste agli espatriati
Scritto da Francesca il 25 gennaio, 2018
Debora ha vissuto un'esperienza di espatrio assieme al marito e alla figlia nelle Antille Olandesi. Sono stati ad Aruba per circa due anni dove hanno aperto un negozio di bijoux importando brand italiani. Sono rientrati in Italia ma solo temporaneante perchè sono pronti a ripartire fra qualche anno per tornare nella loro "One Happy island”!

Parlaci di te: chi sei e da dove vieni?

Ciao a tutti mi chiamo Debora e sono Umbra, sono sposata e ho una figlia di 15 anni.

In quale paese estero hai vissuto e per quanto tempo?

Ho vissuto per circa due anni nelle Antille Olandesi, ad Aruba.

Da dove nasce il progetto di trasferimento ad Aruba?

E' stato sempre il nostro sogno poter vivere in un' isola caraibica ma la scelta di Aruba è stata casuale.
Durante una vacanza nell'Isola Margarita abbiamo conosciuto una famiglia italo-venezuelana  che si era da poco trasferita in Aruba.
Ci hanno fatto vedere le foto dell'isola e ce ne siamo subito innamorati.

Che strumenti hai usato per reperire informazioni sulla destinazione prima di trasferirti?

Abbiamo visitato molti siti web, abbiamo contattato Aruba Tourism Authority che ci ha subito risposto e consigliato di rivolgerci alla Camera di Commercio per avere maggiori informazioni sui vari tipi di permessi. 

Appena sbarcata, qual è stata la prima sensazione che hai provato? 

Ho subito provato una sensazione di felicità e gioia, finalmente avevo realizzato il mio sogno, ero incredula.

Quanto tempo ti ci è voluto per ambientarti?

Ci siamo ambientati subito, la vita non è frenetica come in Italia e gli abitanti sono molto gentili e disponibili

Di cosa ti occupavi ad Aruba?

Abbiamo aperto un negozio di Bijoux, importavamo alcuni brand italiani. 

Quali sono le prime cose che un espatriato deve fare per vivere e lavorare li?

Innanzitutto bisogna rivolgersi ad un consulente che ci informa sulle varie tipologie di permessi e i documenti necessari.
Ad Aruba non c'è il consolato Italiano. I documenti vanni tutti tradotti ed apostillati.
Fino al 2016 si potevano richiedere i vari tipi di permesso e vivere nell'isola, iscrivere i figli a scuola. Ora le leggi sono cambiate, prima si devono presentare le richieste all'ufficio immigrazione e una volta che loro le accettano ci si può trasferire.
I tempi di attesa sono lunghi.
Come turisti possiamo viverci tre mesi e poi richiedere l'allungamento per altri tre mesi.

Di che tipo di visto eri in possesso? 

Permesso di residenza.

Quanto ti costava al mese vivere li? Affitto, bollette, cibo… 

Gli affitti sono cari, spendevamo circa 2.000 fiorini arubiani (1.140,00 usd) per un appartamento con due camere matrimoniali, due bagni, sala e cucina. Luce, acqua e internet a parte. I costi di luce e acqua sono inferiori rispetto all'Italia, si pagano a consumo effettivo,  mentre la telefonia e internet sono un po' cari. Però stanno ampliando le zone di wifi gratuito. 
Il costo del carburante e delle assicurazioni dei veicoli sono inferiori rispetto all'Italia.
L'acqua dei rubinetti è potabile, viene desalinizzata quella del mare ed è ottima, non devi andare al supermarket a comperarla. I prodotti alimentari più costosi sono frutta e verdura, gli altri generi alimentari sono più economici.
Le scuole Olandesi sono gratuite, i libri vengono forniti dalle scuole. Inoltre ci sono la scuola Montessori a pagamento e quella Americana ISA molto costosa.
Si possono fare molte attività sportive e non sono costose.

Il mercato del lavoro locale è aperto agli stranieri e quali sono le figure più ricercate?

Sono aperti agli stranieri purchè si abbiano le competenze, il permesso di lavoro e una buona conoscenza della lingua inglese e spagnola. Olandese e Papiamento, la lingua locale insegnata nelle scuole, a volte sono richieste.
Le figure più richieste sono nel settore del turismo e alberghiero, l‘isola vive di turismo
Non si trovano bravi meccanici, elettricisti ed idraulici. Ti riparano una cosa e se ne rompe un'altra.

Esiste una comunità di espatriati italiani ad Aruba?

Si, sono circa 150. 

Come sono considerati gli espatriati dalla popolazione locale?

Sono considerati come una ricchezza e non come “ lo straniero che ti ruba il lavoro”.
Aruba è multietnica e multiculturale.

Cosa ne pensi del livello di sicurezza personale nella zona dove vivevi?

E' un isola tranquilla e la polizia è efficiente.

Quanto è importante conoscere l'olandese per vivere e lavorare lì?

Dipende dai settori, se vuoi fare l'avvocato, il medico o lavorare nei vari uffici governativi lo devi sapere, perché tutti i documenti sono in olandese.

Assistenza sanitaria: gli espatriati devono stipulare un'assicurazione medica privata?

Una volta ottenuto il permesso si ha automaticamente l'assistenza sanitaria.
In mancanza del permesso va stipulata una assicurazione sanitaria.

Quali sono le caratteristiche climatiche della zona dove vivevi?

E' caldo tutto l'anno, da marzo ad agosto è molto caldo, per fortuna è ventilata, il caldo è secco non e umido.
Piove pochissimo e non ci passano gli uragani.
La parte a nord è ricca di vegetazione mentre la parte sud è arida e rocciosa.

Se dovessi fare un elenco di cose che assolutamente vanno fatte o viste ad Aruba, cosa consiglieresti?

Consiglio di affittare un auto e girare tutta l'isola, partendo dal Lighthouse, passando per Palm beach con i suoi negozi e alberghi di lusso.
A Oranjestad, la capitale, si può prendere il tram e fare il giro della città. Arrivare nella cittadina di San Nicolas, la stanno sviluppando e l'hanno abbellita con i murales molto belli e poi  andare a Baby beach, lungo la strada potrete vedere gli asinelli e le pecore libere.
Vedere tutte le spiagge, una più bella dell'altra e la famosa Eagle beach.
Visitare il parco Arikok . 

Che consigli puoi dare  ai futuri espatriati per rendere più gestibile e piacevole la quotidianità ad Aruba?

Consiglio di fare una lunga vacanza di 2-3 mesi , visitare tutta l'isola.
Rivolgersi all'ufficio immigrazione e chiedere quali sono le varie tipologie di permessi e i documenti necessari. Poi rivolgersi ad un consulente o fare da soli per risparmiare soldi.
I permessi vanno rinnovati ogni anno e dopo 10 anni non si pagano più. 
Se avete figli adolescenti come mia figlia non è facile e consiglio di pensarci bene prima di prendere decisioni affrettate.

Credi che l'espatrio ti abbia cambiato? Sotto che punti di vista?

Si,  sono diventata più sicura di me stessa ed ho trovato la mia pace interiore. Poi finalmente potevamo stare insieme come famiglia, in Italia partivamo la mattina per il lavoro e ci vedevamo la sera a cena, ci siamo goduti nostra figlia.

Quali sono i motivi che ti hanno riportata, assieme alla famiglia, in Italia?

Ci hanno respinto il permesso per un documento sbagliato e saremmo dovuti tornare in Italia, rifare tutti i documenti, inviarli all'ufficio immigrazione ed aspettare che ci accettassero il pemesso. 
I tempi di attesa sono lunghi 8-10 mesi. Nel frattempo non potevamo di certo stare in Italia senza lavorare e mia figlia doveva andare a scuola. A malincuore abbiamo deciso di rimpatriare.
Comunque ci è servito come esperienza e siamo pronti per ripartire tra qualche anno, quando nostra figlia terminerà gli studi in Italia e deciderà cosa fare, perchè noi sappiamo già dove vorremmo vivere e lavorare: ad Aruba, nella “One Happy island”che è veramente l'isola felice.
 

A proposito di Francesca

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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