Sere, trentish, un matrimonio bello, da Roma a Melbourne e poi in Scozia: un viaggio in giro per il mondo alla ricerca di un posto da chiamare Casa.
Raccontaci di te: chi sei e dove vivi attualmente?
Mi chiamo Serena, ho 35 anni e attualmente vivo ad Aberdeen, la terza città della Scozia.
Da quanti anni risiedi all'estero?
Ho lasciato l'Italia più di quattro anni fa ma per certi versi mi sembra sia passata una vita intera. Saranno tutte le case ed i lavori cambiati?
Ti sei trasferita sola o in famiglia?
La scelta di emigrare è stata una scelta di coppia. In Italia non ci mancava molto, avevamo preso una bella casa, lui aveva un lavoro pubblico ed io stavo studiando per un concorso simile.
Non ci hanno spinto le condizioni economiche ma sentivamo di voler vivere in un ambiente diverso, più sano e credevamo moltissimo nell'estero, quello che gli Italiani sognano ma che quando lo vivono capiscono non essere poi il posto dei sogni.
Anche nel mio estero ho visto tante cose che avrei preferito evitare ma è qui che ho trovato quello che in Italia al momento non sento di poter avere.
Quali sono i motivi principali che ti hanno portata in Scozia?
La nostra prima meta è stata la meravigliosa Australia ma allo scadere del visto abbiamo deciso di rinunciare a rimanere ulteriormente (avevamo iniziato le pratiche per uno student visa) e pensare a formarci noi invece che investire in quello che l'Australia aveva deciso per noi.
L'Australia è un paese meraviglioso ma con una politica migratoria che parla chiaro: per rimanere devi investire molti soldi e molto tempo.
Noi non avevamo il denaro per studiare in Università e ci saremmo dovuti “accontentare” di investire 20.000 dollari (!!) per prendere una qualifica che non ci interessava, quella da chef. Senza avere, peraltro, la certezza di poter rimanere vista la velocità con la quale le leggi cambiano down under in tema di immigrazione.
Pur amando moltissimo quel paese, abbiamo deciso di investire tempo e denaro su di noi, non per trovare un modo di rimanere ma bensì per stravolgere la nostra vita professionale: prendendo un'altra laurea, questa volta nel campo dell'IT, questa volta solida.
La Scozia ci ha accolto nel migliore dei modi, dandoci la possibilità di studiare GRATUITAMENTE e facendoci lavorare da subito, senza bisogno di alcun visto. (Vedi: facciocomemipare.com/10-motivi-per-studiare-gratis-alluniversita-in-scozia/)
Attualmente siamo al quarto anno di Università, l'ultimo, e le cose vanno bene, al di sopra di quanto avessimo mai sperato: entrambi abbiamo avuto la possibilità di lavorare nel nostro settore ed entrambi abbiamo collezionato ottimi risultati scolastici.
Non è l'Australia, non c'è il sole e neanche si respira quell'aria “easy peasy” ma ne è valsa la pena, professionalmente parlando.
Scrivi un blog, come si chiama e quando hai cominciato a scriverlo?
Scrivo blog dal 2003-2004, da sempre insomma. La trovo un'attività bellissima e nel mio caso, quasi terapeutica.
Ho aperto Faccio Come Mi Pare per parlare della mia esperienza all'estero ma anche per dare qualcosa indietro: non tutti sanno che vivere altrove è DAVVERO possibile, non tutti sanno dove per noi europei è possibile studiare gratuitamente e non tutti conoscono qualcuno che ci sia passato: che abbia preso la valigia in mano per andare a vivere senza agganci ne' aiuti da parte di nessuno.
Se un Italiano ha bisogno di informazioni, io ci sono e la mia mission è accogliere, non ci sono domande stupide, anzi, direi che quelle ce le siamo fatte proprio tutti… anche quelli che come sport prendono in giro i novellini dell'espatrio nei vari gruppi Facebook.
Che tematiche trattate nel blog?
Parlo molto della mia vita cercando di non colorare la verità. Mi dedico poi ad approfondire temi utili per chi emigra nei paesi che conosco o visito.
Cosa ha ispirato il titolo del blog “Faccio come mi pare”?
Per certi versi mi sono sempre sentita di star camminando sulle uova, ora no, ora vado spedita. Il merito è delle scelte fatte e dei risultati conseguiti: ho combattuto veramente tanto per arrivare qui e non ho intenzione di fermarmi
"Faccio come mi pare" perché da una donna di 35 anni a volte ci si aspetta altro.
Qual è stata la prima sensazione che hai provato arrivata ad Aberdeen?
Ho pensato che non ce l'avrei fatta, quella volta lì.
Era luglio ma pioveva e faceva un freddo che non scorderò mai.
Facemmo un giro della città con un Jet Lag disastroso che ci pesava sul cuore e quando mi accorsi che la città era tutta lì provai un profondo senso di paura e smarrimento.
Eravamo poverissimi, non c'era nessun piano B e ancora non sapevamo che all'Università ci saremmo trovati così bene.
Che ricordo conservi degli altri Paesi esteri in cui hai vissuto?
Bellissimo, per ora ho vissuto in Australia, nella bella Melbourne e per me quella città è casa. O meglio, era la casa della persona che ero, quella povera che poteva però permettersi di vivere in un micro-studio in centro, pieno di scarafaggi per altro. Che aveva amici da tutto il mondo e viveva la vita con impegno ma leggerezza, godendosi tutto.
Oggi sogno una casa, non una casa che sia per sempre ma un luogo con una stanza in più dove poter ospitare, e non so se quel mondo pieno di luci potrebbe accontentarmi.
Non mi vedrei mai a vivere nella periferia di Melbourne, nelle zone residenziali tutte uguali e con appena una manciata di locali.
Questa estate invece ho avuto l'opportunità di lasciare Aberdeen per vivere e lavorare quattro mesi ad Edimburgo, dove torneremo a Settembre 2019 grazie ai contratti che ci siamo garantiti in questo periodo.
Edimburgo è la mia città preferita di Scozia ed è più vivibile della splendida Londra. (Vedi: facciocomemipare.com/perche-vivere-ad-edimburgo/)
La consiglierei a tutti per un primo espatrio o anche solo per venire a studiare la lingua in un ambiente multiculturale e sereno.
Quali sono le prime cose da fare per essere in regola per lavorare/vivere in Scozia?
Finché Brexit non ci separi sono ben poche le cose che dobbiamo fare per essere in regola e questa è stata una gran differenza rispetto al nostro essere stati stranieri in Australia.
È bene venire in Scozia comunque dotati di passaporto e richiedere il NIN (National Insurance Number) non appena sul territorio. Con il NIN è possibile iniziare a lavorare e quindi vivere con gli stessi diritti dei cittadini di qui.
Di cosa ti occupi attualmente?
Sono al mio quarto e ultimo anno di università di un corso che si chiama Computing, Graphics & Animation.
In pratica posso programmare, disegnare e fare un po' di tutto con un computer.
Mi piace moltissimo.
Da due anni lavoro per una società di Edimburgo come grafica & content editor, per loro creo contenuti digitali e cartacei.
Quest'anno ho iniziato anche a lavorare freelance per altre compagnie e mi sento benedetta nel vedere il mio portfolio crescere così rapidamente quando, appunto, prima di partire ero chiaramente piena di paure e spaventata di non essere all'altezza. Non in una lingua non mia!
E invece…
Quanto ti costa al mese vivere ad Aberdeen?
Con due stipendi part-time possiamo affittare il nostro bellissimo bilocale fronte Università, pagare tutte le bollette e mangiare fuori nei WE.
L'affitto di casa costa 450 pound, un viaggio giornaliero sul bus 4.5 pound e per il resto vi rimando qui: facciocomemipare.com/vivere-ad-aberdeen-terza-citta-di-scozia/
Cosa ci consigli di visitare ad Aberdeen e dintorni?
Aberdeen non è una città che consiglierei a qualcuno di visitare di proposito, mentre va benissimo per esser osservata di passaggio, per fermarsi un giorno o due.
Dal porto è possibile avvistare delfini e verso il fiume Don, anche le foche. Non sono una fan del centro di Aberdeen ma abbiamo un paio di bei parchi e soprattutto consiglierei a tutti di affittare una macchina per visitare i dintorni: l'Aberdeenshire che è semplicemente bellissimo, specialmente in una giornata di sole e Stonehaven una piccola meraviglia.
Come expat, puoi avvalerti del sistema sanitario pubblico scozzese?
Per ora l'NHS è per me completamente gratuito: questo vuol dire non pagare né visite specialistiche né medicine se prescritte da un dottore.
So che in tema di salute sia difficile sentirsi capiti ma qui in Scozia non mi sono trovata sempre benissimo e anzi mi sono sentita spesso persa e non capita/ascoltata malgrado il mio inglese sia molto buono.
Non c'e' la stessa attenzione – e certe volte neanche la stessa capacità - vista in Italia.
Come funziona la rete del trasporto pubblico locale?
La città potrebbe essere meglio collegata ma venendo da Roma non posso lamentarmi, sinceramente.
Aspettare il bus quando è inverno non è proprio una gioia e la strada principale è piuttosto trafficata ma solitamente tutto fila liscio.
Peccato per le corse notturne che sono praticamente inesistenti.
Com'è una tua giornata tipo?
Università al mattino e lavoro nel pomeriggio. Nei mesi delle consegne non posso togliere il naso dallo schermo del computer e vado avanti ordinando pizza per cena!
Triste, ma questa è la vita di chi mentre studia deve anche pagarsi le bollette e trovo che in tutto questo sacrificio ci sia molto onore.
Recupero la sanità mentale in estate e durante i break scolastici. :)
Parlaci dei lati positivi e negativi della tua esperienza da expat ad Aberdeen
Aberdeen mi ha regalato la possibilità di studiare ed io ho saputo trasformarla in una occasione unica.
Per questo motivo non la dimenticherò mai, ma non è qui che immagino la mia vita.
Come città non l'ho mai percepita come particolarmente felice o viva e penso che me ne andrò, tra 8 mesi, portandomi quella sensazione con me.
Però qui ho trovato soddisfazioni universitarie, lavorative e amicizie che penso mi accompagneranno anche alla prossima destinazione e ne sono davvero contenta.
Potete trovare Serena anche sulla sua pagina FB e instagram.
*Le foto di questo articolo sono state scattate da Serena