Parlaci di te: chi sei e da dove vieni?
Mi mette sempre un po' a disagio rispondere alla domanda “chi sei”.
Rispondere sono napoletana indicherebbe appena il mio luogo di nascita, dire che sono un'espatriata indicherebbe appena una mia scelta di vita.
Risponderei appena che sono Liliana.
In che Paese sei espatriata?
Nel 2003 decisi di restare a vivere a Lisbona, in Portogallo, durante un mio viaggio invernale con un'amica. Il secondo giorno, sulla cima del castello, presi questa decisione e dopo quasi 16 anni devo ancora pentirmene.
Da dove nasce il tuo progetto di trasferimento a Lisbona?
In realtà non c'è stato nessun progetto.
È stata una decisione dettata dalla “pancia”, puro istinto. Sentivo di appartenere a questa città, di esser tornata “a casa”.
All'epoca dovevo terminare ancora quasi due anni di università ma questo non mi ha impedito di trasformarmi in una pendolare per sostenere gli esami.
Il giorno della proclamazione è stato il giorno in cui ho salutato la mia amata patria, Napoli, per iniziare “ufficialmente” una nuova avventura.
Che strumenti hai usato per reperire informazioni sulla destinazione prima di trasferirti?
Nessuno. Non era previsto il mio trasferimento.
Consultai le università a Lisbona per valutare se mi conveniva o meno concludere la laurea in loco ma, a causa dei voti bassi che qui applicano, decisi che sarebbe stato meglio concludere il corso universitario in Italia.
Oltre a queste informazioni tutto il resto l'ho scoperto vivendoci ed è per questo che poi decisi nel 2008 di creare il gruppo Facebook “Italiani a Lisbona!!” così da poter aiutare altri italiani che come me volevano intraprendere una nuova vita qui (in realtà i membri all'epoca erano appena Eramsus).
Di cosa ti occupi?
Da circa 4 anni mi occupo di turismo e cineturismo.
Durante la stesura della mia tesi di dottorato sul cinema portoghese cominciai a creare la mia agenzia, la Lisbon Movie Tour. Mi iscrissi al Turismo de Portugal per esercitare la professione di guida ed accompagnatrice turistica e, col passar del tempo e su richiesta dei lettori del mio blog, ho ampliato il ventaglio di tour offerti creando delle modalità personalizzate che ho nominato “A Lisbona con Lilly. Scoprire la città con un'italiana che ci vive da oltre 10 anni”. Da qui proviene anche il nome della (non) guida che ho scritto su Lisbona lo scorso anno.
Scrivi un blog, come si chiama e quando hai cominciato a scriverlo?
Il blog si chiama “Lilly's lifestyle” a differenza di quello che si può pensare non è un blog di lifestyle ma è “lo stile di vita di Lilly”, così bello letterale.
Inizialmente, nel lontano 2012, era appena un esercizio di scrittura perché stavo perdendo l'italiano. Scrivevo di design, di moda come arte (all'epoca lavoravo per una fashion tv di Amsterdam) ma pian piano scrivevo sempre di più di Lisbona e di Portogallo fino a farlo diventare oggi l'unico blog in lingua italiana che promuove Lisbona e il Portogallo (quasi) quotidianamente.
Che tematiche tratti nel blog?
Parlo di Lisbona a 360º e del Portogallo naturalmente.
Ho una rubrica il giovedì sugli eventi del fine settimana, ho una mappa interattiva gratuita dove si può accedere per organizzare un on the road in Portogallo con tutti gli articoli che ho scritto sulle località da me visitate da quando ho aperto il blog, in realtà sono molte di più.
Ho una sezione nuova su “tutto quello che dovete sapere per trasferirvi in Portogallo” che va molto di moda in questo periodo di fuga di ex studenti e pensionati.
Il blog ti è stato utile per allacciare rapporti di amicizia (virtuali o reali) con altri espatriati?
Sarò sincera non ho mai cercato italiani qui a Lisbona, non per rifiuto o snobismo ma perché volevo inserirmi nel tessuto sociale, conoscere profondamente i portoghesi e questo non si può fare se si fa comunità all'estero con i propri connazionali. Ovvio che poi, nel corso degli anni, ho conosciuto italiani ed ancora oggi frequento un paio di coppie che reputo miei grandi amici ma continuo ad avere amici provenienti da varie parti del mondo.
Da dove nasce il titolo del tuo blog?
Come accennavo prima “Lilly's lifestyle” è “lo stile di vita di Lilly”, il mio stile di vita come espatriata all'estero. Infatti, ha un sottotitolo che è “un'italiana a Lisbona”.
Quali differenze sostanziali hai potuto riscontrare tra lo stile di vita portoghese e quello italiano?
L'Italia è vasta e diversificata, ogni regione ha le sue usanze quindi non saprei rispondere alla tua domanda.
Posso però dirti che come napoletana ho trovato molte similitudini anche se i portoghesi inizialmente possono sembrare scontrosi, in realtà ci stanno analizzando, sono molto riservati. Un po' come gli isolani. Se capiscono però le tue buone intenzioni non aprono solo la porta di casa loro ma del loro cuore.
Questa comunque è la mia personale esperienza, non generalizzo.
Sei riuscita ad integrarti nella comunità locale?
Si, anche se ero avvantaggiata. Due anni prima di trasferirmi a Lisbona avevo conosciuto dei portoghesi in Ungheria e questo mi ha consentito di aprire qualche porta con più facilità.
Parli portoghese e dove/come l'hai imparato?
L‘ho imparato qui da autodidatta anche se all'università aggiunsi portoghese come seconda lingua straniera ma lo parlavo già.
Mi aiutarono molto i film, qui non si doppiano quindi feci un bel lavoro di vocabolario leggendo i sottotitoli.
Il vero lavoraccio però lo feci durante la stesura della mia tesi di dottorato, rigorosamente in portoghese, un'impresa mastodontica ma con un buon risultato.
Quali sono i settori lavorativi più comuni ricoperti da expats a Lisbona?
In questo momento i call center e la ristorazione italiana. Suppongo a causa della lingua principalmente.
Chi arriva a Lisbona pensa di trovare l'isola felice e non investe in un corso di lingua prima di fare la valigia, questo ovviamente penalizza non poco le scelte.
Quali sono le caratteristiche climatiche del posto?
Fino all'anno scorso potevo risponderti ottime.
Estati calde ma non eccessivamente calde, inverni freddini (mai sotto i 4º) perfetti perché non umido. Ma dal 2017 cominciamo anche noi qui a pagare il conto della natura. Arriviamo anche ai 47º in estate, con umidità, e non oso immaginare quest'inverno cosa ci aspetterà.
Cosa ne pensi del livello di sicurezza personale in città?
La microcriminalità è aumentata.
Borseggi sono all'ordine del giorno a causa dei rom che ogni anno aumentano esponenzialmente. Per fortuna non c'è aggressione fisica ma appena una brutta sorpresa quando si cerca il portafogli. Consiglio infatti sempre di lasciare documenti in hotel o a casa e non circolare con molti contanti.
Se dovessi fare un elenco di cose che assolutamente vanno fatte/viste a Lisbona e dintorni, cosa consiglieresti?
Solo una, leggere il mio blog. Lì si trova di tutto per l'organizzazione prima di partire, durante il viaggio e perché no anche quando si torna a casa. Ci sono consigli un po' tradizionali ma anche suggerimenti per chi, come me, ama scoprire il volto meno ovvio di una città.
Che suggerimenti puoi dare ai futuri espatriati per rendere più gestibile e piacevole il trasferimento?
Come anticipavo fare un corso di lingua, cercare possibilità anche fuori Lisbona che comincia ad esser carissima.
Informarsi un po' sulla vita qui anche attraverso il gruppo Facebook già menzionato ed avere un buon spirito di adattamento cercando di non fare sempre le stesse domande: “dove mangio una pizza buona a Lisbona?”, “dove trovo i tarallucci del mulinoxxxx?”, ecc.. Volete fare nuove esperienze o no?
La vita all'estero ti ha cambiata? Sotto che punti di vista?
Non mi sento cambiata, sono sempre stata un'esterofila e un'amante dei viaggi per scoprire nuove culture.
Lisbona mi sta aprendo solo nuove porte e possibilità di scoprire il mondo anche senza viaggiare. Non dobbiamo dimenticarci che grazie ai portoghesi abbiamo scoperto mezzo mondo e qui quel mezzo mondo lo incrociamo tutti i giorni in metropolitana, in trattoria e agli eventi culturali.
Cosa volere di più dalla vita?