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La chiave per una vita da expat senza stress

Scritto daJerryANelsonil 29 Luglio 2020

Jerry Nelson è un americano che vive a Buenos Aires. Questa settimana ci parla delle sfide con le quali si scontra ogni giorno nel suo percorso di espatrio. Trasporto, shopping, lingua... Puntualità argentina. Ecco i suoi consigli per vivere all'estero senza stress!

Il mio editore mi ha lanciato una sfida: scrivere un articolo sulle problematiche che devo affrontare come espatriato in Argentina, e come le supero senza farmi sopraffare dalle emozioni. 

Compito abbastanza semplice ma solo in apparenza... mi ci sono voluti 4 giorni e una notevole dose di caffeina per produrre un testo che mi soddisfacesse!

Il segreto per una vita libera da stress - ovunque vi troviate - sta nell'approccio. Nel mio caso mi rapporto alle situazioni in modo molto zen, e cerco la via d'uscita più semplice. Per tener fede al compito che mi è stato assegnato, oggi vi parlo di situazioni con le quali mi rapporto quotidianamente.

Trasporti

Come spostarsi da una parte all'altra della città? La bicicletta è un'opzione ma solo se si devono percorrete brevi distanze. A Buenos Aires, dove i semafori e le linee di demarcazione sono un'opinione, andare in bici è come praticare uno sport estremo, è pericoloso!

Se non capisci la lingua del posto, prendere il trasporto pubblico è una sfida perchè non saprai quando scendere. E' possibile affidarsi alle mappe e, per fortuna, quelle disponibili in città sono semplici da consultare. Non è quindi troppo complicato decifrare quale autobus prendere per raggiungere la destinazione prestabilita.  

Per me la soluzione migliore è il taxi. Prima di uscire di casa scrivo su un pezzo di carta l'indirizzo da raggiungere, lo mostro al tassista, ed il gioco è fatto. 

Anche con la metro mi trovo bene perchè quella di Buenos Aires va solo in due direzioni - avanti e indietro. Su ogni convoglio c'è una mappa luminosa che indica la prossima fermata quindi è impossibile sbagliare. Una volta sceso però devo cercare di non perdermi. 

Shopping

La vita a Buenos Aires nel 2020 assomiglia a quella di Brooklyn negli anni '60. Ogni negozio vende prodotti specifici, non è comune trovare merce diversa sotto uno stesso tetto.

Se vuoi carne, vai dal macellaio. Pane fresco? Il fornaio è dietro l'angolo. Sotto questo aspetto non ho particolari problemi. E' tutto a portata di mano. 

Lingua

Non parlo ancora bene lo spagnolo. Diciamo che sono in grado di chiedere dove si trova il bagno, in caso di emergenza, ma la conoscenza si ferma praticamente qui. A volte mi aiuto con i gesti, per cercare di farmi capire, ma il tutto è abbastanza riduttivo. Per fortuna gli argentini sono amichevoli e comprensivi, ed apprezzano i miei sforzi. 

Nostalgia 

Grazie alla tecnologia, le distanze si accorciano. Con l'aiuto di Skype, Zoom e tk, è facile rimanere in contatto con la gente "a casa".

Chiamare amici, genitori o figli costa poco e, nella maggior parte nei minimarket e dei chioschi sparsi per la città, si possono acquistare delle SIM. 

Abbonarsi alle riviste del proprio paese potrebbe essere una soluzione ma farsele spedire a casa potrebbe non essere cosi semplice. Con molta probabilità si fermeranno in dogana, per il diletto dell'impiegato di turno che preferisce incamerarle. 

Rinuncia alla necessità di controllare tutto

Lo stress, l'ansia, la frustrazione e la rabbia tendono a salire a galla quando non si fatica a controllare una situazione. Da oltre trent'anni faccio parte degli Alcolisti Anonimi e questa frase della Preghiera della serenità racchiude la chiave di svolta per sormontare stati d'animo poco piacevoli: "Accetta le cose che non puoi cambiare ...".

La scorciatoia? Passerà. Se non puoi cambiare una situazione, lascia che passi. 

Ti serve qualosa ? Mañana

Lo ammetto. C'è qualcosa con cui non sono ancora venuto a patti. 

“Mañana”, ossia domani, sembra essere la risposta argentina a tutto.

Hai bisogno di una connessione WIFI? Mañana.

Ti serve un biglietto per l'America? Mañana.

Con questa attitudine, nulla viene fatto entro i termini. Ma forse va bene così, basta abituarcisi. E' di sicuro un approccio diverso da quello americano del: "fallo subito e in fretta".

Puntalità

Mañana ha un parente stretto che si chiama puntualità... questa sconosciuta in Argentina! 

Sei invitato per cena alle 8? Meglio che non ti presenti prima delle 9:15 perchè ti ritroverai da solo, sul divano, ad aspettare gli altri. Alla peggio offri il tuo aiuto al padrone di casa per apparecchiare o altro, sempre meglio che stare in un angolo come un sacco di patate in attesa di mettere qualcosa sotto i denti... nella speranza che non sia per “mañana”.

Fare spese nei negozi? Non fare caso agli orari che trovi all'ingresso. Se il negozio apre alle 9, significa che l'impiegato deve arrivare a quell'ora, tu non farti vedere dopo le 9.45. Benvenuti nell' "Argentina time". 

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A proposito di

Sono uno scrittore freelance americano espatriato a Buenos Aires. Vivo in Argentina da 7 anni e non ho più intenzione di fare ritorno negli Stati Uniti.

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