La campagna elettorale è in corso e il 3 novembre gli americani andranno alle urne. Appare evidente che la situazione sociale e politica del paese, i recenti errori commessi dal presidente Trump e la grave crisi sanitaria causata dal COVID-19, influenzeranno il voto. Ecco cosa ne pensano gli espatriati negli Usa e gli americani all'estero.
Un argomento che fa discutere
Questa elezione suscita l'interesse non solo degli espatriati americani ma di tutti in generale. La situazione in cui versano attualmente gli Stati Uniti, tra la crisi sanitaria, le rivolte sociali, e le restrittive politiche sull'immigrazione, è sotto lo scrutinio delle principali testate giornalistiche del mondo. "È evidente che questa sarà l'elezione più sentita degli ultimi dieci anni", ci ha detto Andy, un americano in Vietnam. A suo avviso l'amministrazione attuale è riuscita a gestire diverse problematiche, soprattutto quella riguardante la sicurezza. Opinione condivida da Celeste, una pensionata statunitense in Serbia. "Se non si conosce la storia degli Stati Uniti, si rischia di prendere decisioni sbagliate, quindi spero che gli americani abbiano imparato qualcosa dagli sbagli del passato e facciano la scelta giusta".
Hank dall'Ecuador dice la sua:“La potenziale abrogazione del sistema Obamacare, che offre copertura sanitaria a decine di milioni di americani con patologie pregresse, avrà delle conseguenze negative soprattutto sugli anziani perchè sono soggetti a rischio. In America, gli espatriati che rientrano in questa categoria sono tantissimi". Lamenta quindi il fatto che nessuno dei candidati alla Presidenza abbia proposto soluzioni concrete a questo problema, che sarà presto al vaglio della Corte Suprema. Hank svolgerà il suo dovere di cittadino e voterà a distanza.
John, da Bangkok, condanna l'immagine che i media danno del Presidente Trump. "I mezzi di comunicazione di stampo liberale vanno a nozze nel parlare di tutte le decisioni sbagliate che ha preso Trump perchè lui effettivamente gliene dà modo. Ma se Biden fosse eletto e supportasse inutili coinvolgimenti in conflitti esteri, approvasse spese militari non necessarie o altro, di sicuro gliela farebbero passare liscia". Secondo lui nessuno dei due partiti cambierà le sorti della nazione. "Chiunque sia il vincitore, gli Stati Uniti andranno incontro ad un ulteriore declino".
Cosa ne pensano gli espatriati negli Stati Uniti
La situazione generale non lascia indifferenti gli stranieri che hanno scelto di trasferirsi negli USA per cominciare una nuova vita. Sylvain è un imprenditore francese che vive lì da tempo e non nasconde la sua insoddisfazione per come sono andate le cose negli ultimi anni. Per lui l'immigrazione è una questione ancora troppo confusa “Il trattamento riservato agli immigrati messicani non fa che peggiorare le cose. Dire loro di starsene a casa quando in America c'è una seria carenza di manodopera, è demogogia". Inoltre è dell'opinione che lo svolgimento di questa campagna elettorale sia snervante. Sylvain è già alla sua terza campagna da quando si è trasferito e trova che questa sia la peggiore di tutte. “A questo punto, non è nemmeno più una questione di rispetto, solo di decenza. Le cose stanno peggiorando, come dimostrano i recenti eventi nel Michigan ”.
Olivier, un francese che vive in California, dice la sua: "Aspetto con ansia il momento in cui gli Stati Uniti ritroveranno la loro immagine di Paese progressista dando prova del loro eccezionalismo". Ci fa sapere che, dalle sue parti, la campagna elettorale non è molto pressante perché la California è uno stato a prevelenza democratico. Olivier ci parla inoltre delle recenti rivelazioni del NY Times sulle tasse non pagate di Trump e sui suoi presunti debiti . "Questa è una vera minaccia per la sicurezza nazionale", dice.
Si prevede che la crisi sanitaria globale avrà un impatto significativo sulle prossime elezioni, soprattutto dopo che il presidente Trump è risultato positivo al COVID-19. Ad oggi, gli Stati Uniti registrano 7.9 milioni di casi e 216.000 decessi. Julie, una giovane espatriata francese, pensa che gli umori degli americani stiano leggermente cambiando. “Fino a poco tempo fa, pensavo che la crisi sanitaria avrebbe giocato a sfavore di Trump, dato il numero elevato di morti e la sua amminstrazione lassista. Ma nelle ultime settimane, sempre più filo democratici temono un secondo lockdown. Temono che la politica di Biden possa danneggiare l'economia statunitense".