Gli espatriati e la discriminazione
Le opinioni sul tema sono discordanti: chi pensa che sia giusto che una nazione avvantaggi i suoi cittadini, chi è del parere che gli espatriati meritino uguali diritti che la gente locale dato che contribuiscono alla crescita economica della nazione che li ospita.
La cerchia di stranieri che gode di meno diritti rispetto alla popolazione locale si sente spesso discriminata, ma non può permettersi di lasciare tutto e tornare a casa. Pur avendo ognuno un'esperienza diversa, è possibile tracciare un quadro generale che evidenzia una serie di condizioni sfavorevoli con cui si scontra questa fascia di espatriati.
A volte, il loro stipendio è più basso di quello dei cittadini locali. Come riportato dall'agenzia *ILO (dicembre 2020), che ha analizzato i dati di 49 nazioni nel mondo: “Nei Paesi ad alto reddito, gli immigrati guadagnano in media il 13% in meno dei lavoratori nazionali”.
*International Labour Organization
In luglio di quest'anno, il settimanale online le News ha indicato che - secondo l'Ufficio federale di statistica (UST) - gli immigrati in Svizzera godono di condizioni finanziarie meno favorevoli rispetto alla popolazione locale, e pagano circa il 10% in più per metro quadrato di superficie abitabile”. Il rapporto di le News ha evidenziato che alla base di queste disparità rientrano anche l'età dei migranti e il loro livello di istruzione.
Di questi tempi, gli espatriati in alcune destinazioni potrebbero sentirsi discriminati per quel che riguarda l'accesso al vaccino anti COVID-19. Qualche mese fa, il giornale The Straits Times scriveva che Singapore dava priorità di prenotazione ai singaporiani con età compresa tra i 12 e i 39 anni, e il Financial Times citava, qualche settimana dopo, che gli expat sotto i 40 anni figuravano ultimi nell'elenco come aventi diritto al vaccino.
A conclusione, va detto che alcuni gruppi di espatriati non riescono ad intergrarsi e restano perennemente degli estranei anche dopo essere diventati cittadini dei paesi che li ospitano.
L'altra faccia della medaglia
Anche se la discriminazione esiste in ogni Paese del mondo, ci sono dei casi in cui gli espatriati godono di condizioni finanziarie migliori rispetto alla popolazione locale. Il resoconto dell'ILO, a pagina 13, indica che gli immigrati nei paesi a basso e medio reddito tendono a guadagnare in media il 17,3% in più rispetto ai nativi. Uno dei motivi per cui questi immigrati hanno stipendi più alti è che sono altamente qualificati.
Alcuni espatriati, compresi i nomadi digitali, preferiscono trasferirsi in nazioni con un basso costo della vita per lavorare da remoto o fare impresa. Questa condizione permette loro di guadagnare in moneta forte e allo stesso tempo di approfittare dei ritmi rilassati del paese ospitante. Sono certamente dei privilegiati.
Suggerimenti per i novelli espatriati
Se ti sei trasferito da poco o progetti di espatriare, ecco alcuni suggerimenti per ambientarti.
- Pianifica le tue finanze
Se sei alla prima esperienza lavorativa e percepisci uno stipendio base, fai attenzione alle tue finanze. Stila un budget mensile di spesa e non esagerare con le uscite superflue.
- Costruisci un gruppo di amici
Durante la pandemia, conoscere nuova gente è praticamente impossibile. Per socializzare unisciti ai gruppi online di espatriati o ad altre comunità dove puoi incontrare persone con i tuoi stessi interessi.
- Sii paziente e cerca di migliorare la tua vita
Se per guadagnare di più devi acquisire nuove competenze, impegnati e studia. Ricominciare una vita all'estero è dura all'inizio ma nulla ti impedisce di migliorare la tua condizione. Non mettere paletti, fai il possibile per adattarti, e approfitta dell'esperienza.