Viaggio in Canada, negli Stati Uniti, fuga in Senegal, Thailandia, Corea del Sud, ritorno al paese d'origine per fare visita a parenti e amici... La fine di questo 2021 suona come una rivincita. Possiamo tornare a viaggiare, seppur con delle restrizioni. Avete prenotato il volo, fatto le valigie e comprato i regali. Ma siete sicuri di passare indenni i controlli della dogana?
Nell'arco di pochi giorni il mondo è tornato in allerta e le frontiere, finora perlopiù aperte, stanno chiudendo di nuovo. Ma la situazione non frena i preparativi dei più ottimisti, che intendono festeggiare Natale e fine anno nel paese d'origine.
Dolci e altre specialità culinarie
Essenziale metterli in valigia in qualsiasi viaggio che si rispetti, perchè vorrete sicuramente far gustare qualche prelibatezza del vostro paese d'espatrio agli amici e alla famiglia. Formaggi, salumi, miele, frutta secca e fresca, cioccolata, caramelle, verdure, insetti commestibili, marmellate... quali sono i cibi vietati?
Soraya ricorderà a lungo le sorprese dell'ovetto Kinder. Andava a trovare la sorella negli Stati Uniti quando è stata fermata in dogana: “Era qualche mese prima del Covid. I poliziotti mi hanno perquisita e hanno sequestrato il mio uovo di cioccolato. Lo avevo messo nel bagaglio a mano perchè in valigia si sarebbe schiacciato. Gravissimo errore da non commettere di nuovo".
La legge federale americana su alimenti, farmaci e cosmetici vieta le uova Kinder, poiché non ammettono prodotti dolciari contenenti un "oggetto senza nutrienti".
I prodotti secchi (torte, biscotti, ecc.) sono autorizzati. Attenzione a cioccolatini e ad altri prodotti morbidi e ripieni, che possono essere assimilati ai liquidi. In tal caso, sono soggetti alle stesse restrizioni: massimo 100 ml in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile
Per Max, espatriato in Giappone, è stata la frutta fresca a dargli degli problemi. “Era il 2018, rientravo in Giappone. Ho avuto la pessima idea di imbarcare un mango e qualche mela. Arrivato alla dogana, doccia fredda: dovevo buttarli. Non volevo che finissero nella spazzatura, quindi me li sono mangiati. Immaginate cosa è stato sbucciare il mango con le mani!".
La legge giapponese parla chiaro: la maggior parte dei frutti non può entrare nel Paese.
Carne o pesce? Piatti pronti, conserve, prodotti locali... è meglio studiare i regolamenti del paese di destinazione e della compagnia aerea prima di mettere in valigia le specialità culinarie del paese ospitante. Per i voli all'interno dell'Unione Europea, il semaforo è verde: autorizzazione all'importazione/esportazione di prodotti a base di carne. Tenete presente che vi potrebbero chiedere di esibire dei certificati per i prodotti trasportati. Divieto, invece, di far entrare qualsiasi prodotto a base di carne da un Paese extra UE.
Il Giappone non fa eccezione e vieta l'importazione di prodotti a base di carne. Idem per gli Stati Uniti e il Canada. Il motivo è che la carne potrebbe veicolare passivamente l'afta epizootica. Dimenticate anche il fegato d'oca. Sensibili al benessere animale, sempre più paesi vietano l'alimentazione forzata (Regno Unito, Germania, California, Danimarca, Argentina, Lussemburgo, Canada...).
Stessa cautela con i formaggi. In cabina sono ammessi quelli a pasta dura, confezionati sottovuoto. Non passano invece quelli molli e a base di latte crudo (rischio batteriologico). Australia, Canada e Stati Uniti li vietano. Per essere sicuri di non sbagliare, controllate il regolamento sull'importazione di alimenti del vostro paese di destinazione.
Oggetti connessi molto costosi
Computer, orologi connessi, valigie connesse… Tendiamo a dimenticarlo, ma tutti questi oggetti high-tech sono soggetti a rigide normative. Clara ricorda ancora il giorno della sua partenza per il Canada, nel 2018. “Le valigie connesse stavano diventando di moda e ne avevo comprate un paio in saldo. Ma quando sono arrivata all'aeroporto di Roissy Charles de Gaulle, che delusione! Non sapevo che le valigie connesse non potessero viaggiare nè in cabina nè in stiva! Purtroppo non sono riuscita a togliere le batteria... i miei genitori erano con me e sono volati a comprarmi due valigie in un negozio dell'aeroporto. Ho rifatto i bagagli in fretta e furia e sono riuscita a partire!
In cabina e in stiva, i dispositivi elettronici portatili contenenti pile o batterie al litio (powerbank), sono vietati. Se i dispositivi elettronici hanno pile o batterie al litio che possono essere rimosse, i valori di litio non devono superare 0,3 g (massa di litio metallico) o 2,7 Wh (ioni di litio). Le pile/batterie, una volta rimosse, vengono trasportate in cabina all'interno di un imballaggio idoneo per evitare un corto circuito (es. l'imballaggio originale). Ogni compagnia aerea è libera di applicare misure più restrittive.
Consigli
Portate con voi un oggetto regalo? Impacchettatelo a viaggio concluso perchè, in caso di controllo, i doganieri dovranno togliere la carta che lo avvolge.
C'è confusione sui dispositivi elettronici: laptop, tablet, batterie esterne o macchine fotografiche sono ammessi in cabina, ma non in stiva. Fate attenzione agli oggetti connessi, molto di moda. Se la batteria al litio (power bank) non può essere rimossa, la valigia potrebbe essere rifiutata al momento del check-in.
Attenzione ai giocattoli e altri oggetti da decorazione: sciabole, spade e pistole giocattolo, animali impagliati, oggetti potenzialmente contundenti o che potrebbero essere scambiati per armi... Il rischio attentati è sempre in vigore, e con la pandemia in corso, meglio evitare di allertare i servizi doganali già sotto pressione. Tutto ciò che potrebbe essere usato come arma (anche i ferri da maglia!) è proibito o regolamentato. Meglio che controlliate con la compagnia aerea.
Fate attenzione agli alcolici: quelli molto forti (oltre il 70%) sono vietati sia in cabina che in stiva. Quelli tra il 24 e il 70% sono ammessi in cabina ma soggetti alla norma sui liquidi (flaconi trasparenti da 100 ml max). Se si imbarcano in stiva, devono anche essere imballati. Ogni passeggero può portare un massimo di 5 lt (cabina e stiva insieme). Da notare che alcune compagnie aeree potrebbero rifiutare il trasporto di alcolici.
Al "duty free" potete acquistare bottiglie più capienti di 100 ml, che vengono sigillate in una busta chiusa contenente la prova d'acquisto. Ovviamente vanno rispettate sempre le quantità autorizzate dalla compagnia aerea.
In questo periodo di pandemia, è possibile trasportare fino a 500 ml di gel idroalcolico. Ma per altri liquidi, spray o gel, il limite rimane invariato ossia 100 ml.