"L'economia rumena è ancora in fase di sviluppo. Se volete lasciare l'Italia, consiglio di venire subito perchè, contrariamente a quello che si può immaginare, qui la burocrazia è semplice da capire, la lingua è facile da imparare, la delinquenza è praticamente assente", mi racconta Paolo, che si è trasferito dall'Abruzzo a Timisoara più di vent'anni fa.
Imprenditore nel settore delle calzature, la pandemia l'ha costretto a chiudere la sua azienda ma è riuscito a trovare un altro impiego. Ha deciso di rimare in Romania, nonostante la crisi, ed è felice della scelta presa.
Raccontaci di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?
Mi chiamo Paolo Ombrosi, ho 45 anni, sono di Chieti Scalo in Abruzzo e ho lasciato l'Italia circa 21 anni fa... Lasciato per modo di dire perchè non manca mai l'occasione da cogliere per tornare a casa. La mia famiglia è sempre stata nel settore calzature perciò anche io sono cresciuto col pallino delle scarpe.
Da dove nasce la decisione di trasferirti in Romania? In che città vivi ed in base a che criteri l'hai scelta?
Diciamo che la decisione è stata un po' forzata. La nostra piccola attività di produzione di calzature era a livello famigliare, nonostante ciò la situazione economica in Italia ci ha indicato chiaramente la strada da percorrere... il settore manufatturiero/artigianale è stato fortemente colpito e, oltre che alla troppa pressione fiscale, si cominciava a combattere anche con la concorrenza che dall'estero ha abbassato i prezzi sulle scarpe. Perciò le strade erano due: chiudere e riprofilarsi in altre cose oppure delocalizzare all'estero e continuare la produzione a costi più sostenibili.
Vivo a Timisoara che considero la città più bella della Romania. C'è molta influenza europea, è vicina alla frontiera con l'Ungheria e si vive molto bene.
Di cosa ti occupi e che effetti ha avuto la pandemia sulla tua attività professionale?
Come già detto mi occupavo di produrre calzature, fino a quando cominciò la pandemia. Il mio cliente principale (brand italiano) ha dovuto annullare tutti gli ordini dall'Asia, perchè i trasporti con l'Asia erano stati interrotti, pertanto la mia attività è caduta come un castello di carte, non potevo sostenere una struttura con 50 dipendenti per molto tempo senza lavorare. Trovare altri clienti in quel preciso momento era impossibile data la situazione e l'incertezza della durata mi ha costretto a licenziare tutti e chiudere l'attività. Attualmente sono dipendente in un'azienda Italiana di trasporti e sono felice di essere rimasto in Romania.
A livello burocratico, che passi deve fare un italiano dopo il trasferimento per regolarizzare la sua posizione?
A livello burocratico un italiano deve recarsi in Polizia, nella città dove si vuole trasferire, e richiedere un Permis de cedere temporara (permesso di soggiorno), allegando nella richiesta documenti che attestino dove si risiede (contratto di affitto o comodato d'uso) e in che modo ci si guadagna da vivere (contratto di assunzione o una partita iva). Una volta presentata la richiesta, in un solo giorno si ottiene un permesso di soggiorno di 5 anni e un codice numerico personale ai fini fiscali. E' molto semplice e veloce, in quanto non si deve fare neanche la fila, gli Italiani essendo parte della comunità europea saltano qualsiasi fila di extracomunitari.
Cosa puoi dirci del costo della vita in Romania rispetto all'Italia?
Il costo della vita in Romania è leggermente più basso rispetto all'Italia.
Va detto in primis che dipende anche dallo stile di vita che ognuno di noi intende avere. Sui prodotti di prima necessità i costi sono diventati uguali all'Italia, questo perchè la Romania ha smesso già da tempo di produrre, lasciando alle multinazionali straniere il compito di importare qualsiasi cosa. Auchan, Metro, e altri, hanno un po' monopolizzato il mercato rafforzando la loro presenza in tutte le città.
Il carburante ha raggiunto quasi il costo dell'Italia.
L'energia e' in continuo rincaro (prima il costo era molto basso), ora si stanno allineando al resto d'Europa.
Anche nel settore dei servizi terziari, come le assicurazioni RCA, i prezzi sono triplicati. Prima erano molto convenienti.
Lo sviluppo economico degli ultimi 10 anni ha portato per i Rumeni un innalzamento del tenore di vita che ora si sta stabilizzando a causa dei rincari. Pertanto si potrebbe dire che la Romania è talmente legata all'Europa, che ne sta seguendo un po' le sorti.
C'è lavoro per gli italiani in questo momento in Romania e quali sono i settori che impiegano?
Dipende... Bisogna dare una risposta vasta. Fino a qualche anno fa la figura di un Italiano in Romania era ricercata in quelle aziende (sempre italiane) che avevano bisogno di Manager non solo capaci di gestire centinaia di operai, ma anche disposti a trasferirsi... e questo sempre dietro lauto compenso.
Le aziende rumene, purtroppo, non sono mai state in grado di assumere un italiano, come ho già detto le multinazionali straniere, dopo la caduta di Ceasusescu, hanno trovato terreno fertile accaparrandosi un po' tutto a buon mercato. Adesso il panorama economico è un po' cambiato, le Aziende italiane non vengono più come prima. Il settore manufatturiero è un po' in declino, quindi i settori trainanti sono quelli tecnologici.
Un italiano che sia ingegnere informatico adesso troverebbe lavoro subito, e in qualsiasi citta'. Anche pizzaioli e cuochi sono abbastanza ricercati, la nostra cucina è ammirata anche qui. Se invece si parla di Italiani che vogliono investire, e che hanno spirito di iniziativa, posso confermare che la Romania è ancora appetibile, in quanto la pressione fiscale è giusta, e sui settori terziari c'è ancora molto da fare.
Come ti piace trascorrere il tempo libero?
Il mio tempo libero lo trascorro con la mia fidanzata e con gli amici. A volte il weekend bisogna inventarsi qualcosa perchè comunque la Romania non potrà mai offrire le bellezze che abbiamo in Italia... in questi casi sale un po' di nostalgia italica.
Qualche consiglio da condividere con chi volesse trasferirsi in Romania per partire preparati?
Se si è convinti di lasciare l'Italia, consiglio di venire subito perchè, contrariamente a quello che si può immaginare, qui la burocrazia è semplice da capire, la lingua è semplice da imparare, la delinquenza è praticamente assente. Se pensiamo che in alcune città italiane la sera non si può più uscire per paura, qui è totalmente tranquillo.
L'economia è ancora in fase di sviluppo perciò basta avere voglia di fare e di comportarsi bene.