Focus sulla Francia: i consigli del nostro esperto Vanni

Interviste agli espatriati
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Scritto da Francesca il 19 dicembre, 2022
Prosegue la serie dedicata alle interviste dei nostri mentori. Dopo le testimonianze pubblicate la settimana scorsa sulla Tunisia e sulla Romania, oggi è la volta di Vanni, il nostro esperto sulla Francia. Ci spiega quali sono le cose da sapere prima di trasferirsi, come muoversi dopo l'arrivo, i passi da seguire per trovare casa in Francia e condivide tante altre informazioni utili tra cui le usanze francesi che accompagnano le Festività di fine anno. Buona lettura!

Dal tuo arrivo in Francia, ad oggi, riscontri dei cambiamenti?

Buongiorno a tutti voi che state pensando di trasferirvi all'estero, e più specificamente in Francia.
Ad oggi sono ben 10 anni che vivo stabilmente in Francia, e non è facile dire se in questi 10 anni il Paese sia migliorato o meno.
Ci tengo a precisare che le osservazioni che esporrò qui di seguito riflettono il mio punto di vista, e che ovviamente possono essere discutibili.
 
Secondo il mio personale punto di vista e le mie esperienze, direi che la Francia stia seguendo una sua tendenza stabile di miglioramento; nonostante le epidemie e le loro quarantene, e le crisi del gas e del petrolio, direi che l'economia è ancora stabile. 
 
Il sistema sanitario è al centro di discussioni su come migliorarlo; l'amministrazione pubblica (seppur con i suoi tempi) è funzionale; è un Paese che investe nelle energie rinnovabili e che sostiene tutte le nuove attività che mirano a ridurre l'impatto sanitario. 
 
D'altro canto, il livello di vita nelle "banlieue" (quei quartieri di periferia dove vivono in maggioranza comunità a basso reddito, con dei tassi di microcriminalità e criminalità più alti rispetto ai quartieri centrali delle città), è rimasto inalterato nell'ultimo decennio. La Francia continua ad essere un Paese ad alto rischio terrorismo e di radicalizazzione nonostante sia un Paese con un altissimo livello di politiche sociali.
Sicuramente gli eventi vissuti in Francia dal 2019 (crisi dei Gilets jaunes, scioperi, pandemia Covid-19, gestione dei permessi di pesca nelle acque inglesi, crisi del prezzo dell'energia), hanno pesato molto sul morale dei cittadini e nel corso della campagna presidenziale del 2021 è venuta alla luce un'innegabile sofferenza di tutti i ceti sociali che hanno votato massicciamente per i partiti più estremi e populisti (lo stesso fenomeno accade ovunque in Europa). 
 
Per farla breve, è un Paese che ha una propria determinazione e strategia in gran parte dei settori della vita pubblica e nella politica estera, e sono convitno che, sia dal punto di vista lavorativo che sociale e delle pari opportunità, la Francia continuerà ad essere all'avanguardia in Europa e nel mondo.

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Cose da sapere assolutamente prima di trasferirsi in Francia

Se avete superato la fase dei dubbi del tipo... "chissà come sarebbe se lasciassi il mio Paese?", "Chissà, forse mi troverò bene in Francia?"; e siete giunti alla decisione che volete vivere nel Paese transalpino della lingua di Molière, allora leggete attentamente e prendete appunti su quanto sto per dirvi.
 
La prima cosa da sapere, è che i francesi sono orgogliosi, fieri, patriottici, con un grandissimo senso di fraternità (tra di di loro) e un ineguagliato senso dei propri diritti.
Insomma, avete presente l'immagine del francese con la baguette, i baffi, il vino etc... ecco non dico che ne vanno fieri, però non la rinnegano neanche.
Insomma se volete avere un'integrazione rapida in Francia, e farvi degli amici, tenetelo in mente.
Ciò detto, anche se assolutamente orgogliosi della loro cultura, i Francesi non è che amano l'Italia, non l'adorano nemmeno... la OSANNANO (anche se non lo ammetteranno mai pubblicamente con degli sconosciuti)!
Quindi se siete italiani, non avrete problemi a integrarvi.
 
Ora che sapete come parlare ai francesi, bisognerà parlare loro in francese.
Sebbene la maggior parte delle persone parlI inglese (alcuni spagnolo), se volete avere tutte le chances per integrarvi (o anche solo per trovare un appartamento), DOVETE PARLARE e SCRIVERE in francese.
Ho amici che hanno vissuto ogni possibile contrattempo e noia per affittare un appartamento, trovare lavoro, comprare casa, etc solo perché non hanno imparato il francese. 
Quindi a voi la scelta: pillola blu (parlare francese - tutto va bene), pillola rossa (l'inglese mi basta - bon courage).
 
Ora che avete scelto in che lingua parlare con i Francesi e come prenderli, veniamo alle cose pragmatiche:
- Trovare alloggio: è un incubo anche per i francesi stessi, quindi non ci sono scorciatoie. Bisogna che prepariate il vostro "dossier" (non è discriminatorio poiché è lo stesso ovunque in Francia e verso chiunque: francese, straniero, bianco, rosso, nero, giallo), che consiste in:

  • contratto di lavoro (meglio se a tempo indeterminato, senza periodo di prova), il salario deve essere superiore di 3 volte all'affitto
  • ultime 2 dichiarazioni dei redditi
  • ultime 3 buste paga
  • un garante
  • e ovviamente il "justificatif de domicile" ovvero una fattura di un'utenza pagata giustificante l'indirizzo del vostro domicilio.

 Questa fase è fondamentale: se avete il "dossier" pronto con tutti i documenti, avete la possibilità di accaparrarvi l'alloggio, o almeno essere nella top 3.
Se vi mancano dei documenti, l'idea che il proprietario avrà su di voi sarà che non vi siete preparati e gli farete perdere tempo rispetto ad altri quindi, a parità di condizioni, voi sarete scartati subito.
Ah... una volta in Francia ci farete l'abitudine a costituire i "dossiers" su di voi, quindi siate pronti.  
 
Solo per gli italiani: in Francia non hanno il bidet, quindi sarà necessario fare delle docce e sprecare ettolitri d'acqua e tanto tempo. 
 
Le case sono ottimizzate al centimetro; quindi per coloro ai quali non piacciono le stanze grandi e spaziose, siete nel posto giusto.
Poi se proprio avere un bagno in casa vostra è una noia perché vi prende spazio, sappiate che a Parigi ci sono tantissimi monolocali affittati a prezzi stratosferici con il bagno nel corridoio. Che gioia!
 
La spesa: tutto sommato è come in Italia, magari cambiano un po' i prodotti, ma non ci sono grandi cambiamenti
La colazione: vi piace prendere il caffé col cornetto alla crema di pistacchio di Bronte, o la "tetta della monaca alla crema pasticcera" al bar? Beh... meglio che cambiate abitudine.
1) il caffé è raro trovarne uno come in Italia
2) è raro che i bar abbiano anche i croissants (cornetti vuoti). Quindi per fare la colazione intera bisognerà prima andare al panificio, comprare il croissant o quello che vi pare, e poi andare al bar a prendere il caffè.
(io in 10 anni non ho ancora avuto la pazienza di fare tutti 'sti giri).

La Banca: facilissimo, potete anche aprirne una online. Requisito: avere un justificatif de domicile -> rivedi le istruzioni per avere un domicilio 
 
La sanità: siete in uno dei Paesi con la migliore sanità al mondo (per qualità delle prestazioni, infrastrutture e presa in carico dallo Stato). Requisito: avere un conto in banca -> rivedi la nota "La Banca".  Appena possibile compila il tuo "dossier" sul sito https://www.ameli.fr e fai la richiesta per la "CARTE VITALE", che sostituirà completamente il tuo tesserino sanitario.
 
Se hai un domicilio (presuppongo quindi un lavoro, ma non è obbligatorio), un conto in banca, sei iscritto alla sanità locale, e sai come fare la spesa, sei pronto a goderti un paese fantastico che ha davvero tantissime opportunità da offrire! Ah già dimenticavo, magari vuoi anche farti degli amici. In questo caso scrivi sul forum di expat.com o cerca sui social dei gruppi di attività, vicino a te.

Quali sono le usanze tipiche in Francia che accompagnano le Festività di fine anno?

Si può dire che le festività di fine anno sono avviate dall'apparizione nei centri delle città dei mercatini di Natale.
L'atmosfera che si respira è frizzante, poiché nei centri delle città le decorazioni di Natale trasmettono una bell'atmosfera (e poi fa freddo, quindi si passa spesso dai cafés per prendere una bevanda calda e scaldarsi- caffé, tè, vino caldo...).

In generale a Natale ogni famiglia si riunisce per la cena della vigilia "le réveillon" (c'è anche molta gente che partecipa alla messa del 24 dicembre).
Si cena tutti insieme e i regali sono scambiati o dopo cena, oppure il 25 mattina (come in Italia insomma).
Nel menù della cena di Natale, sebbene sia molto ricco, non devono mancare: le ostriche, il foie gras, le rôti (arrosto), la bûche de Noël (una torta gelato a forma di tronchetto d'albero). 
 
Capodanno, o le Nouvel An: come per Natale ci si abbuffa di tutto e di più (ovviamente in base alle regioni ci sono specialità di pesce o carne) e se per caso a Natale si è saltato un piatto tipico si recupera au Nouvel An.
Per Capodanno, tuttavia, non ci sono dei piatti specifici legati alla data, come invece è il caso in Italia: le lenticchie, il cotechino o lo zampone, u' capitone etc...
 
La Befana qui non esiste, ma si festeggia l'arrivo dei re magi - Les Rois Mages (il che dovrebbe essere più corretto da un punto di vista religioso… mi chiedo come mai in Italia abbiamo la Befana).
La tradizione vuole che come dessert ci si spartisca tra commensali una Galette des rois (che è una torta ripiena di pasta di mandorle o altro, molto buona).
Ora... chi ha la fortuna di trovare un pupazzetto di plastica nella torta (senza rompersi un dente - tra l'altro il dentista non è coperto dall'ASL) riceve in dono una corona di carta a simbolo ch'egli/ella è il Re o Regina del giorno.
Originariamente il pupazzetto era una fava... ma si sa, con la modernità si preferisce metterci dei pupazzetti in plastica delle dimensioni di 5 mm.
Siete contenti di essere incoronati Re/Regina? Très bien! la prossima volta che ti incontri con le altre persone tocca a te portare la galette des rois. Così praticamente uno continua a mangiare 'ste galettes fino a febbraio (fino a quando i panifici non ne fanno più praticamente).
(Io sospetto apertamente i panettieri e i dentisti di aver creato questa tradizione...)

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I tuoi consigli per un espatrio ben riuscito

Penso di averlo già spiegato nella risposta precedente, ma meglio ripeterlo. Parlate il Francese!
Ma ancora più importante, abbiate un senso dell'adattamento elevato. Ricordatevi che siete voi a dovervi integrare in un Paese e non questo ad adattarsi a voi.
 
Il mio consiglio, siate aperti a conoscere quanto più possibile della cultura e della storia della regione dove andate (vedrete che la Francia ha tante sfaccettature regionali) e cercate di integrarvi con i francesi (non sarà facile ai primi tempi se non avete degli interessi in comune, ma potreste essere sorpresi dalla loro accoglienza e amicizia).

Hai dei progetti per il 2023?

Caspita! siamo già arrivati alla fine del 2022; considerando che ho scritto queste righe agli inizi di Novembre, e che sono state pubblicate nella seconda metà di Dicembre, spero che nel 2023 torni la pace in Europa.
Tornando a me, l'anno prossimo forse avrò la cittadinanza Francese 
E come disse: "u' scugnizell nro film.... io, speriamo che me la cavo.  
 
Un grande augurio di un anno ricco di soddisfazioni e felicità a tutti gli expat del Mondo. 
 
Vannuzz

ps: per informazioni sul trasferimento in Tunisia e in Romania, cliccate qui.

A proposito di Francesca

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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