La tragedia che ha recentemente colpito la Turchia e la Siria ci ricorda che alcune località si trovano nelle zone sismiche più attive e pericolose del pianeta. Cosa dovresti prendere in considerazione se sei un espatriato che abita in una zona a rischio sismico? E se stai pensando di andarci a vivere, dovresti rivedere i tuoi piani?
Quali sono i Paesi a rischio di terremoti?
I terremoti si formano perché la crosta terrestre è divisa in grandi "zattere", le placche tettoniche, che si spostano lentamente nel corso dei millenni generando tensioni lungo le zone di contatto: sono queste tensioni a causare i terremoti (fonte: sito focus.it).
Il pianeta è composto da 53 placche tettoniche che, non essendo statiche, si muovono, si deformano, si sfregano e si scontrano l'una con l'altra. Questi spostamenti possono causare i terremoti, che a loro volta possono generare altri disastri naturali, come eruzioni vulcaniche, incendi o tsunami.
Un terremoto non può essere previsto, ma esistono delle normative antisismiche internazionali in base alle quali è possibile aumentare la resistenza delle infrastrutture, mitigando così l'impatto dei terremoti sulle popolazioni.
Negli ultimi anni, la maggior parte degli epicentri sismici è stata localizzata lungo la costa del Pacifico e l'anello dei Caraibi. Sono state colpite anche le regioni al confine tra il continente Africano e quello Euroasiatico. La verità è che nessuna parte del globo è esente dal rischio sismico. Il grado di impatto varia da una zona all'altra. Ogni anno si registrano in media più di 500.000 terremoti di magnitudo 6 o più (livello di un terremoto potenzialmente distruttivo).
Pur ammettendo i limiti del loro lavoro, i sismologi si sforzano di individuare il prossimo grande disastro. La California, il Giappone, il Nepal, l'Indonesia, l'Australia e l'Europa meridionale sono tutti Paesi che potrebbero essere colpiti da forti scosse di terremoto. Secondo i sismologi, è impossibile determinare il momento in cui questi eventi si verificheranno. Il margine di errore è ampio.
Cosa devono considerare gli espatriati quando si trasferiscono?
Alloggio
La ricerca di una casa va fatta con attenzione. In Nepal, molti alloggi non rispettano gli standard antisismici. In caso di terremoto, le infrastrutture più fragili crollano, aggravando il disastro. Lo stesso vale per il Myanmar, dove la densità di popolazione è in aumento e gli edifici sono costruiti su terreni deteriorati.
Al contrario, il Giappone è a tutti gli effetti un modello di edilizia antisismica. Il governo ha deciso di investire massicciamente (oltre 10.000 miliardi di euro) nella prevenzione dei rischi legati ai terremoti. Di fatto, il Paese non ha scelta! Ogni anno, circa il 20% dei terremoti più gravi si verifica in Giappone. La cosiddetta shock economy (economia dei disastri) si basa in gran parte sulla costruzione di infrastrutture antisismiche che contribuiscono a ridurre le perdite umane e materiali dovute ai disastri naturali.
Un espatriato, prima di affittare o comprare una casa all'estero in una zona ad alto rischio di terremoti, deve farsi delle domande. Lo stabile è conforme agli standard antisismici? È una proprietà nuova o vecchia? Su che terreno è stata costruita? Tieni presente che anche in Giappone, alcuni edifici non sono a norma.
Zone di evacuazione in caso di allerta sismica
In generale, le autorità prevedono delle zone di evacuazione. Ma non è sempre così. Alcuni Paesi sono meno attrezzati, e non dispongono di un piano che specifichi le aree più sicure per ogni quartiere. La Corea del Sud e il Giappone, di contro, espongono una segnaletica che indica le zone di evacuazione.
Reti di informazione
L'informazione è il miglior tipo di prevenzione. La California, ad esempio, ha istituito un piano di evacuazione in caso di terremoto. In Giappone è attivo Yukureru, uno dei sistemi di allerta sismica tra i più diffusi. Safety Tips fornisce informazioni su questo tipo di fenomeno naturale e su cosa fare in caso di pericolo. Anche se meno colpita, la Francia ha sviluppato un proprio sistema per valutare il rischio in base alle aree geografiche.
Come prima cosa, informati sulle procedure di evacuazione in vigore nella tua zona di residenza. Registra la tua presenza presso gli uffici del Comune. Partecipa alle simulazioni, come le esercitazioni di evacuazione che di solito si organizzano nelle scuole e nelle aziende.
Cosa fare in caso di pericolo? Come preparsi?
Prima del terremoto
Identifica dei punti della casa dove poterti riparare (sotto un tavolo, ad esempio) e le zone a rischio (finestre, mobiletti appesi al muro, ecc.). Ripara o sostituisci oggetti in equilibrio precario.
Ogni stanza dovrebbe essere dotata di un estintore. Posiziona una o più torce elettriche funzionanti in punti strategici della casa. Identifica gli interruttori principali di gas, elettricità e acqua, in caso tu debba chiuderli. In caso di dubbio, chiedi al tuo padrone di casa.
Fai delle copie dei tuoi documenti più importanti. Conservali in un luogo sicuro. Inviatene alcune copie via e-mail. Prepara un "kit di sopravvivenza" che comprenda un telefono cellulare, caricabatterie e batteria portatile, pile, torce elettriche, cibo in scatola, bottiglie d'acqua, sacco a pelo, vestiti e scarpe, documenti importanti, contanti, mappa, numeri di emergenza incluso quello dell' ambasciata, kit di pronto soccorso, radio, ecc.
Durante il terremoto
Ricordati questa regola: abbassati, mettiti al riparo e aggrappati forte.
Se sei in casa, mettiti a terra, cerca riparo sotto una struttura che ti protegga e aggrappati a qualcosa di solido (ad esempio, la gamba di un tavolo). Stai lontano dalle finestre o da qualsiasi cosa che possa cadere. Proteggi la testa se non puoi metterti al riparo. Se ti trovi all'aperto, allontanati da edifici, alberi e linee elettriche. Se stai guidando, accosta a lato della strada in uno spazio aperto. Tieni allacciate le cinture di sicurezza. Evita di uscire se dei cavi elettrici sono caduti sulla tua auto.
Dopo il terremoto
Segui le istruzioni delle autorità (continua ad ascoltare la radio). Un terremoto può provocare scosse di assestamento, mantieni la calma. Se sei ferito, medicati per primo e poi soccorri i tuoi familiari. Usa il telefono solo per le emergenze.
Espatriare in una zona sismica è ovviamente possibile. Anche se presente, il rischio non impedisce agli abitanti del luogo di andare avanti con le loro cose. Anche tu, come espatriato, imparerai a integrare questo rischio nella tua vita quotidiana.
Link utili:
France : s'informer et se préparer aux phénomènes météorologiques dangereux.
USA : Federal Emergency Management Agency
California Department of Public Health : emergency preparedness office
California Governor's office of emergency services : staying safe where the earth shakes (pdf)
Giappone : applicazione Yukureru (android) ; Safety tips Android ; apple.