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Intervista a Massimo, un espatriato italiano a Maceiò

Maceiò in Brazil
Shutterstock.com by BRAZIL

Massimo è un progettista energetico. Amante dei viaggi, degli animali e della natura, al momento vive in Brasile, più precisamente a Maceiò, capitale dello Stato di Alagoas. Lavora da remoto. Nel tempo libero si dedica alla lettura, alla cura degli animali e all'esplorazione della Mata Atlântica, la foresta. Leggete la testimonianza per conoscere di più sulla sua esperienza da expat in Sud America.

Raccontaci di te, chi eri prima di espatriare e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Sono nato a Milano nel 1976, e ho cominciato a viaggiare già da bambino con i miei genitori.
Dei miei 46 anni ne ho passati circa 20 a Milano, 8 in campagna vicino a Milano, alcuni anni in Sardegna per lavoro, 5 anni a Brescia e quatto in Brasile, e tutta l'infanzia per tre mesi all'anno con i miei nonni a Palma de Maiorca.

Ho ereditato dalla mia famiglia un grande amore per la natura, gli animali, e i viaggi.
Dopo il diploma ho lavorato nel settore immobiliare per 10 anni e in automobilistico per 8 anni.

Al momento lavoro in remoto, settore ambiente ed energia, dopo tre anni di percorso formativo e lavorativo.
Sono in Brasile da un anno e mezzo, ma ho già vissuto qui nel 2011, 2014 e 2016.

Da dove nasce la decisione di trasferirti in Brasile? In che città vivi ed in base a che criteri l'hai scelta?

Visto il tipo di vita che ho fatto, ho potuto paragonare la vita in campagna, o in mezzo alla natura in generale, con la vita in città, e da lì sono maturate molte decisioni importanti con l'avanzare dell'età.
Vivo a Maceiò, nello Stato di Alagoas, ci ho vissuto anche nel 2016 e nel 2014, mentre nel 2011 ho esplorato lo stato di Santa Catarina, a Sud.

Clima: ho scelto questa zona perché più o meno da qui fino a Natal, nel Rio grande do Norte, è la zona con il clima tra i migliori per chi ama il caldo senza esagerare, temperature medie annuali dai 26 ai 28 gradi circa, con poche differenze da una stagione all'altra; insomma non si scende mai sotto i 18 gradi e difficilmente si passano i 32.

Cibo: in tutta questa fascia di territorio, se si evitano le schifezze tipo dolciumi e cibi artificiali e processati, si possono mangiare cibi freschissimi, semplici ed estremamente energetici, e sono cose di cui ho bisogno fisicamente.
Per non parlare della frutta……

Ritmo di vita: una persona che ha toccato con mano lo stress e l'inquinamento di Milano, soprattutto delle zone appena fuori dal centro, o ci si abitua o spera tutta la vita di trovare dei ritmi e una situazione più a misura d'uomo… io ho un parente che ha abitato qui cinque anni, e mi ha dato la possibilità di esplorare le zone del Brasile che ritenevo migliori; ne ho approfittato e nel frattempo ho fatto anche delle buone amicizie.

Anche se esiste ancora la possibilità di conoscere una certa cultura indigena della zona, ed esiste una storia coloniale, non ho certo scelto il Brasile per una questione culturale o storica.

Di cosa ti occupi?

Da tre anni mi occupo di energia ed ambiente, progettista freelance dopo un percorso di studio dedicato e formazione aziendale, obiettivo finale era lavorare in remoto…
Aiuto un amico in fazenda come hobby, chiamata anche sitio quando è più piccola, a curare animali, e trovare soluzioni più ecologiche per la gestione delle risorse, e sto cercando di imparare a coltivare con metodi semplici.

Maceiò - Shutterstock by Caio Pederneiras

Che visto possiedi e che trafila hai seguito per ottenerlo?

Ho un visto di studio che rinnoverò, o come visto di studio o lavorativo, comunque tutto sempre all'interno della mia area di interesse, cioè energia e ambiente.

L'iter burocratico per ottenere un visto in Brasile non è semplice e costa, meglio partire già dall'Italia con i carichi pendenti e il casellario giudiziario validi, le traduzioni si possono fare tranquillamente anche qui.
Ci si deve presentare un po' prima della scadenza del visto turistico in Polizia federale.
Per chi ha già tutta la documentazione pronta, o è già stato assunto da un'azienda, può partire dall'Italia già con il visto timbrato da un consolato.

Hai avuto difficoltà ad adattarti alla vita e alla mentalità locale, e come le hai superate?

Avendo viaggiato praticamente tutta la vita, ho imparato ad adattarmi a culture diverse da quella italiana. Per vivere nel Nord Est del Brasile non vedo molte alternative... se per divertirsi può essere la meta ideale, trasferirsi è tutt'altra cosa. Qui arrabbiarsi in mezzo al traffico, litigare, avere discussioni accese, sono considerati atteggiamenti estremamente aggressivi, e un italiano ha pagato con la vita, circa un mese fa, una litigata che da noi sarebbe finita meno tragicamente.
Non voglio spaventare nessuno ma, il Brasile può essere tanto dolce e splendido, quanto terribile.

All'inizio semplicemente non capivo il perché di tanti atteggiamenti diversi dai nostri, ma col tempo mi sono reso conto che, per il mio carattere, qui sono felice. Un punto a favore enorme del Nord Est del Brasile e che è facile fare amicizia, ma bisogna essere gentili con tutti!

Attenzione: per il tipo di strade, l'urbanistica e la natura, può essere pericoloso fare le cose di corsa.

Per il capitolo sud del Brasile, tutto quello che ho appena detto non vale, è molto più simile all'Europa, più caro. Da questo discorso escluderei del tutto o in parte Paranà, Santa Catarina e Rio Grande do Sul.

Puoi darci delle indicazioni, secondo la tua esperienza, sul costo della vita nella città dove vivi? 

Per una persona: 
Alloggio: per un bilocale in città,  si spendono circa 150 euro al mese, in zone nella media come ricchezza (non vicino al mare e non in zone povere ). Gli alloggi sono quasi sempre affittati non arredati.

Cibo: dipende, ma mangiando a casa e stando attenti: 150 euro al mese, anche meno volendo. Se si va nei ristoranti un filo rinomati si spende praticamente come in Italia. Una pizza in centro costa mediamente 60-70 reais (15 euro) e non parlo di posti per turisti.

Bollette: io pago a forfait 30 euro ma sono solo, comunque anche con gli allacci a proprio nome i costi sono quelli, aria condizionata a parte.

Trasporti: io giro solo con Uber, le automobili qui hanno un costo spropositato rispetto a noi in Italia e per gli autobus il servizio è migliorato molto, ma lascia ancora a desiderare; sto sempre paragonando il tutto con Milano però.
Insomma io spendo solo €300 al mese per il mantenimento di base, la frutta la raccolgo, a volte mi casca davanti casa dagli alberi.

Sanità: da malati è meglio vivere in Italia…
Da sani è praticamente obbligatorio, anche se nessuno ti obbliga, stipulare un seguro sanitario, avere bisogno di un ospedale e affidarsi ad uno pubblico qui nel nord-est del Brasile è una cosa che non consiglio, di base, anche se la situazione è molto migliorata.

Bisogna comunque calcolare che per fare una vita piena, uscire spesso e sfruttare le varie opportunità anche notturne, ma senza comprare un'auto o molti prodotti italiani o importati, si deve partire da una base di almeno 600-700 euro al mese, se invece si vuole comprare un po' di tutto, si deve calcolare molto di più.

Come ti piace trascorrere il tempo libero?

Leggo molto, navigo molto, ma soprattutto passo molto tempo a curare animali e a girare nella mata Atlantica, la foresta che c'è qui, scoprendo piante e frutta eccetera, sempre accompagnato, e lo consiglio vivamente.
Esploro molto la zona che porta dal litorale a una zona chiamata agreste, che è praticamente la prima fascia dell'entroterra; prossimamente mi addentrerò di più verso il sertão.
Di tanto in tanto partecipo a pranzi o cene di gruppo.

Mata Atlantica - Shutterstock by marcio isensee

Parlaci delle differenze tra Italia e Brasile in base alla tua esperienza, cose che ti mancano… 

In Brasile c'è tutto quello che manca in Italia e in Italia c'è tutto quello che manca in Brasile… fare l'elenco sarebbe lungo e inutile, diciamo che è inutile viaggiare fino a qui e pretendere lo spaghettino al dente con la passata Mutti o Cirio, è una follia, persino il basilico qui ha un altro sapore e la pasta non esce uguale neanche se provi a farla 100 volte, ma nemmeno simile. 
Detto questo sicuramente la cultura dell'Italia: il gelato artigianale, i formaggi… Qui si mangia benissimo se riguarda certi cibi ma per altri, o non ci sono, o sono delle pallide imitazioni. Musei storia in generale anche se qui dove sono io in Alagoas un po' di storia c'è , posti da visitare ci sono, tipo Oenedo , Rio San Francisco, gli ex palazzi governativi.

Il sistema scolastico da noi è avanti 30 anni, soprattutto le università, che comunque per l'economia brasiliana ti formano sufficientemente.

La natura c'è anche in Italia, ma qui è tropicale quindi è diversa, io vivo accanto alla foresta Atlantica e lavoro con gli animali e con l'ambiente e l'energia e non mi manca quasi nulla dell'Italia, però ogni tanto una scappata al Museo o un gelatino o una pizza fatta come si deve, un pensierino ce lo faccio.

Una cosa che c'è solo in Italia e nel resto del mondo c'è in parte minore o per niente, è la capacità ingegneristica e l'inventiva italiana. Ti accorgi di quanto siamo bravi in certe cose soltanto quando viaggi per il resto del mondo, come faccio io praticamente da sempre.

Per superare le differenze e adattarsi ai cambiamenti bisogna già partire con l'idea di apprendere cose nuove e di aprire la mente. Se si vuole rimanere italiani al 100%, anche nei modi e nei costumi, non consiglio di spostarsi dall'Italia. I brasiliani sono gente allegra che anche quando sono depressi e tristi amano sorridere e stare in compagnia; gli asociali qui hanno vita difficile.

Visto l'attuale cambio euro-real non consiglio di affidarsi all'economia locale per lo meno per il momento, ma di trovare un lavoro in remoto o di avere una rendita in euro; l'inserimento per un italiano nell'economia brasiliana del Nord Est è molto più difficile della situazione opposta.

Sicuramente l'Italia da un punto di vista economico non è nemmeno paragonabile al Brasile, soprattutto Milano, per chi è abituato al nostro modo di lavorare e di vedere l'economia in generale, potrebbero mancarvi alcune cose qui.

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Brasile
A proposito di

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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