Riccardo vive all'estero da più di sei anni. Era l'ottobre del 2016 quando, con un biglietto di sola andata in mano, è atterrato ad Amsterdam. La scelta della destinazione è avvenuta un po' per caso, grazie a dei contatti in loco e un lavoro in tasca. "Qui ad Amsterdam", dice, "è facile entrare in contatto con culture diverse, e l'inclusione è un valore tenuto molto in considerazione!".
Raccontaci di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?
Ciao a tutti, mi chiamo Riccardo, ho 44 anni, sono originario di un paese dell'entroterra Veneziano, Marcon, paese che ho lasciato in giovane età per spostarmi nella vicina Jesolo dove, essendo una cittadina turistica, ho fatto le mie prime esperienze lavorative nel settore della ristorazione. Ed e' proprio da Jesolo che poi ho deciso di arrivare in Olanda esattamente 6 anni fa, ad Ottobre 2016.
Da dove è nata la decisione di trasferirti nei Paesi Bassi? In che città vivi ed in base a che criteri l'hai scelta?
Allora, diciamo che io sono una persona molto impulsiva (o almeno lo ero, ora un po' meno), quindi tutto è nato per una serie di coincidenze ed eventi.
Sono stato, diciamo così, fortunato ad avere avuto un aggancio già residente ad Amsterdam e nel giro di 2 mesi mi sono trovato su un volo di sola andata verso questa destinazione. Per me è stato relativamente semplice partire, avendo già un offerta di lavoro e, cosa più importante, un contratto d'affitto. Quindi non è stata una scelta ponderata su dove andare, aver avuto conoscenze sul posto mi ha portato a far ricadere la scelta su Amsterdam.
Di cosa ti occupi attualmente?
Attualmente sono impiegato in una compagnia di Food Delivery, presente anche in Italia, infatti lavoro proprio per il mercato italiano, una mansione che svolgo da poco più di un anno. Scelta avvenuta anche dopo il lockdown legato al Covid.
Prima mi sono sempre occupato di ristorazione che qui viene comunemente chiamata HoReCa (Hotel-Restaurant-Cafe/Catering) facendo cameriere, breakfast chef, chef de partie e anche lavapiatti.
Ci sono buone opportunità di lavoro per gli stranieri ad Amsterdam?
Le opportunità lavorative ad Amsterdam ci sono, dipende sempre da cosa uno vuole, e dal livello di istruzione. Ci sono svariati tipi di lavori che un expat puo' fare in questa città, la cosa fondamentale è avere almeno un po' di conoscenza della lingua inglese.
L'Horeca sicuramente è un buon punto di partenza se non si sa come muoversi dati i tanti hotel, bar e ristoranti, tra cui molti italiani, che si trovano qui.
Invece, per chi cerca un'esperienza lavorativa che non sia Horeca, ad Amsterdam hanno sede tante compagnie multinazionali che offrono diverse tipologie di impieghi.
Una cosa va detta e sicuramente approfondita se si decide di trasferirsi in Olanda: il BSN (Burger Service Nummer). Si tratta del numero di previdenza sociale, senza il quale non si puo' fare praticamente nulla.
Puoi darci delle indicazioni, in base alla tua esperienza, sul costo della vita ad Amsterdam?
Qui ci vorrebbe un capitolo a parte, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi. A meno che non siate ricchi e vogliate spendere, dimenticate l'idea di avere un appartamento tutto vostro. Non voglio scoraggiare o spaventare nessuno... casa la si trova, ma voglio essere sincero su questo punto.
Ad Amsterdam è comune lo sharing, ovvero la condivisione di appartamenti con i flatmate (coinquilini), il numero di coinquilini dipende da quante stanze ha la casa che troverete.
Optando per questa soluzione avrete un costo sostenibile che potrebbe partire da 500€ fino a toccare gli 800€ e più. In questi tipi di contratto, le utenze sono solitamente conteggiate nel costo d'affitto. In caso contrario, in base alla mia esperienza, ho un contratto fisso con una compagnia che include luce e gas e pago un fisso ogni 2 mesi. Se poi il consumo effettivo è minore, la compagnia provvede al rimborso oppure a scalare l'importo nel pagamento successivo.
Se proprio non sopportate l'idea dello sharing, potreste avere la fortuna di trovare degli studio (monolocali) per cifre che possono aggirarsi tra 850€ e 1000€ al mese, utenze escluse.
Una piccola nota da fare riguardo gli affitti: non è detto che il proprietario di casa, dopo un anno, rinnovi il contratto. Qui il mercato immobiliare è in costante crescita e movimento. Può capitare che decida di mettere in vendita la casa, di conseguenza dovete darvi da fare per trovare una sistemazione alternativa. Non dico capiti spesso ma puo' succedere; in ogni caso il proprietario darà un preavviso.
La mia esperienza è un po' diversa perchè nel primo anno ad Amsterdam ho incontrato quello che poi è diventato il mio fidanzato. Pertanto viviamo assieme senza trovarci nella situazione di sharing.
Per quanto riguarda il cibo, i prezzi sono molto diversi rispetto all'Italia, diciamo che qui le cose costano un pochino di più. A livello di scelta, Amsterdam offre cucine internazionali da tutto il mondo, il numero di ristoranti è veramente elevato quindi la scelta è ampia. Purtroppo a livello di cucina locale non c'è grande scelta, io ancora non ho mai provato davvero la cucina locale, a parte le famose bitterballen, crocchette di carne.
I supermercati sono forse un po' diversi da come siamo abituati noi in Italia dove si trova il banco dei salumi e formaggi con la signora che ti affetta l'etto di mortadella al momento. Qui purtroppo, dico purtroppo per nostalgia culinaria, non lo trovate. Ovvio che ci sono affettati e formaggi, ma già pronti e impacchettati.
Amsterdam è collegata molto bene tra bus, metro, tram, treni anche se chi vive qui si sposta in bicicletta, mezzo usato praticamente da tutti. Indipendentemente che piova o meno, un detto olandese quando qualcuno si lamenta per la pioggia è: “non siamo mica fatti di zucchero!”. Fate attenzione quando camminate per strada a non finire sulla pista ciclabile, verreste sicuramente investiti. Qui la gente, più che pedalare, vola con la bici...
I costi di bus e tram sono di 3.20€ per un biglietto valido 1 ora, consiglio di fare l'abbonamento.
Parli l'olandese e come l'hai imparato?
Qui devo fare un mea culpa. Purtroppo, anche se sto andando verso i 7 anni di vita in Olanda, non parlo ancora il Dutch. Quando sono arrivato qui mi sono concentrato sul migliorare e arricchire il mio povero inglese maccheronico, e poi diciamocelo... qui tutti parlano inglese. Comunque, per chi volesse imparare l'olandese, il Governo mette a disposizione dei corsi gratuiti con obbligo di frequenza. A fine corso si sostengono degli esami per certificare il livello di conoscenza della lingua.
Come dicevo, ad Amsterdam la lingua inglese è parlata da tutti, pertanto non preoccupatevi se non sapete la lingua locale.
Come ti piace trascorrere il tempo libero?
Amsterdam offre moltissime alternative. Sicuramente nel periodo invernale, o più freddo, i musei e le tantissime mostre offrono un ottimo passatempo. Altra cosa interessante sono i vari eventi di second hand tra abbigliamento e oggettistica (negozi dell'usato). Nel tempo poi ho incontrato colleghi (italiani) con cui ho instaurato un bel rapporto di amicizia. Spesso organizziamo pranzi in compagnia dove ognuno porta qualcosa.
Per quando riguarda la vita notturna, la scena è ampia. Io non sono particolarmente amante, ma per chi ha voglia di ballare c'è l'imbarazzo della scelta.
Altra cosa che adoro, soprattutto in estate, è pedalare nella campagna fuori Amsterdam. Come dicevo, qui tutti usano la bicicletta come mezzo di trasporto e, uno dei tanti motivi, sono gli innumerevoli chilometri di pista ciclabile che collegano Amsterdam a tutte le città limitrofe.
Immagino che ci siano degli aspetti della vita nei Paesi Bassi, sia positivi che negativi, che hai scoperto solo vivendoci. Quali sono?
Un aspetto positivo, per me il più importante, è che Amsterdam sia abitata da persone provenienti da ogni parte del mondo quindi è facile entrare in contatto con culture diverse. A mio avviso è fondamentale avere la possibilità di vivere in ambienti multiculturali, dove si vive l'inclusione del diverso.
Altri aspetti positivi sono sicuramente la forza economica del Paese, l'importo degli stipendi medi e la regolarità con cui vengono pagati. Inoltre, a differenza dell'Italia qui tutto segue un iter ben preciso. Nonostante il costo della vita sia più alto, e non di poco, le cose funzionano tutto sommato bene e velocemente.
Altra differenza con l'Italia è il sistema sanitario. Nei Paesi Bassi è necessario stipulare un'assicurazione sanitaria, il cui costo varia in base all'età e allo stato di salute del contraente. Si tratta di una spesa fissa da aggiungere alle uscite mensili. Attenzione perchè, anche non è obbligatorio farla, se decidete di rimanere a lungo nel Paese, e decidete di stipulare un'assicurazione, il conteggio verrà calcolato in base alla data di registrazione in Comune quindi conviene farla subito. Ricordo che per ottenere il famoso BSN, bisogna iscriversi in Comune.
Di negativo sicuramente il clima, inverni lunghi e bui, tanto lunghi...poi il vento che alcuni giorni arriva anche a sfiorare 60/70km orari, quindi non proprio la gioia... e può durare anche due tre giorni di fila.
L'estate è troppo corta ma ha una magia particolare: le ore di luce sono infinite, nel senso che in piena estate fa chiaro quasi fino alle 23:00. Qui mi viene da sorridere perchè appena arrivato uno dei primi acquisti furono delle tende scure, stile sipario, in quanto le case ad Amsterdam sono sprovviste di tapparelle o infissi da poter tirare giu o chiudere, solo finestre e vetri.
Amsterdam offre molto, soprattutto a livello di crescita personale e professionale.