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Nancy a Toronto: "una città operosa che offre interessati opportunità di lavoro a chi vuole espatriare in Canada"

Toronto / Shutterstock.com
Scritto daFrancescail 08 Giugno 2023

Nancy nasce ad Hamilton, una città canadese dell'Ontario, da genitori italiani. Rientra in Abruzzo con la famiglia da piccola e la sua vita si svolge per metà nel centro Italia, fino alla laurea, per l'altra metà al nord. Nel 2019 parte nuovamente alla volta del Canada, a Toronto, dove abita il suo compagno. In questa intervista condivide tante informazioni utili relative all'organizzazione del trasferimento, alla ricerca del lavoro e alle differenze tra la vita in Italia e quella in Canada.

Raccontaci di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Mi chiamo Nancy Perin. Sono nata in Canada da genitori italiani, che hanno deciso di tornare in Italia quando avevo un anno.
Cresciuta nel centro Italia (Abruzzo), mi sono laureata in Sociologia presso l'Università di Urbino e, dopo la laurea, ho lavorato per 24 anni nel nord Italia, nei settori non profit, tradizionali e società benefit.
Il mio percorso professionale mi ha fornito competenze nella gestione dei progetti, delle risorse umane, nel coaching e nella gestione aziendale.
Sono ritornata in Canada a giugno 2019.

Da dove nasce la decisione di trasferirti in Canada?

In realtà penso fosse scritto da qualche parte... La scelta di tornare qui è stata una scelta d'amore. Nel 2018 ho conosciuto il mio compagno, nato in Italia ma emigrato in Canada da bambino, un percorso inverso al mio. Ci siamo incontrati in Abruzzo, nel paese di mia madre che è anche il suo.

In che città vivi ed in base a che criteri l'hai scelta?

Vivo a Toronto, la città del mio compagno. Una città che per la sua operosità ed opportunità di lavoro rappresenta una opzione interessante per chi vuole trasferirsi qui. Appena arrivata il mio compagno mi ha insegnato un detto che lui ha coniato: “Qui esistono due stagioni, l'inverno e le costruzioni”. Il settore delle costruzioni è quello che non si riposa mai.

Che tipo di visto possiedi e che procedure hai seguito per ottenerlo?

Come anticipato, il mio percorso non è stato comune. Essendo nata qui la cosa che ho dovuto fare è stato rinnovare il passaporto. Una procedura diversa. Avendo il mio compagno a Toronto, la mia pratica è stata seguita da un legale di Toronto esperto in migrazione. Quindi, partendo da una situazione diversa dalla mia, la cosa che consiglio è cercare il supporto di società specializzate in servizi di migrazione presenti nel paese di partenza. Ad esempio, se dall'Italia vuoi trasferirti qui, ricerca in Italia professionisti che non solo curano le pratiche legali ma conoscono il mercato del lavoro Canadese ed hanno la possibilità di seguirti per tutti gli aspetti importanti di base, che sono: ricerca lavoro, pratiche burocratiche (visti e riconoscimento titoli di studio), ricerca di un alloggio.

Toronto città / Shutterstock.com

Di cosa ti occupi in questo momento?

Sto lavorando a due progetti. Il primo è una una società non-for-profit, creata dal mio compagno, la Gallery of Human Migration, che ha come mission quella di celebrare ed elevare la migrazione umana come esperienza comune dell'essere umano. L'intenzione è fare focus sulla migrazione come esperienza in grado di arricchire persone, comunità e società, quando utilizza al meglio le capacità di risposta ed inclusione delle stesse. Come cultural manager sto lavorando ad un nuovo sito, che è in tre lingue, inglese, francese, italiano, e ad altri aspetti di marketing per la realizzazione delle attività. L'altro progetto è la creazione di un mio blog, con l'intento di esplorare le differenze culturali tra Italia e Canada ed offrire spunti di riflessione sul valore arricchente della multiculturalità.

Agli italiani che volessero venire a lavorare in Canada, da dove consigli di iniziare? Come si fa a trovare un lavoro in Canada e che requisiti bisogna avere per essere assunti?

Queste sono tre ottime domande che richiederebbero una lunga esplorazione e dunque non semplici nella risposta in questo caso. A chi desidera venire in Canada come prima cosa consiglio di partire da tre aspetti fondamentali: 1) conoscenza della lingua inglese; 2) bilancio di competenze trasversali acquisite; 3) budget.

1) Eliminare la barriera della lingua è il primo passo fondamentale. Io ho fatto una grande fatica all'inizio perchè conoscevo solo il francese ed ho dovuto iniziare a studiare l'inglese. E poi è arrivata la pandemia... In Canada le lingue ufficiali sono l'inglese e il francese, ma quest'ultimo è richiesto in tutto il Canada obbligatoriamente solo nei ruoli di lavoro di “tipo pubblico” ossia nelle Province o a livello governativo (manager e funzionari di governo o di società di servizi pubblici). Per i lavori nel settore privato non sempre è richiesto il francese ma è l'inglese a prevalere come lingua. Mentre in Quebec è da pochi giorni entrata in vigore una legge per cui la prevalenza è della lingua francese.

2) Perchè ho parlato di competenze trasversali? Perchè è su queste che va costruita la strategia di inserimento. Parlando della mia esperienza, quando sono arrivata ho subito capito che se volevo seguire la stessa strada che avevo percorso in Italia e lavorare in azienda nel settore HR avrei dovuto fare un percorso di studi di un paio d'anni perchè qui ci sono leggi del lavoro differenti che vengono applicate. Credo che l'atteggiamento migliore sia quello flessibile. Quello che ho fatto come prima cosa è stato studiare l'inglese in full immersion e poi un corso di un anno al Glendon College in Business Administration per entrare nel vivo della “Canadian experience” con uno stage finale in una non-for-profit, utilizzando l'anno della pandemia per prepararmi. Credo sia importante bilanciare le proprie aspirazioni con quello che chiamo bagno di realtà. Anche se hai anni di esperienza e professionilità in un settore non è automatico l'inserimento in un altro paese pensando di fare lo stesso lavoro. Ci sono aspetti come la cultura del lavoro, la padronanza della lingua, le regole del settore che possono essere diverse, solo per citarne alcune. La flessibilità serve per accumulare quella che qui viene definita “the Canadian experience” ed è una reale barriera d'ingresso nelle professioni di concetto, soprattutto.

3) Budget. Prima di tutto conoscere il valore del cambio di moneta. A seguire alcuni fatti. Immaginiamo il caso più semplice: sei single e vuoi trasferirti. Se ti viene offerto un lavoro, il budget da considerare varia in funzione del tipo di lavoro, dell'esperienza e dello stile di vita (spese). Altro aspetto importante che deve essere negoziato nell'offerta: i benefits (ad esempio: spese visite specialistiche; spese per le medicine; assicurazione medica; almeno un volo A/R all'anno per il paese d'origine; se non negoziati nella offerta di lavoro, sono tutti costi che dovrai sostenere direttamente). Se un appartamento con una camera è sufficiente per te, allora il costo mensile che devi considerare in questo momento è di circa $2800-$5000 dollari canadesi (diversi dal dollaro americano) a seconda della zona di Toronto. Se per un costo inferiore scegli zone più periferiche, devi considerare i costi dei mezzi per raggiungere il posto di lavoro e il tempo che impieghi per raggiungerlo. A proposito dei tempi, Toronto è una città ad alta densità , con due milioni e seicentomila abitanti, il traffico è congestionato e, in questo momento, i mezzi lo sono pure a causa della costruzione di nuove linee della metropolitana e delle autostrade. Ora parliamo di altre spese. Avrai bisogno di un cellulare e dunque ci sono i costi della bolletta relativa, la media del costo minimo è $50 mensili, costo internet la media è $80 mensili. Spese di spostamento: se usi i mezzi, un biglietto in media costa $3.50-4.00, un abbonamento mensile varia tra i $160-$180. Se vuoi prenderti un auto, devi fare la patente canadese, il processo prevede un percorso in 5 anni, con un test scritto (ottenendo la G1) e due test di guida, uno per la G2 e poi quello per ottenere la patente G. La G1 potrebbe corrispondere al foglio rosa in Italia. Con la G2 puoi guidare in autostrada. Per ottenere la patente il costo si aggira intornoai $ 380 dollari. Da aggiungere quello delle lezioni con la scuola guida, se decidi per esse, e di eventuali test da ripetere perchè andati male. Se fai la patente immagino vorrai un auto e quindi dovrai considerare nel budget i costi dell'auto, dell'assicurazione e del carburante, che dipendono dal tipo di auto che scegli. E veniamo ad un altro aspetto di base: il mangiare; se cucini tu dipende da cosa mangi, ma il costo del cibo è aumentato ovunque e in Canada la maggior parte di frutta e verdura sono di importazione.
Siccome è molto personale, per avere un'idea, ad esempio, un litro di latte costa circa $ 4.00; le uova sono in confezioni da 12 e costano tra i $3.00 e $7.00 dollari. Quindi quanto ti servirà per vivere dipende dalla scelta del tuo stile di vita. Mangiare fuori ti puo' costare molto se non pianifichi.

Vista aerea del Lago Ontario / Shutterstock.com

Quali sono le differenze più evidenti che hai riscontrato tra la vita in Italia e quella in Canada?

Rispondo partendo con una domanda: cosa rende l'Italia così indimenticabile per chi vive all'estero? Le risposte più facili sono: il cibo, l'arte, il clima. Ebbene questa è solo la superficie. Ciò che rende unica l'Italia è l'esperienza di accoglienza che ricevono, mi riferisco al feeling di vicinanza che viene trasmesso ed è qualcosa che non si compra.

L'Italia ha ancora la capacità di far sentire le persone a casa. Qui la vita sociale è organizzata nei clubs, nei centri culturali, con lo scopo di creare network che produca business. Tutto è programmato. L'inverno inizia a novembre e finisce a fine maggio, quindi la maggior parte delle attività si svolgono in luoghi al coperto e riscaldati, dato che le temperature a Toronto arrivano anche a -20 in alcuni momenti. Ma quando, nel tempo, riesci a creare la tua cerchia di amici è tutto più semplice.

Come ti piace trascorrere il tempo libero?

Usciamo dalla città. Ci sono dei piccoli paesi con queste case della seconda metà dell'800, dette in stile Gingerbread, per lo più bianche con dettagli decorativi che fanno pensare un po' allo stile gotico, che mi piacciono molto. Ci piace cucinare ‘made in Italy' ed avere amici a pranzo o a cena e la cucina italiana è molto amata.
Qui le distanze e le grandezze hanno un concetto diverso. Per rendere l'idea: il Canada è attraversato da 4 fusi orari e mezzo, ed è circa 33 volte l'Italia. La stessa provincia dell'Ontario, dove si trova Toronto, è 3 volte e mezzo l'Italia. Qui guidare per tre ore per raggiungere una piccola città, un parco, altri laghi è normale.

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A proposito di

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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