Boom di espatriati in Portogallo: 5.000 nuovi arrivati in 5 anni

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Scritto da Ameerah Arjanee il 23 giugno, 2023 - Modificato 26 giugno, 2023
Il Portogallo è attualmente una delle destinazioni più ambite dagli espatriati. Tra gli aspetti positivi che il Paese offre agli stranieri ci sono la disponibilità di vari tipi di visti, il costo della vita e i prezzi degli immobili relativamente bassi, un regime fiscale interessante e il soleggiato clima mediterraneo. Lo scorso aprile, il numero di espatriati sul territorio ha raggiunto la straordinaria cifra di 650.000: un aumento del 364% negli ultimi 5 anni.

L'aumento della forza lavoro straniera favorisce la crescita economica e l'industria turistica del Portogallo

Il Ministro del Lavoro, della Solidarietà e della Sicurezza Sociale del Portogallo, Ana Mendes Godinho, ha recentemente dichiarato che il numero di espatriati nel Paese è cresciuto del 364% negli ultimi 5 anni. I dati di SchengenVisaInfo confermano le sue affermazioni, evidenziando che se nel 2015 il Portogallo contava 150.000 lavoratori espatriati, oggi ne ha 650.000. 

Il Ministro Godinho sottolinea come la loro presenza in Portogallo vada a vantaggio dell'economia locale. In un'intervista rilasciata al canale televisivo RTP3, ha detto che gli espatriati rappresentano oggi il 10% dei partecipanti attivi al sistema di previdenza sociale, al quale contribuiscono con 1.800 miliardi di euro. Questo ha consentito di incrementare il salario medio locale, che è aumentato di circa l'8% nei primi quattro mesi del 2023. 

La presenza di espatriati incentiva anche il turismo, sia aggiungendo personale all'industria turistica sia attirando un maggior numero di stranieri sul territorio. Nel 2023 il Portogallo ha introdotto una tassa di soggiorno che solo nei primi quattro mesi dell'anno ha generato 2,14 milioni di euro. Questa entrata viene utilizzata per ridurre al minimo l'impatto ecologico del turismo nelle città e per migliorarne la pulizia e la sicurezza. 

Il Segretario di Stato per il Turismo, il Commercio e i Servizi ha presentato un'iniziativa per aumentare del 20% il numero di lavoratori nel settore turistico che include ovviamente anche i professionisti stranieri che vogliono lavorare come espatriati in Portogallo. 

Il Portogallo offre alloggi a prezzi accessibili nelle regioni semi-rurali e un costo della vita relativamente basso

Uno dei principali fattori che spingono ad espatriare in Portogallo è il costo relativamente accessibile della vita e dell'acquisto di una casa. Ma anche le grandi città sono meno costose di altre metropoli internazionali. Nello studio Cost of Living 2023 condotto dalla società di consulenza Mercer, Lisbona si è classificata tra le città meno costose per gli stranieri. Vivere qui costa circa il 40% in meno rispetto a Londra o ad Amsterdam. 

Il Paese non applica restrizioni agli espatriati che desiderano acquistare un immobile, nemmeno nelle città più grandi. Premesso questo, le offerte immobiliari più vantaggiose sono disponibili al di fuori dei grandi centri urbani e delle località costiere più famose. In Algarve, comprare una casa costa circa 500.000€ mentre nelle zone interne, e in quelle rurali, i prezzi medi oscillano tra 100.000 e 200.000€. Forbes riporta come gli espatriati americani siano particolarmente interessati all'acquisto di proprietà in località non centrali, considerato che le proprietà immobiliari negli Stati Uniti sono molto più costose. 

Nelle regioni rurali si trovano persino case a 1€. Si tratta di abitazioni situate in zone a bassa densità abitativa, che necessitano della spinta economica che gli espatriati possono apportare. Le case vengono vendute a un prezzo simbolico perché sono fatiscenti e il proprietario vuole semplicemente cederle a qualcuno che le ristrutturi. Si tratta di immobili vecchi, costruiti tra gli anni '70 e gli anni '90. Gli espatriati devono valutare se lo sforzo e il denaro necessari per riparare queste case valgano l'acquisto, e se vivere in zone tranquille si adatti alle loro esigenze. Fortunatamente, il Portogallo è abbastanza piccolo da permettere di raggiungere facilmente regioni più frequentate in poche ore di macchina.

Il Portogallo offre molteplici opzioni di visto per gli stranieri

Anche la varietà di percorsi per entrare in Portogallo come espatriato è interessante. Chi vuole trasferirsi sul territorio, e proviene da Paesi terzi, può scegliere il tipo di visto adatto al suo profilo. Alla fine del 2022, il Paese ha lanciato il visto per nomadi digitali, per sfruttare la tendenza del lavoro a distanza successivo al Covid. Esistono anche il Golden Visa e il Green Visa, dedicati agli investitori, e il D7 Visa, pensato per chi ha un reddito passivo. 

Il visto per nomadi digitali è accessibile da chi ha un guadagno di almeno 2.800€ al mese, o quattro volte il salario minimo locale. I richiedenti possono portare con sé il coniuge e i figli e con questo visto possono anche iscriversi agli istituti di istruzione portoghesi. Il visto D7 è invece perfetto per i pensionati o per chi conta su un reddito passivo come l'affitto. È necessario guadagnare almeno 760€ al mese, una cifra piuttosto bassa.

Il Golden Visa e il Green Visa sono permessi per investitori. A causa delle pressioni esercitate dall'Unione Europea, il Portogallo ha dovuto inasprire i requisiti per ottenere il Golden visa, ma il visto non è stato completamente cancellato. I richiedenti devono effettuare un investimento consistente, che alimenti l'economia portoghese. L'investimento può avere diverse forme, ossia la creazione di almeno 10 posti di lavoro per cittadini portoghesi, acquistare almeno 1 milione di euro in azioni da un'azienda portoghese, contribuire con 250.000€ (minimo) al settore artistico o del patrimonio culturale, investire 350.000€ nella ricerca scientifica o acquistare una proprietà del valore di 400.000€ in una zona a bassa densità, tra le altre opzioni.

Il Green Visa è un'alternativa più ecologica rispetto al Golden Visa. In questo caso, gli interessati devono investire 500.000€ in progetti ambientali come le fattorie biologiche, gli impianti di energia rinnovabile, le aziende di ecoturismo e i progetti per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Il Programma per i Residenti Non Abituali (NHR) consente agli espatriati di risparmiare sulle tasse

Il Programma NHR è un interessante regime fiscale che offre esenzioni per i primi 10 anni di permanenza nel Paese. Durante questo periodo, la maggior parte del reddito proveniente dall'estero è esentasse. Un'eccezione è rappresentata dai redditi da pensione di origine estera, che sono tassati con un'aliquota del 10%. 

I lavoratori autonomi, o che svolgono professioni ad alto valore, beneficiano di un'aliquota forfettaria del 20% sul reddito prodotto in loco, indipendentemente dall'entità del guadagno. Normalmente, un professionista ad alto reddito arriva a pagare fino al 40% di tasse.
L'elenco delle professioni ad alto valore comprende medici, manager, docenti di scuola superiore, lavoratori qualificati in ambito dell'edilizia, dell'artigianato e della tecnologia, linguisti, giornalisti, scienziati.

Durante questi 10 anni, gli espatriati sono esenti dall'imposta sul patrimonio applicata a beni come immobili, trust personali e tasse di successione, e non vengono addebitate loro spese per il trasferimento di contanti in Portogallo. Per aderire al programma NHR, gli espatriati devono essere in possesso di un permesso di soggiorno valido, di un domicilio (casa) in Portogallo, e devono essere residenti non abituali.  Il programma è riservato agli stranieri che hanno acquisito da poco la residenza fiscale nel Paese dopo avervi vissuto per almeno 183 giorni.

Tutte queste politiche fiscali e di concessione dei visti, unite al basso costo della vita e al clima mite, spiegano perché negli ultimi anni il Portogallo ha registrato un aumento esponenziale di lavoratori stranieri sul territorio.

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