Puoi presentarti e parlarci un po' di te?
Ciao a tutti, sono Sarah, vengo da Sanandaj, una regione del Kurdistan, in Iran. Fin da bambina ho sempre avuto il desiderio di girare il mondo. Per questo ho iniziato a imparare l'inglese fin da subito, impegnandomi molto. Ma non è tutto: il mio amore per i viaggi e per l'informatica ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare il mio percorso accademico. Quando mi sono iscritta all'università, sapevo di volermi specializzare in ingegneria informatica. Il fatto è che all'epoca non c'erano molte università in Iran che offrivano questo programma. È stato allora che ho deciso di specializzarmi all'estero.
Cosa ti ha portato a Roma e da quanto tempo vivi qui?
Ho scelto Roma soprattutto perché mi interessano le arti e l'informatica. Mi è stato suggerito di fare domanda all'Università La Sapienza di Roma, per studiare informatica.
La scena artistica di questo Paese mi ha sempre affascinata e volevo vedere con i miei occhi i capolavori di Michelangelo, Caravaggio e Bernini. Vivo nella Città Eterna da circa quattro anni.
Puoi parlarci del tuo percorso accademico a Roma e di come è nato tutto?
Certo! Ho iniziato il corso di laurea magistrale in informatica nel 2021. In Iran ho studiato ingegneria informatica e ho deciso di proseguire la formazione qui a Roma. È stata un'esperienza positiva, perché il sistema di istruzione superiore italiano è meno stressante, anche se il carico di lavoro può essere pesante.
Come sono andati gli studi a Roma?
Molto bene, durante il percorso ho avuto l'opportunità di collaborare con Enel, facendo un tirocinio in azienda di 6 mesi. L'esperienza è stata piuttosto intesa, ma ne è valsa la pena.
Il giorno della laurea ho vissuto un turbinio di emozioni. All'inizio ho provato un misto di stress e ansia perché avevo solo 20 minuti per trattare tutti gli argomenti. Presentarmi davanti ai professori e agli amici è stato un po' snervante perché non volevo tralasciare nessun punto importante, o superare il tempo a disposizione. E' stato un po' triste allo stesso tempo perché i miei genitori non hanno potuto partecipare alla cerimonia e avrei voluto che fossero presenti. Prima di discutere la tesi li ho chiamati, mi hanno fatto gli auguri e a cose concluse abbiamo festeggiato in videochiamata.
Fortunatamente è andato tutto per il meglio e il mio relatore è rimasto soddisfatto. Dopo che gli altri studenti hanno discusso la loro tesi, ci siamo riuniti nel campus dell'università per la cerimonia di laurea. Il Direttore di Dipartimento ha chiamato i nostri nomi e siamo stati insigniti del titolo di Dottore e Dottoressa. Abbiamo indossato il "tocco" e festeggiato con lo champagne. Dopo la cerimonia, ho organizzato una piccola festa con i miei amici vicino al Colosseo.
Com'è stata la tua esperienza nella ricerca di lavoro a Roma? Hai avuto difficoltà?
Onestamente, non ho incontrato grosse difficoltà e mi considero fortunata perchè il mercato del lavoro italiano è sotto pressione in questo momento. Il tirocinio, il settore di laurea e le competenze acquisite mi hanno aiutata durante i colloqui, e sono riuscita a trovare il lavoro che speravo.
Che lingua usi al lavoro?
Attualmente ho la fortuna di poter lavorare sia in inglese che in italiano. È stata una grande opportunità per migliorare le mie conoscenze della lingua italiana.
Che somiglianze e differenze hai riscontrato tra le due culture?
Ho notato alcune somiglianze tra la cultura italiana e quella iraniana. Entrambi i popoli sono accoglienti, ospitali e aperti verso gli altri.
C'è però una differenza che mi ha colpito, soprattutto per quanto riguarda la gastronomia. In Iran, tutti i tipi di pasta vengono chiamati "maccheroni" e la modalità di cottura è molto diversa da quella italiana. Quando invece ho assaggiato la pizza per la prima volta a Roma, non mi è piaciuta molto perché l'ho trovata un semplice impasto di pane con salsa di pomodoro e formaggio. Con il tempo, però, mi sono abituata alla cucina italiana e ora mi piace molto.
È stato difficile integrarsi e fare nuove amicizie?
Gli italiani sono gentili e amichevoli quindi è stato relativamente facile integrarmi. L'unica difficoltà che ho dovuto affrontare è stata la barriera linguistica. All'inizio, il fatto di non parlare correntemente l'italiano può ostacolare le amicizie.
Qualche consiglio per chi vuole trasferirsi a Roma?
Consiglio vivamente di imparare l'italiano prima di trasferirsi qui. Fa una grande differenza nella vita di tutti i giorni, soprattutto quando si tratta di abbracciare pienamente lo stile di vita locale.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Spero di fare rapidamente carriera e di ottenere delle promozioni. Vorrei anche conseguire un dottorato di ricerca in cybersicurezza per specializzarmi ulteriormente e avere accesso a opportunità più interessanti.
Hai intenzione di tornare in Iran o pensi di rimanere a Roma?
Amo profondamente la mia terra, purtroppo la situazione attuale non mi consente di rientrare per vivere e lavorare liberamente. Ecco perché preferisco rimanere in Italia. Un giorno, quando mi sentirò pronta, forse lascerò Roma, ma so che non sarà facile perché questa città mi ha dato tutto ciò che ho sempre desiderato.
Partecipa anche tu all' intervista e contattami
Partecipa