Lavorare in una fattoria all'estero è un'opzione interessante per i viaggiatori che cercano nuove esperienze a contatto con la natura. Nella maggior parte dei casi, chi sceglie questo percorso ne resta soddisfatto, ma c'è anche chi non si trova bene. Scopri i vantaggi e i rischi di lavorare in una fattoria all'estero e come evitare l'insorgere di problemi.
Un'esperienza arricchente per molti
Il lavoro in fattoria è un'opzione entusiasmante ed economica per chi vuole viaggiare, scoprire un nuovo Paese e impararne la cultura e la lingua lavorando qualche ora al giorno in cambio di vitto e alloggio. Molti giovani scelgono questa esperienza per avere un contatto diretto con la terra, la gente del posto, e per condividere questi momenti con altri stranieri, per qualche settimana o alcuni mesi. Tanti viaggiatori ed espatriati parlano di un'esperienza molto coinvolgente attraverso cui hanno potuto imparare una lingua straniera, contribuire a pratiche sostenibili (dato che si tratta di fattorie biologiche) e crescere a livello personale e professionale.
Il volontariato nelle fattorie all'estero, noto anche come WWOOFing (dal nome dell'omonima organizzazione), è diventato molto popolare e rappresenta un'opportunità sia per chi ama viaggia che per gli agricoltori. Il concetto di WWOOFing (World-Wide Opportunities on Organic Farms) è stato creato in Inghilterra nel 1971 da Sue Coppard, che ha avuto l'idea di offrire alle persone provenienti dalle grandi città la possibilità di evadere e dedicarsi al lavoro agricolo nel fine settimana. Nel corso del tempo, la rete è cresciuta fino a diventare un concetto globale. Non è l'unica organizzazione che mette in contatto aziende agricole e lavoratori. Tra quelle disponibili attualmente ci sono HelpX, Workaway e Help Stay.
Il lavoro nelle aziende agricole biologiche all'estero è spesso associato al Working Holiday Visa (per i viaggiatori di età inferiore ai 30 anni). Questo visto permette a molti giovani di partire per l'Australia, la Nuova Zelanda e il Canada, che sono destinazioni ideali per questo tipo di lavoro.
Quali sono i rischi di lavorare in una fattoria all'estero?
Sebbene il WWOOFing possa essere un'esperienza arricchente dal punto di vista umano e culturale, non è esente da rischi ed abusi.
Alcuni articoli pubblicati di recente hanno denunciato casi di schiavitù in alcune aziende agricole, il più delle volte riguardanti migranti privi di documenti, ma anche espatriati con un visto valido la cui esperienza si è trasformata in un incubo fin dal primo giorno.
Alcuni imprenditori agricoli sfruttano questo sistema per ottenere manodopera gratuita, dimenticando l'idea di base: lo scambio e la collaborazione. Per fare un esempio, nella Greater Toronto Area (Canada) decine di cittadini messicani sono stati salvati dalla schiavitù in seguito a un'indagine sul traffico di manodopera. E non si tratta di un caso isolato, tanto che il governo canadese ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per mettere fine a queste pratiche illegali e disumane.
Altri affermano di essere stati vittime di razzismo e di aver avuto difficoltà di comunicazione. In effetti, alcuni agricoltori non sono realmente interessati ad aiutare i volontari a migliorare le loro competenze linguistiche e non fanno alcuno sforzo per capire e farsi capire.
Possono insorgere anche altre complicazioni, come ad esempio vitto non incluso o essere costretti a condividere una stanza con degli sconosciuti quando i partecipanti pensavano di avere una stanza privata. Altri WWOOFers raccontano anche di bagni in comune con 10 persone e persino la totale assenza dei responsabili della fattoria. Ricordiamo che l'essenza del volontariato nelle fattorie all'estero è lo scambio di buone pratiche e l'ospitalità. Le situazioni descritte sopra rendono molto difficile, se non impossibile, il soggiorno.
Consigli per assicurarsi che lavorare all'estero in un'azienda agricola sia una scelta sicura
Per assicurarti di aver scelto l'opzione e il luogo giusto per la tua esperienza di lavoro in fattoria all'estero, ecco cinque consigli da seguire.
- Fai una ricerca approfondita sull'azienda agricola e su chi la gestisce, leggendo le recensioni di altri volontari sui siti web ufficiali delle organizzazioni e verificando che le informazioni siano veritiere.
- Contatta i padroni di casa prima del soggiorno per discutere le loro aspettative, gli orari di lavoro, le opzioni di vitto e alloggio. Fai domande per chiarire ogni dettaglio e diffida di risposte vaghe.
- Se hai dei dubbi, non esitare a contattare altri volontari per ottenere informazioni più dettagliate ed eventualmente individuare un posto che non sia sicuro.
- Assicurati che la struttura ospitante offra un ambiente di lavoro affidabile e sicuro. Informati sulle misure di sicurezza e di assicurazione previste per i volontari.
- Fidati del tuo intuito e se qualcosa non ti convince, sii prudente.
Se tutto va per il verso giusto, lavorare in una fattoria all'estero è un'esperienza arricchente di cui non ti pentirai. È fondamentale però saper riconoscere i rischi per evitare ogni problema.