Trasferirsi in un Paese vicino a casa, o all'altro capo del mondo, sono due esperienze diverse. Considerando il radicale cambio di clima, cibo, disponibilità di prodotti e tradizioni, prepararsi al Natale è come stare sulle montagne russe. Come fanno gli espatriati a organizzarsi in un ambiente completamente diverso rispetto a quello a cui sono abituati?
Fare i conti con il nuovo clima
Potrebbe trattarsi della prima esperienza all'estero. Chi proviene dall'emisfero australe scopre il clima di quello boreale e viceversa. In entrambi i casi, preparati a delle sorprese. Se ti trasferisci in un posto con un clima simile a quello del tuo Paese d'origine, adattarti al cambiamento potrebbe essere relativamente semplice. Se invece vai dal Cile in Groenlandia, il contrasto sarà estremo e passare dal clima temperato del Belgio a quello secco dell'Australia provocherà, sicuramente, qualche fastidio.
Anche il Natale riserverà delle sorprese. Festa in spiaggia o al caldo sul divano? Se sei nato in un Paese dell'emisfero meridionale, probabilmente sei abituato a un Natale soleggiato, accompagnato da una grigliata. Nel sud del mondo, le feste natalizie cadono in estate, quindi è normale celebrare sotto il sole.
Al contrario, se ti trasferisci nell'emisfero boreale, la musica cambia. Al posto del caldo cui eri abituato, ti ritrovi circondato da una morsa di gelo, infagottato in maglioni di lana. Ti prepari a vivere il Natale così come è rappresentato nell'immaginario comune. L'atmosfera e le celebrazioni sono diverse rispetto a casa tua. È importante sapere che ogni nazione, indipendentemente dalla posizione geografica, ha le sue peculiarità e il Natale non si celebra dappertutto.
Adattarsi (o meno) al Natale da cartolina
Fiocchi di neve, freddo pungente, stufa a legna, caminetto, plaid a scacchi, cioccolata calda e calendario dell'avvento: lo scenario perfetto. Nell'immaginario comune, questo è il modo di celebrare le feste. E' normale quindi che, sentendo parlare di Natale in "pareo", le persone si stupiscano. Ma è quello che succede spostandosi dal Nord al Sud del mondo. Le stagioni si invertono, le temperature si alzano e le differenze si amplificano nel mese di dicembre.
Se prima eri abituato ad avvolgerti in calde coperte, ora sei in canottiera e infradito. Adattarsi potrebbe essere più difficile del previsto, soprattutto se ami l'idea del "Natale da cartolina". È difficile lanciarsi in celebrazioni tropicali quando in passato trascorrevi il Natale sulla neve.
Per alcuni espatriati, il cambiamento può essere così radicale, che preferiscono tornare a casa durante le feste. Così facendo, possono riconnettersi con le loro radici e trascorrere del tempo in famiglia. Il bisogno di ritrovare le proprie tradizioni è anche un modo per cominciare l'anno nuovo con il piede giusto. Questa tendenza, tuttavia, non è una prerogativa solo degli espatriati. Anche tutti gli altri viaggiano spesso in questo periodo, andando a passare qualche settimana al caldo se vivono in posto freddo, e viceversa.
Aspetto cruciale per un Natale ben riuscito: il look. Dopo l'arrivo, hai sicuramente avuto il tempo di abituarti allo stile del Paese che ti ospita. In linea di massima, niente di troppo diverso rispetto a quello cui eri abituato: abbigliamento formale per il lavoro, casual per il tempo libero, leggero in estate e pesante in inverno. Che tu stia festeggiando sotto il sole o tra la neve, sarai sicuramente ben equipaggiato. Ma adattarsi alle temperature non significa necessariamente avere lo stile giusto.
Informati e osserva: la gente del posto si veste in un modo particolare durante le feste natalizie? Sul lavoro, è usanza fare a gara a chi mette il maglione di Natale più brutto di tutti, o rischi che i colleghi ti guardino storto se arrivi indossandone uso? Dovresti optare per colori o accessori particolari?
A seconda di quanto desideri festeggiare il Natale secondo le tradizioni del luogo, potrai adattare il tuo modo di vestire. Tieni comunque presente che potresti non dover cambiare nulla. Il Natale in senso tradizionale viene celebrato soprattutto nei Paesi cristiani. In quelli buddisti, o musulmani, l'atmosfera è diversa perchè sono scanditi da altre feste (la Festa di Primavera in Cina, ad esempio).
Abituarsi a sapori diversi
È impossibile parlare del periodo delle feste senza nominare il cibo. In Germania, la tradizione vuole che si mangi l'oca arrosto, ripiena di verdure e frutta speziata. Il motto è "Vollbauchabend", ovvero "Capodanno con la pancia piena". Ci sono anche salumi e il famoso Christstollen, un dolce natalizio con frutta candita. Niente Vollbauchabend in Bulgaria. Il pasto sarà frugale e vegetariano, accompagnato da una bogova pita, una focaccia tonda che si sforna in occasione delle feste. Quale menù scegliere? Optare per piatti locali, facendosi dare le ricette dalla gente del posto o, ancora meglio, invitandosi da loro a mangiare? Mantenere vive le tue tradizioni e cucinare pietanze tipiche di casa tua, pur sapendo che impazzirai per trovare gli ingredienti? Ti adatti con i prodotti che trovi e cucini alla meno peggio?
Non è sempre facile fare le cose "come a casa". Di fatto, la tua casa è cambiata e questo si riflette anche nel piatto. Nelle Filippine, ad esempio, la bibingka è un'istituzione. Si tratta di dolcetti di riso, ripieni di crema di cocco, che vengono cotti in foglie di palma, in pentole di argilla o nel forno. In Venezuela, il pranzo di Natale richiede una preparazione meticolosa. L'Hallaca, un fagottino di farina di mais ripieno di carne e verdure, richiede 3 giorni di preparazione: il primo si cucina la carne, il successivo si prepara l'impasto e il terzo si assembla il tutto. Cercare di ritrovare i sapori della tua terra d'origine attraverso quelli che scoprirai nel Paese ospitante è forse una delle chiavi per la buona riuscita delle feste.
Espatrio e Natale: qualche consiglio in più
Trascorrere il Natale all'estero non sarà come a casa tua ed esserne consapevole faciliterà le cose. In alcune destinazioni il 25 dicembre è un giorno come un altro, o ha un valore puramente commerciale.
Tieni sotto controllo la frustrazione
Una volta superato lo "shock" dei festeggiamenti sotto il sole o al freddo, potrebbe subentrare un senso di frustrazione. Questo vale soprattutto se si tratta del tuo primo Natale come espatriato. Niente è come vorresti, le strade non sono abbastanza decorate, non ti piacciono né il cibo né l'atmosfera. Ti senti destabilizzato. Trattati con gentilezza, magari non hai ancora superato lo shock culturale o non ti senti del tutto a "casa". Parlane con qualcuno di cui ti fidi e lascia andare i pensieri negativi.
Chiedi aiuto
Se sei giù di morale a causa delle festività, chiedi aiuto. Contatta uno specialista nel Paese di espatrio. Se la barriera linguistica ti impedisce di farlo, consultane uno che parli la tua lingua o un idioma che conosci. Lo sviluppo della telemedicina ha abbattuto le frontiere. Non dimenticare di chiedere alla tua assicurazione sanitaria se copre questo servizio.
Lasciati sorprendere
Osserva, fai domande, impara e mettiti alla prova. L'espatrio insegna anche l'umiltà. Ed è proprio su questi valori che si basano le festività natalizie: condivisione, umiltà e solidarietà. Lasciati conquistare dal modo in cui il tuo Paese ospitante trascorre gli ultimi giorni dell'anno.