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La nuova vita di Mauro e Maura a Figueira da Foz

Figueira da Foz
Figueira da Foz / Stuttestock.com
Scritto daFrancescail 08 Gennaio 2024

Quando hanno deciso di lasciare l'Italia, qualche anno fa, Mauro e sua moglie erano indecisi tra le Canarie, destinazione molto in voga all'epoca, e il Portogallo, meno gettonato. Dopo qualche giro di perlustrazione, hanno optato per il secondo, installandosi a Figueira da Foz. A metà strada tra Lisbona e Porto, questa cittadina dotata di ospedale, viva anche d'inverno, con centri commerciali, biblioteca, e altri servizi, rispecchia in pieno le loro esigenze. Ci parlano della loro nuova vita portoghese in questa intervista.

Raccontaci un po' di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Io e mia moglie Maura siamo originari di Torino, ma abbiamo abitato in Friuli per diversi anni. Io mi sono sposato lì e quando la vita mi ha portato al divorzio, ho deciso di rimanere per via di mio figlio, che ora ha 27 anni.
Maura si è trasferita in Friuli per stare con me.
Provengo da una professionalità alberghiera di famiglia e nella mia vita ho lavorato anche come Assistente di volo e poi come autista di ambulanza.
Mia moglie è laureata in Naturopatia con diverse specializzazioni.
Abbiamo lasciato definitivamente l'Italia nell'ottobre del 2019.

Da dove nasce la decisione di trasferirvi in Portogallo?

Qualche anno fa un amico mi ha detto che si stava trasferendo in Portogallo e che avrebbe usufruito della detassazione fiscale per 10 anni. Mi ha chiesto se volevo aggregarmi a lui; sinceramente mi è sembrato un grande azzardo. Mollare tutto e trasferirci in un'altra nazione. In Portogallo, poi…che a noi comuni mortali appare così lontano tanto che non ci arrivano neanche le notizie e che ci sembra un Paese che quasi non esiste.
Un po' come il Friuli vs l'Italia.
Avevo ancora mio figlio che studiava e mio papà da solo che viveva con noi. No, non si poteva fare.
Ma la vita va avanti… mio papà viene a mancare, mio figlio finisce l'Accademia (delle arti culinarie in Firenze) e così ci ritroviamo praticamente da soli, con un cruccio finanziario.

Maura ha dovuto chiudere il suo Studio a causa delle tasse e delle spese, io mi sono ritrovato in pensione e con un debito da saldare in banca, acceso per sostenere gli studi di mio figlio.
Anche la vita in generale ci sembrava più pesante. La crisi, la gente scontenta, le solite lamentele…
E così, nel 2018, abbiamo cominciato seriamente a meditare di andare all'estero. Non eravamo molto convinti del Portogallo e anzi ci siamo interessati alle Canarie, delle quali si sentiva molto parlare.
Siamo andati quindi a visitarle e ne siamo rimasti molto affascinati, soprattutto per il clima.
Dopo poco abbiamo intrapreso due viaggi esplorativi in Portogallo: uno visitando tutto l'Algarve, e l'altro tutta la costa oceanica ad ovest. 

In che zona vivete e in base a che criteri l'avete scelta?

Il nostro desiderio era quello di vivere sul mare. E così, presa la decisione di venire a vivere in Portogallo, abbiamo cominciato a cercare casa in questa direzione. Avevamo già visto alcune proprietà in Algarve che ci piacevano, ma non eravamo sicuri di stabilirci lì: d'estate c'è molto turismo, ci sono molti italiani e si parla quasi più inglese che portoghese. E i prezzi sono alti. Cercando su Idealista, monitorando circa 700 annunci, ci salta all'occhio esattamente l'appartamento che stavamo cercando: piano unico, niente scale, 2 bagni, 3 camere, garage con ingresso in casa, grande terrazzo vista oceano. A Figueira da Foz. 

La posizione ci era sembrata ottima, a metà strada tra Lisbona e Porto, cittadina dotata di ospedale, abitata e viva anche d'inverno, centri commerciali, biblioteca, centro di arte e spettacolo, etc.
Turismo locale e spagnolo, e italiani (allora) nessuno, per quel che sapevamo. Ideale per entrare appieno nella vita del Paese.
Ed eccoci qua!

Parlate il portoghese? Che idioma usate per comunicare con la gente del posto?

Dopo 15 giorni dal nostro trasloco, ci siamo iscritti in una scuola di lingue. L'abbiamo frequentata per poco più di un anno e devo dire che con il portoghese ce la caviamo ora piuttosto bene. Possiamo sostenere conversazioni telefoniche e comunicare con tutti senza grossi problemi.
Ci piacerebbe a breve ricominciare a studiare per perfezionare la lingua..

Come sono organizzate le vostre giornate?

Vita da pensionati con il gusto di decidere giorno per giorno come trascorrerle. Ci dedichiamo alla casa e agli animali (abbiamo un cane e una gatta) e ogni mattina facciamo sempre una passeggiata sul lungomare, a volte fermandoci in spiaggia per un caffè in compagnia di qualche amico.
Sono anche nel Gruppo camminatori di Figueira da Foz e ogni tanto mi aggrego a loro per delle lunghe camminate nella Serra da Boa Viagem, alle spalle della città. 
Non mancano poi le ricerche dei vari ristorantini nella zona.
Nel pomeriggio si va in giro, da soli o in compagnia. Mercati, spiagge, paesi limitrofi sono le nostre mete e un paio di volte a settimana ci si ritrova per il ping pong. Maura si dedica ad attività “online”, a un corso di difesa personale, e aiuta un gruppo animalista.

L'estate è più produttiva e riusciamo a sfruttare molto di più il nostro terrazzo con pranzi e grigliate. 
Non siamo molto per la vita serale, anche per il vincolo degli animali, ma quando ci sono spettacoli importanti al Casinò o al Centro di Arte e Spettacolo, cerchiamo di non mancare.

Serra da Boa Viagem / di Ricardo Aroso per Stutterstock

Quali sono le caratteristiche di Figueira da Foz che apprezzate di più?

Figueira ha una delle spiagge più grandi d'Europa che conferisce al luogo una gradevole sensazione di spazio, di aria e di libertà.
Ormai camminare sulla spiaggia o sul lungomare è diventata una dipendenza per noi.
E' come vivere in una cittadina che è un po' rimasta indietro nel tempo rispetto all'Italia, procurandole una genuinità ormai perduta nei nostri ricordi. 

Siete riusciti a costruire una rete di amicizie in loco? La popolazione locale è ben disposta verso gli stranieri?

Abbiamo un gruppo di amici…con alcuni italiani che si sono trasferiti qui negli ultimi tempi, con alcuni francesi i cui partner sono di origine portoghese, con alcuni portoghesi.
Abbiamo un luogo di ritrovo in spiaggia (un classico di tutti gli expat…) e il nostro stare insieme si è concretizzato con la convivialità (pranzi e cene) e con gite fuori porta. Abbiamo costituito quello che noi chiamiamo il Club di Ping Pong affittando una sala presso un centro ricreativo che ci riunisce due o tre volte la settimana.

La popolazione locale è generalmente disposta bene verso gli stranieri e li apprezza ancora di più quando essi parlano portoghese o per lo meno si sforzano di farlo, cosa che non è sempre così. 
Qui c'è una grande comunità francofona, strutturata anche molto bene in un'associazione, ma questo ha portato ad una sorta di sedentarietà dei partecipanti aggregandosi solo tra loro e quindi tralasciando la conoscenza della lingua.

Raccontateci la vostra esperienza in merito al sistema sanitario portoghese

Dopo esserci iscritti al Centro de Saude, appena arrivati a Figueira da Foz, ci hanno comunicato che non avremmo avuto il medico di famiglia. Per usufruire di una visita, c'erano a disposizione altri medici che ricevevano senza appuntamento la mattina.
Dopo un paio di mesi ci hanno chiamato per comunicarci che ci era stato assegnato il medico di famiglia e che lo stesso richiedeva un aggiornamento sulla vaccinazione antitetanica. La mia era appena scaduta e l'ho rifatta.
Nel corso del tempo ho fatto un paio di check-up generali, quasi tutto a costo zero. Ho pagato 5 euro solo per l'ecg. Tempo di attesa per la visita medica: 2 mesi, perchè non urgente. Tempo di effettuazione degli esami: 1 settimana con risposta via mail lo stesso giorno.
Nel frattempo il nostro medico è andato via e ce ne hanno asseganto un altro.

Quest'anno abbiamo affrontato un problema serio di mia moglie. Per anticipare i tempi, abbiamo fatto un'assicurazione privata. Abbiamo richiesto tre consulenze pre-operatorie in due ospedali pubblici e in uno privato. Dopo altre valutazioni di rito, abbiamo scelto l'ospedale pubblico universitario di Coimbra, il quale ci ha dato garanzie di inferiore invasività dell'intervento.
Tutto è stato perfetto. Dall'accoglienza, all'operazione, agli accertamenti post-degenza. Gentilezza, professionalità, privacy...non posso che rimanere stupito positivamente dal nostro vissuto.
Abbiamo rilevato in questi frangenti che le gastroscopie e le colonscopie in strutture pubbliche hanno tempistiche lunghe, 6 mesi. Conviene farle privatamente. Circa 120 euro l'una.
Abbiamo ora disdetto l'assicurazione privata.

Fiera medievale a Figueira da Foz / di Gyca e Carol per Stutterstock 

Immagino che ci siano dei lati della vita in Portogallo, positivi e negativi, che hai scoperto solo vivendoci. Quali sono?

La parola d'ordine in Portogallo è: “con calma”. E aggiungerei con superficialità. 
Tutto si svolge in tempi lunghi e le prime volte per noi è stato veramente indisponente, sia negli uffici pubblici (i primi con cui si ha a che fare..), sia nella vita di tutti i giorni, dalla spesa, al supermercato, alla gestione delle cose di casa.
Per strada poi non ci si deve spazientire per il loro modo di guidare, spesso al rallentatore.
Il Portogallo è ancora molto indietro nella raccolta differenziata e non manca di vedere anche grandi oggetti lasciati abbandonati nei pressi dei cassonetti.
Altro fattore per noi negativo, è l'alto costo dei servizi di telefonia e informatici, ma siamo riusciti a trovare “una quadra” anche in questo,
Ma se uno riesce, col tempo, ad assorbire il loro modo di fare e le loro carenze, diventa poi tutto un argomento di risata ogni volta che si incontra un intoppo.
Capendo questo, che è basilare, ci si riesce a gustare questa realtà un po' retrò e si incomincia ad apprezzare lo svolgersi della vita a ritmi diversi, con più semplicità, valori dimenticati dalla nostra frenesia italiana.

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A proposito di

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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