Se stai pensando di trasferirti all'estero con i tuoi figli, la scuola dove iscriverli sarà una priorità. Com'è strutturato il sistema scolastico nel Paese dove andrete a vivere? Rispecchierà il modello cui sei abituato oppure funzionerà in modo diverso? Ecco i fattori principali di cui dovresti tenere conto prima di un espatrio che coinvolge l'istruzione dei tuoi figli.
I sistemi scolastici principali sono 3: quelli basati su una struttura comune a tanti Paesi (Francia, Canada, Giappone, ecc.), quelli basati sull'orientamento precoce (Germania, Lituania, ecc.) e quelli a "struttura unica" (Svezia, ecc.). Quello a cui devi fare attenzione è l'età d'inizio della scuola dell'obbligo, che molto spesso è fissata a 6 anni.
Struttura unica
Nel caso della struttura unica, l'alunno frequentata tutto il ciclo scolastico nello stesso plesso: dalla scuola elementare alla secondaria. Questa impostazione è propria dell'Europa settentrionale e orientale.
Orientamento precoce
Come suggerisce il nome, il sistema di orientamento precoce incoraggia gli alunni a scegliere un corso di studi non appena lasciano la scuola primaria. Germania, Lituania e Paesi Bassi sono tra le nazioni che adottano questo principio.
Struttura comune a più Paesi
E' il sistema di istruzione più diffuso a livello mondiale. Prevede un programma di studi standardizzato per tutta la durata dell'istruzione obbligatoria, che copre la scuola elementare (in genere dai 6 ai 10-11 anni) e la scuola secondaria (medie e superiori, in genere dai 12 ai 17-18 anni), con anni di asilo facoltativi.
Anno scolastico
Il calendario scolastico corrisponde alle stagioni. Nell'emisfero meridionale l'estate va da dicembre a febbraio, mentre in quello settentrionale è inverno. L'anno scolastico inizia, in genere, tra gennaio e marzo nei Paesi dell'emisfero meridionale come Sudafrica, Cile e Brasile. Nell'Unione Europea la scuola comincia tra i primi di agosto (Danimarca) e la fine di settembre (Malta).
Gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita e il Canada adottano un calendario accademico simile. In Germania, Austria, Spagna, Italia e Belgio, l'inizio dell'anno scolastico varia a seconda della regione. In India, la data di inizio dell'anno scolastico oscilla tra giugno e settembre, in corrispondenza con la stagione dei monsoni nelle varie regioni. In Giappone inizia il 1° aprile, in linea con l'anno fiscale. In Corea del Sud l'anno scolastico inizia a marzo, mentre in Cina inizia il 1° settembre.
Istruzione obbligatoria
Dal 2019, la Francia ha introdotto l'obbligo scolastico a partire dai 3 anni di età, regola in vigore anche in Ungheria. Nella maggior parte degli altri Paesi dell'UE l'obbligo scolastico parte dai 6 anni, mentre in Estonia e in Finlandia dai 7 anni. Anche altre nazioni nel mondo hanno fissato l'età dell'istruzione obbligatoria a 6 anni come la Costa d'Avorio, il Marocco, il Sudafrica, il Giappone, gli Emirati Arabi Uniti (EAU), l'Arabia Saudita, gli Stati Uniti, il Canada, l'India e così via. La durata dell'istruzione obbligatoria varia, dai 6 ai 14 anni in Paesi come India, Senegal, Messico e Argentina, dai 6 ai 16 anni nelle Filippine, Algeria, Spagna, Corea del Sud, Francia, Nuova Zelanda e Italia, tra gli altri. In Canada e negli Stati Uniti l'obbligo scolastico va dai 6 ai 18 anni.
Scuola locale o internazionale?
Come la maggior parte dei genitori espatriati, anche tu ti starai chiedendo quale sia l'opzione migliore per i tuoi figli.
Pro e contro di una scuola locale
L'esigenza di garantire l'integrazione dei propri figli può essere una motivazione per scegliere una scuola locale. Meno costosa rispetto a una scuola internazionale, l'iscrizione a una scuola locale permette ai bambini/adolescenti di immergersi nella cultura del Paese che li ospita. La scuola, oltre a formare i giovani dal punto di vista dell'istruzione, è un importante polo di aggregazione. Permette loro di crescere assieme ai coetanei, vivendo esperienze comuni e favorendo un senso di appartenenza. Se devono comunicare in una lingua straniera, sforzarsi di impararla e parlarla svilupperà le loro capacità di apprendimento.
Per quel che ti riguarda, avrai modo di confrontarti con insegnanti e altri genitori del posto, partecipare ad attività extra curriculari e sentirti più integrato nella nuova realtà.
Alcuni genitori, tuttavia, sono restii a scegliere una scuola locale, preoccupati delle potenziali disparità tra il sistema educativo del Paese ospitante e quello del loro Paese d'origine, in particolare per i bambini che hanno già iniziato il loro percorso scolastico. Temono che i loro figli possano avere difficoltà a reintegrarsi nel sistema scolastico d'origine, nel caso la famiglia tornasse a casa. Avendo frequentato anni di scuola all'estero, saranno avanti o indietro rispetto ai compagni di classe?
Pro e contro di una scuola internazionale
Le scuole internazionali (americane, britanniche, francesi, ecc.) hanno i loro vantaggi. Offrono, ad esempio, una continuità con il sistema educativo del Paese d'origine, il che può essere vantaggioso in caso di un espatrio breve.
Potresti voler risiedere all'estero solo per qualche anno, o trasferirti per sempre, ed optare comunque per una scuola internazionale. Alcuni genitori preferiscono tenere i figli in un sistema scolastico che conoscono, per avviarli meglio verso il futuro. I diplomi conseguiti presso le scuole internazionali sono, generalmente, riconosciuti ovunque, facilitando il percorso universitario nella nazione di provenienza. Alcuni genitori spingono perchè i figli frequentino una scuola internazionale, perché giocherà a loro vantaggio quando integreranno il mondo del lavoro.
Un aspetto negativo della scuola internazionale è il distacco dallo stile di vita locale. Ad esempio, uno studente iscritto a una scuola superiore francese a Tokyo, segue lo stesso calendario accademico della Francia. In Francia, l'anno scolastico inizia a settembre e si conclude a fine giugno/inizio luglio. Questo è in netto contrasto con il Giappone, dove l'anno accademico inizia ad aprile e termina a marzo. Anche le vacanze scolastiche non coincidono. Ne consegue che gli studenti delle scuole superiori francesi di Tokyo seguono un ritmo di vita completamente diverso rispetto ai loro coetanei giapponesi.
Chi può iscriversi a una scuola internazionale?
Che si tratti di una scuola francese, americana o inglese, le scuole internazionali coprono in genere l'istruzione elementare e secondaria. Qualsiasi studente, indipendentemente dalla sua nazionalità, può frequentare una scuola internazionale. Non è necessario, ad esempio, essere francesi per iscriversi a un liceo francese all'estero.
Che ruolo gioca l'istruzione nel Paese che vi ospita?
Alcune nazioni, come Singapore, Corea del Sud e Giappone, sono note per i loro sistemi educativi, ritenuti eccellenti. Tutte e tre guardano all'istruzione come un catalizzatore per il progresso economico e investono somme importanti nelle istituzioni scolastiche.
Impressionato dai risultati di Singapore, il governo francese ha recentemente annunciato l'adozione del "metodo Singapore" per l'insegnamento della matematica. Nato negli anni '80, questo approccio comprende un insieme di risorse didattiche e pedagogiche fornite a insegnanti e studenti per migliorare il rendimento scolastico complessivo.
I sistemi educativi dei Paesi nordici, tra cui Finlandia, Svezia e Norvegia, sono apprezzati per diversi motivi. Danno priorità al benessere del bambino, enfatizzando il valore dello studente e un apprendimento che promuova la fiducia in sè stessi e la realizzazione personale, piuttosto che la competizione. Regno Unito e Stati Uniti sono invece famosi per le loro prestigiose università. Altre nazioni come il Canada, l'Australia e, più recentemente, gli Emirati Arabi Uniti sono note per la qualità della loro istruzione, spesso meno costosa rispetto a quella degli istituti americani o britannici.
Come orientarsi in un sistema scolastico straniero?
Ogni sistema educativo ha i suoi pro e i suoi contro. Il metodo Singapore, famoso in tutto il mondo, è spesso associato a una forte competizione. Allo stesso modo, in Corea del Sud e in Giappone vengono sempre più spesso evidenziate le ripercussioni negative del sistema scolastico, come il bullismo e i tassi di abbandono. La Francia viene spesso criticata per il suo sistema educativo eccessivamente elitario, così come molti altri Paesi dove il concetto di "educazione" è strettamente legato alla "competizione".
Scegliere la scuola "migliore" per i tuoi figli, quando sei un espatriato, può essere difficile. Innanzitutto, è importante rendersi conto che non esiste una scuola perfetta. Inoltre, la scelta del Paese potrebbe non essere completamente tua, vedi il caso in cui l'azienda per cui lavori ti trasferisca in una sede estera. Se invece puoi scegliere, dovrai analizzare i vari rapporti e le classifiche internazionali sui sistemi educativi dei diversi Paesi. Il Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA), promosso dall'OCSE, può aiutarti a vagliare l'efficacia dei sistemi educativi internazionali.
Non esitare a coinvolgere i tuoi figli nel processo decisionale per la scelta della scuola, se sono abbastanza grandi per farlo. Valuta i programmi scolastici e le attività extracurriculari in base alle loro capacità e interessi. Se sono portati per lo sport, ad esempio, potreste cercare un istituto con eccellenti strutture per l'atletica.