In un mondo sempre più globalizzato, molte coppie scelgono di trasferirsi all'estero ad un certo punto della loro vita. Che la decisione sia motivata da un'opportunità professionale o dal desiderio di avventura, può portare a esperienze uniche e arricchenti. L'ingrediente segreto per il successo di questo tipo di progetto è assicurarsi che sia condiviso. Ognuno deve trarne qualcosa e sentirsi coinvolto nel processo decisionale.
Queste esperienze di vita all'estero spesso contribuiscono a rafforzare la coppia. Grazie a un'esperienza comune e a un'avventura condivisa, creano un percorso unico. Tuttavia, è necessario conoscere l'impatto che l'espatrio può avere sull'equilibrio di una coppia, soprattutto se non è abituata a questo stile di vita. I tassi di divorzio nella comunità degli espatriati non sono più alti che in altri casi, ma è importante prepararsi bene prima del trasferimento, perché la vita all'estero presenta varie sfide.
In questo articolo condivido tre consigli per preparare la coppia all'espatrio. Preparandosi in anticipo, le coppie possono fare scelte consapevoli. Prevenire è meglio che curare!
Evitate di partire se la vostra relazione è in crisi
Può sembrare ovvio, ma sottoporre una coppia a ulteriore stress non è mai una buona idea, se la relazione non è solida. Così come alcune persone sono tentate di avere un bambino per salvare il matrimonio, non è raro che decidano di trasferirsi all'estero per dare nuova vita alla loro storia d'amore. Nessuna di queste soluzioni è ideale. Ovviamente ci sono coppie che traggono beneficio da un cambiamento radicale, riuscendo a riaccendere una fiamma un po' spenta. Ma per la maggior parte, cambiare posto non risolve i problemi, anzi, a volte li esaspera.
E' importante anche sapere che un divorzio tra espatriati è spesso molto più complesso e costoso perché subentrano questioni legate alla giurisdizione applicabile, alla residenza abituale dei figli e al trasferimento internazionale. Tutto ciò si aggiunge alle difficoltà insite nel divorziare all'estero, in un sistema giuridico e in una lingua spesso diversi dai propri, e senza il sostegno di parenti e amici. Ci saranno ovviamente situazioni in cui la rottura è imprevedibile, ma se la vostra relazione è già in crisi, non è il caso di aggiungere ulteriori complicazioni.
Essere preparati e avere aspettative realistiche
Si tende a credere che la vita di un espatriato sia piena di fascino e avventura, soprattutto trasferendosi in un Paese esotico e lontano. Bisogna però capire che, nonostante sia un'esperienza unica, andare all'estero non è sempre facile e richiede un periodo di adattamento. Per cominciare ci sono i preparativi per la partenza, che generano molto stress: la ricerca della scuola per i bambini, di una casa, le formalità burocratiche, il trasloco... Ma oltre all'aspetto logistico, anche adattarsi a una nuova cultura, stile e ritmo di vita può essere complesso, sia per i genitori che per i figli.
In particolare, quando uno dei due coniugi segue l'altro, è difficile fare amicizie e integrarsi non lavorando. Questa condizione può avere un impatto molto pesante sull'adattamento. Si tratta di una fase passeggera, ma è fondamentale essere preparati a sentirsi temporaneamente disorientati e smarriti.
Il mio consiglio è quello di fare più ricerche possibili per capire cosa aspettarsi. Se è la prima volta che espatriate, parlate con coppie che hanno fatto il passo prima di voi e fate domande sulla loro esperienza. Se avete la fortuna di conoscere altre famiglie che hanno vissuto nel Paese dove vi state trasferendo, confrontatevi con loro per capire che difficoltà hanno incontrato e quali ostacoli hanno dovuto superare dopo l'arrivo. Informatevi sul clima e sulla cultura locale e iniziate a imparare la lingua. La cosa fondamentale è prepararsi al meglio per evitare spiacevoli sorprese, frustrazioni e delusioni.
Comunicare prima e durante l'espatrio
Il mio ultimo consiglio non è meno importante. Come ho detto all'inizio di questo articolo, il progetto di espatrio deve essere un progetto comune, per la coppia o la famiglia, dal quale tutti traggono beneficio. È quindi fondamentale assicurarsi che, durante il processo decisionale, tutte le parti possano esprimersi e dire la propria.
Trasferirsi all'estero significa, per sua stessa natura, lasciarsi alle spalle alcune cose. Che si tratti di carriera, amici, famiglia d'origine o casa, la nuova esperienza comporta dei sacrifici. Se uno dei due coniugi deve lasciare il proprio lavoro per seguire l'altro, ad esempio, è importante assicurarsi che questo non crei del risentimento più tardi, o una condizione di disagio per non essere finanziariamente indipendenti.
Anche una volta presa la decisione, è impossibile sapere come ognuno si adatterà alla nuova vita. Si potrebbe ad esempio pensare di ritagliarsi dei momenti, con cadenza regolare, durante i quali la coppia (o la famiglia) si incontra per fare il punto della situazione e decidere come procedere. Questa modalità si potrebbe concordare ancora prima della partenza, così com'è importante stabilire in anticipo quali condizioni potrebbero portare a un eventuale ritorno in patria. Se, ad esempio, a un anno dall'espatrio, uno dei coniugi o dei figli fosse in difficoltà, bisogna cambiare rotta. Alcune famiglie scelgono di trasferirsi per un periodo predefinito, che potrà prolungarsi solo se tutti i membri sono d'accordo. Ma oltre questi accordi, la cosa più importante è che la coppia/famiglia continui a parlarsi e a condividere le esperienze. Spetta a tutto il nucleo mettersi nei panni dell'altro, soprattutto perchè ognuno vive il cambiamento a modo suo. E' fondamentale capire che questo progetto ha senso solo se viene vissuto positivamente da tutti e che bisogna accettare la possibilità di cambiare piano, se necessario.
Naturalmente non esiste una formula magica per proteggere una relazione dalle vicissitudini della vita, sia in patria che all'estero. Se state per andare all'estero, considerate i suggerimenti di cui sopra; preparandovi come coppia (o famiglia) ai cambiamenti legati all'espatrio sarete più forti in caso di avversità.