Informazioni utili per trasferirsi e vivere in Madagascar
Altrimenti nota come 'isola rossa' per il terreno ricco di laterite, si estende su una superficie di 587.041 chilometri quadrati ed la quarta isola più grande del mondo, famosa per la sua natura selvaggia.
Sfortunatamente, nonostante le bellezze che offre, è ancora uno dei Paesi più poveri in assoluto ed è fortemente dipendente dagli aiuti esteri. Sin dal momento dell'indipendenza dalla Francia nel 1960, il Madagascar ha sperimentato un'instabilità politica quasi continua. Il colpo di stato più recente del 2009 ha portato a condanne internazionali e a sanzioni economiche, e la situazione politica generale rimane ancora fragile.
Oltre il 90% dei quasi 25 milioni di abitanti appartiene al gruppo etnico malgascio. È una nazione francofona e le lingue ufficiali sono il malgascio e il francese: il primo più diffuso, e il secondo usato come lingua d'insegnamento. L'inglese è ampiamente parlato soprattutto nelle grandi città, e questa sua diffusione crea opportunità per gli espatriati nell'insegnamento della lingua.
Molti stranieri lavorano nel settore delle ONG, nelle ambasciate o nell'industria mineraria e vivono nella capitale di Antananarivo. Va notato che, a causa del limitato impegno del governo e della grave mancanza di infrastrutture, ci sono sfide logistiche da affrontare per chi vuole viaggiare attraverso il Paese. Per questo motivo il turismo è principalmente limitato alle località balneari dell'isola di Nosy Be, sulla costa nord-occidentale.
L'isola è ricca di risorse naturali e l'economia si è sempre basata sulla coltivazione di riso, caffè, vaniglia e chiodi di garofano. L'agricoltura continua ad essere il settore trainante dell'economia anche se le pratiche agricole utilizzate rendono improduttive le aree utilizzate.
Nonostante i problemi e le instabilità, stanno lentamente emergendo anche nuovi settori economici.