Informazioni utili per trasferirsi e vivere nel Mali
Per secoli, la città di Timbuktu è stata centro della cultura islamica e sede principale degli scambi commerciali nella regione. I paesaggi aridi del Mali, gli splendidi monumenti e i remoti villaggi Dogon, sono luoghi assolutamente imperdibili. Tuttavia, la maggior parte delle attrazioni non sono ora accessibili ai viaggiatori e il Paese sta incontrando difficoltà nel prendersi cura dei suoi 18 milioni di cittadini.Dopo l'indipendenza dalla Francia nel 1960, il Mali ha vissuto alcuni eventi traumatici: la siccità, un colpo di stato e oltre due decenni di dittatura militare, fino alle elezioni democratiche del 1992. Da allora la situazione politica ha continuato ad essere volatile e la sicurezza costituisce ancora motivo di preoccupazione.
Storicamente, l'islam in Mali è sempre stato moderato e pluralistico e in pacifica relazione con le altre religioni quali il cristianesimo, l'animismo e il sufismo. Fino a tempi recenti, diversi gruppi etnici ' che parlano circa 50 lingue diverse (con francese idioma ufficiale e bambara lingua più diffusa) ' hanno vissuto in armonia tra loro. La reputazione di Paese tollerante caratterizzato da una cultura inclusiva è stata tuttavia distrutta dalle rivolte dei gruppi islamici radicali del nord. La fornitura di servizi in questo grande e dispersivo territorio è impegnativa e contribuisce ad aumentare la disgregazione sociale. Nonostante il notevole potenziale agricolo e il ruolo importante del fiume Niger quale fonte di pesca e risorsa di irrigazione, l'elevata crescita della popolazione e la siccità hanno aumentato la povertà e l'incertezza negli approvvigionamenti alimentari.
Il settore industriale rimane limitato ed è caratterizzato principalmente da piccole imprese di proprietà privata e da alcuni grandi stabilimenti di cotone, produzione di elettricità e miniere. Vi sono tuttavia alcune possibili opportunità per gli stranieri; tenuto conto delle proiezioni di crescita economica per il biennio 2017-2019, il recente incremento degli aiuti internazionali dovrebbe ridursi.