Guida per espatriare nelle Isole Marianne Settentrionali

Coprendo una superficie di soli 464 km², le Marianne Settentrionali sono abitate da oltre 55.000 persone appartenenti a vari gruppi etnici, fra cui asiatici e cittadini di altre isole del Pacifico. Le lingue ufficiali sono inglese, chamorro e caroliniano.

Saipan, Rota, Tinian e Pagan sono fra le isole principali. La prima, centro nevralgico dell'arcipelago, è la destinazione turistica più amata. Inoltre è qui che si trova Capitol Hill, la capitale.

L'economia nazionale è strettamente legata al turismo e ai finanziamenti provenienti dagli Stati Uniti. I cittadini statunitensi possono vivere e lavorare nel Paese senza visto. Per i residenti di altri Paesi sono previste norme diverse. Si raccomanda di informarsi su tutti i documenti necessari prima di organizzare il viaggio. I requisiti di accesso per i cittadini italiani sono gli stessi vigenti per gli Stati Uniti.

Dato che le attrazioni principali sono i rinomati siti dedicati a immersioni e snorkeling, conviene visitare le Marianne Settentrionali durante la stagione secca, compresa fra dicembre e giugno. È importante ricordare che il Paese può essere afflitto da tifoni (soprattutto fra agosto e novembre) e che sulle isole di Pagan e Agrihan si trovano due vulcani attivi.

Alle Marianne Settentrionali non vivono molti espatriati, un po' per l'ubicazione remota, un po' per la situazione economica e le scarse opportunità lavorative che ne conseguono. Una permanenza a lungo termine può gravare sul portafoglio a causa degli elevati costi comportati dall'elettricità. Come se questo non bastasse, la maggior parte delle merci viene spedita da lontano, incidendo pesantemente sulle spese quotidiane. Malgrado gli svantaggi, le Marianne affascinano con le loro magnifiche viste sull'oceano e lo stile di vita rilassato. Considerata la relazione intessuta con gli Stati Uniti, offrono buone infrastrutture. La maggioranza degli stranieri che risiede nel Paese è statunitense e lavora per il governo locale.