Informazioni utili per trasferirsi e vivere alle Kiribati
Trovandosi al di fuori del circuito del turismo di massa e dotata di poche strutture ricettive, offre magnifiche opportunità ai viaggiatori che preferiscono esplorare in maniera tradizionale destinazioni non contaminate dal mondo occidentale e dai soliti flussi turistici.
Estendendosi per oltre 3,5 milioni di chilometri quadrati e coprendo una superficie totale di 800 chilometri quadrati, le Kiribati sono formate da tre gruppi di isole: Sporadi equatoriali, Fenice e Gilbert.
Il Paese è membro del Commonwealth delle Nazioni, dell'ONU, del FMI e della Banca Mondiale. La maggior parte della popolazione, composta da 116.405 persone, è di origine micronesiana. Le lingue ufficiali sono l'inglese e il gilbertese.
Dal punto di vista economico ha ben poche risorse naturali ed è uno dei Paesi più poveri al mondo. Ex esportatore di fosfati, in seguito all'esaurimento dei depositi l'economia ha iniziato a basarsi prevalentemente sulla pesca.
Ai cittadini italiani non viene richiesto un visto di ingresso. Per entrare nel Paese è necessario dimostrare di avere un passaporto valido, il biglietto di ritorno e fondi sufficienti per coprire tutte le spese durante la propria permanenza. È comunque raccomandabile informarsi prima della partenza rivolgendosi all'ambasciata o al consolato delle Kiribati competente in Italia.
Kiribati è un vero paradiso per gli amanti della natura. Considerata l'assenza di strutture ricettive, le spiagge sono praticamente deserte. Se sei disposto a fare un viaggio spartano, verrai premiato da paesaggi mozzafiato, acque cristalline, punti di immersione e snorkeling che ti lasceranno senza parole. Difficile (se non impossibile) trovarci espatriati in pianta stabile, ma una breve permanenza può fare miracoli per rigenerarsi lontano dal caos delle mete intaccate dal turismo di massa.