Informazioni utili per trasferirsi e vivere a Nauru
Nonostante le dimensioni ridotte, l'isola ha una storia lunga e complicata. Originariamente abitata da micronesiani e polinesiani, fu occupata da Germania, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Regno Unito prima di conquistare l'indipendenza nel 1968.
All'inizio del XX secolo possedeva grandi riserve di fosfati, abbondantemente sfruttate dai colonizzatori. Conquistata l'indipendenza, divenne il Paese con il maggior reddito pro capite al mondo. In seguito all'esaurimento dei giacimenti l'economia dell'isola ha però subito un grave tracollo. La situazione ha subito un lieve miglioramento con l'inizio delle attività estrattive presso i sedimenti di fosfati più in profondità. Il sistema economico si basa attualmente su due settori: esportazione di fosfati e pesca.
Le lingue più parlate sono il naurano, la lingua ufficiale, e l'inglese, lingua che regola affari, scambi commerciali e questioni amministrative. La popolazione, che ammonta a un totale di 10.301 persone, è un mix di tre etnie: micronesiani, polinesiani e melanesiani.
La valuta ufficiale è il dollaro australiano. A tal proposito è bene sottolineare che a Nauru è possibile pagare solo in contanti: non vengono accettate carte di credito e debito.
La maggior parte dei cittadini stranieri, italiani compresi, necessita di un visto per accedere, nonché un documento di viaggio valido e la prenotazione di un albergo. I residenti di alcuni Paesi (fra gli altri Taiwan, Russia, Israele, isole Cook e Fiji) possono ottenerlo all'arrivo.
Non offrendo strutture ricettive dotate dello stesso grado di modernità e qualità di isole più grandi, il turismo non incide particolarmente sull'economia. L'isoletta ha però tanto da offrire a chi desidera fare una vacanza rilassante ed è disposto a rinunciare ai comfort in cambio di un po' di quiete.