Informazioni utili per trasferirsi e vivere nel Timor Orientale
Conquistata l'indipendenza dall'Indonesia nel 2002, è uno dei Paesi di più recente formazione a livello mondiale. Dal punto di vista turistico offre mete defilate, ideali per chi desidera avventurarsi in una destinazione dell'Oceania ancora incontaminata.
Con una superficie totale di 15.410 km2 e una popolazione composta da 1.167.242 abitanti, il Paese è formato dalla parte orientale dell'isola di Timor, dal distretto di Oecusse e da due isolette: Atauro e Jaco. Le lingue ufficiali sono portoghese e tetum. Dili, la capitale, è la città più grande, centro nevralgico del commercio e porto principale.
Caratterizzata da un reddito pro capite piuttosto basso, l'economia locale è interessata da un elevato tasso di disoccupazione. I suoi pilastri sono l'esportazione di caffè, nonché le attività di estrazione e raffinazione del petrolio. Attualmente sono in atto anche delle manovre volte allo sviluppo del settore privato.
Tutti i cittadini stranieri possono ottenere un visto una volta sbarcati a Timor Est, indipendentemente dal Paese di provenienza. È però bene tenere a mente che l'ingresso deve avvenire obbligatoriamente presso l'Aeroporto Internazionale Presidente Nicolau Lobato o il porto di Dili. Non vengono concessi permessi a chi vi accede via terra. I cittadini di Portogallo e Indonesia possono invece recarsi a Timor Est senza alcun visto.
Vantando una magnifica fascia costiera e un abbondante patrimonio flora-faunistico marino, il Paese offre alcuni dei posti più belli al mondo per chi ama fare immersioni. A tal proposito si raccomanda in particolare l'isola di Atauro.
Chi desidera viaggiare a Timor Est deve adottare alcune precauzioni. Data la sua situazione geopolitica, occasionalmente possono verificarsi conflitti interni. È sconsigliato recarsi in questa regione nei periodi di instabilità.