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Non ci sono ma ci fanno, non ci sono esigenze antiriciclaggio, antiterrorismo o di carattere fiscale, al massimo la normale reperibilità del correntista, ma con AIRE, Ambasciate ed INPS il problema non si pone.
io non ho fatto è non farò nulla!
mi disse in mio caro amico: fintanto che la banca non vi chiede qualcosa non fate nulla! ci pensano loro con delle campagne ogni 10 anni a richiedere aggiornamento documenti.
la banca è obbligata ad aggiornare i suoi dati AML KYC ossia anti riciclaggio lavaggio denaro e conosci il tuo cliente. In sostanza deve dimostrare di averlo fatto alla creazione del rapporto! Stesssa cosa i commercialisti promotori finanziari notai etc….
ma questo all’atto della creazione del rapporto, per il resto resta in attesa.
@AntoTunisia
ciao Anto rispondo alla tua su CRS
è vero con CRS hai toccato un argomento che interessa tutti! Ed è poco conosciuto
le banche (carte di credito, poste etc..) italiane per i cittadini residenti fiscalmente in Italia inviano ad Ade tutti i movimenti del tuo conto corrente. Inoltre inviano a Banca Italia per la verifica del AML lavaggio denaro le operazioni sospette. Io fui segnalato per un bonifico di 1350 euro da Germania dove lavoravo. In effetti i direttori degli sportelli conoscendo poco la materia al fine di evitare sanzioni, segnalano anche il non segnalabile.
le comunicazioni CRS (a seguito degli accordi sottoscritti) sono invii a fine anno da parte delle banche estere che detengono conti di residenti fiscalmente in Italia.
comunicano la giacenza media ed il saldo al 31-12. sono pochi gli stati che non abbino sottoscritto accordo CRS (USA, Georgia…..paesi non collaborativi Somalia…..)
qui Ade verifica se fu compilato quadro RW ed invia sanzioni e lettere di compliance e se non ti adegui parte la verifica fiscale. Stessa cosa per le criptovalute.
cosa dovrebbe fare la banca(cartedicreito etc..)italiana per un italiano con residenza fiscale in Tunisia?
inviare le info CRS (saldo e giacenza medi) del soggetto alla Tunisia tramite ADE.
è Ade che inoltra poi al ministero delle finanze tunisino il CRS, che verifica il vostro patrimonio ed eventualmente redditi esteri non dichiarati.
nel caso in cui ci fosse una “patrimoniale” in Italia stile Amato i conti dei residenti esteri restano immuni.
nel caso di Patrimoniale in Tunisia, dipende …
dimenticavo
ADE ha tutti i movimenti di residenza segnalati dal direttamente dal comune E quindi sa dove mandare i dati CRS
ciao
@tuomarrion ma quindi restando sul papale papale a un mortale conviene mantenere il conto standard (da residente CE) o modificarlo in conto non residente CE?
Già che ti vedo ultraferrato sull'argomento ti sfrutto
@tuomarrion ma quindi restando sul papale papalea un mortale conviene mantenere il conto standard (da residente CE) o modificarlo in conto non residente CE?
Già che ti vedo ultraferrato sull'argomento ti sfrutto
-@AntoTunisia
Ciao Anto
comune mortale pensionato,
( no lavoratore expat, no imprenditore)
purtroppo non mi è concesso dare consulenZe anche gratuite per i prossimi due anni!
quello che posso dire Pensionato normale:
comunica tranquillamente la nuova residenza fiscale. Gestire eventuali complicazioni fiscali sarebbe troppo complicato. Abbiate la vita semplice !!
Magari prima informatevi presso altre 2 banche come funziona da loro…
A seguito dei miei post #5, #26 e #35 di seguito la risposta pervenutami oggi da Fineco, personalmente mi soddisfa quindi al di là dei tanti discorsi rimango con il conto per residenti estero.
Ho ringraziato e pertanto per quanto mi riguarda la discussione è chiusa
============
"l'interrogazione parlamentare di cui parla riguarda i maggiori costi
legati all'apertura del conto per soggetti italiani residenti
all'estero.
Posto che il pricing del conto corrente Fineco per non residenti è
allineato all'offerta standard per non residenti (quindi non ha un
costo maggiore), la stessa interrogazione parte dal presupposto che
"per gli italiani non residenti si ha l'obbligo, per effetto del
recepimento della normativa comunitaria antiriciclaggio in vigore
dal febbraio 2015, di chiudere il conto corrente italiano e
trasferire tutte le somme in esso, a patto che tale conto venga
aperto presso una banca regolarmente operante in Italia"; il che è
esattamente quello che gli abbiamo chiesto."
========
@AntoTunisia grazie mille!
Da un'attenta lettura dell'interrogazione in argomento si esclude l'obbligo di chiusura del conto.
Comunque, a parità di costi e condizioni il problema non si pone. Saluti.
Da un'attenta lettura dell'interrogazione in argomento si esclude l'obbligo di chiusura del conto.
Comunque, a parità di costi e condizioni il problema non si pone. Saluti.
-@Pirsaro57
Ora sono confusa... da quello che avevo capito, l'interrogazione non confuta l'obbligo (che esiste) ma si oppone alla maggiorazione dei costi di gestione, che si chiede siano allineati a quelli del conto residente... o sono io fuori strada?
@Francesca cosa dirti? La banca dice che si è obbligati una volta residenti all'estero a chiudere il conto residenti e ad aprirne uno nuovo non residenti, ora sul forum dicono di no e la banca invece dice di si nonostante gli abbia inviato le varie comunicazioni.
Chiedo scusa ma trattandosi della banca e visto che i costi sono gli stessi dò ragione a quest'ultima, almeno per quanto mi riguarda, poi ognuno è comunque libero di agire come meglio crede.
Sottolineo che nonostante abbia il conto per non residenti non ho avuto maggiorazioni di spese di gestione.

@Francesca
"Si precisa, inoltre che, secondo la vigente normativa antiriciclaggio e la relativa normativa secondaria di attuazione, non sussiste alcun obbligo di chiusura di conti correnti per i cittadini italiani non residenti. L'eventuale interruzione del rapporto continuativo con l'intermediario finanziario (banca o poste italiane) ovvero il rifiuto all'instaurazione del rapporto risulta collegato esclusivamente all'impossibilità oggettiva di effettuare o completare, entro i termini prescritti dalla legge, l'adeguata verifica del cliente."
Tradotto: se viene chiesta la chiusura del conto residenti è solo per le necessità operative di ogni singola banca. A quel punto, se un conto non residenti ha costi superiori e/o operatività minori rispetto ad un conto classico (lo ignoro) basterebbe fare un giro tra le varie banche per vedere chi permette di mantenere un conto residenti visto che è previsto dalla Legge. Io la interpreto così e siccome non sono ancora partito, mi farò un giro conoscitivo e poi eventualmente lo farò sapere.

@AntoTunisia
Se non ci sono maggiorazioni di costi o minori servizi, fare un conto non residenti risolverebbe ogni problema. Se invece scaricano sul cliente le maggiori spese non mi va bene visto che non sono obbligato.
@aledeni sembra però che le principali banche che fanno i conti non residenti proprio per questa casistica non applicano maggiorazioni.
Vedi se vivi all'estero come faccio io (quindi non faccio il pendolare passando dei mesi in Italia e dei mesi in Tunisia) hai bisogno di una semplicità di vita e un abbattimento della burocrazia. Se la banca non mi applica delle cose che magari qui diciamo che sono un'intesa arbitraria della banca, devo attaccare il ciuccio dove vuole il padrone, nel senso che cambiare banca ed effettuare delle procedure aggiuntive che magari potrebbero portarmi a dover venire in Italia sarebbero uno stress inutile. Si fa molto prima ad assecondare il "problema" e magari aspettare che ci siano occasioni migliori per levarselo di torno.
Per il momento a me va bene così

@AntoTunisia
Infatti non c'è una decisione giusta ed una sbagliata perché il tutto ricade nella soggettività delle cose. Si parte in questo caso dalla non obbligatorietà dell'aprire un conto non residenti. Poi ognuno si cuce addosso il vestito che gli calza meglio
Giusto per concludere la mia esperienza, mi è arrivato (on line) l'estratto conto dell'ultimo trimestre (il primo da cliente non residente). Zero spese e di conseguenza zero avere.
Vista così è valida, conto corrente non residenti comunque a zero spese di gestione.
@Pirsaro57 molto interessante sarebbe avere gli estremi di questa interrogazione parlamentare e relativa risoluzione
Non mi voglio dilungare, dico solo che a seguito di una interrogazione parlamentare di qualche anno addietro, di cui posso fornire gli estremi e che ho trasmesso integralmente alla mia banca, ho avuto modo di mantenere conto corrente e deposito titoli. Se d'interesse, posso fornire il tutto.
Ps. L'interrogazione è successiva alla richiesta summenzionata e riguarda proprio i maggiori oneri cui sarebbero obbligati gli italiani iscritti AIRE.
-@Pirsaro57
molto interessante
@massimoferrandi
Camera dei Deputati-5-03105-Interrogazione sui maggiori costi legati all'apertura di un conto corrente, per i connazionali non residenti,
presentata l'11 novembre 2019 dall'On. Massimo UNGARO.
Risposta dell'11 dicembre 2019 da parte del Sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo BARETTA.
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