Raccontateci il vostro 2023 in Tunisia

Buongiorno a tutti,

Un altro anno sta volgendo al termine, e il fatidico momento del bilancio è arrivato! Raccontateci com'è stato il vostro 2023 in Tunisia.

E' stato un anno positivo, segnato da opportunità o eventi importanti?

Avete notato dei miglioramenti, o qualche cambiamento in Tunisia nel corso del 2023: a livello sociale o governativo, per quanto riguarda la qualità dei servizi al cittadino, dell'assistenza sanitaria, o altri aspetti che hanno impattato in meglio la vostra quotidianità.

Vi siete impegnati in qualche iniziativa che ha favorito o migliorato la vostra integrazione in Tunisia?

Avete conosciuto persone nuove, visitato luoghi interessanti, vissuto esperienze piacevoli da condividere?

Avete dei suggerimenti costruttivi da dare ad altri italiani che stanno per trasferirsi in Tunisia in base sia ai cambiamenti che avete riscontrato nel Paese durante quest'anno sia a quello che è stato il vostro vissuto?

Grazie in anticipo per il vostro contributo!

Un saluto,

Francesca
Team Expat.com

Mi avrebbe fatto piacere leggere le esperienze le impressioni di chi ha trascorso l'anno in Tunisia. Purtroppo constato che nessuno ha commentato. Peccato.

@Marcello06 Ho pubblicato solo ieri, un po' di pazienza e confido che avremo notizie dagli italiani che vivono li 1f44d.svg

Che post impegnativo Francesca :D, cerco di rispondere in modo più imparziale possibile cercando di non toccare punti di carattere politico di questo Paese.


Personalmente l'anno che si avvia alla conclusione è stato impegnativo sotto tutti i punti di vista, mi sono addentrato in un nuovo settore immobiliare ed è stata un'esperienza stressante per i rapporti con i tunisini. Ogni occasione è valida per ricordarci che siamo stranieri e quando ci muoviamo dobbiamo farlo con un profilo basso. Nell'attimo che si verificano problemi si rifiutano di parlare francese o qualsiasi altra lingua comprensibile usando unicamente l'arabo tunisino, da qui la mia normale reazioni di mandarceli in un qualsiasi dialetto italiano che mi viene per la testa.


Miglioramenti, cambiamenti e assistenza sanitaria, direi che da quando il Presidente ha preso i pieni poteri il Paese è in una situazione di stallo istituzionale, l'assistenza sanitaria pubblica ne ha risentito pesantemente per mancanza di reagenti essenziali ad analisi oncologiche (ad esempio) causando ritardi nelle certificazioni essenziali per recepire gratuitamente i farmaci dalla CNSS tramite nullaosta della CNAM. Questo ha portato i pazienti a tassarsi per rivolgersi a strutture private esose per i locali e non sempre pronte a garantire servizi simili.

A tutto ciò si sono verificate azioni persecutorie da parte delle dogane nei confronti di stranieri proprietari di imbarcazioni ed hanno causato questa estate un esodo degli stranieri con le imbarcazioni verso porti europei portando in default i porti turistici.

La stessa incertezza ha portato tanti connazionali a svuotare i conti correnti portando le giacenze (e in alcuni casi anche i salari mensili) verso banche europee su conti correnti non residenti.

Le stesse banche si sono trovate impreparate e, alcune come ad esempio la BH hanno cercato di "trattenere in ostaggio i depositi" portando i correntisti ad intraprendere azioni assurde per rientrare in possesso dei loro soldi.


Il problema giunto dal mese di maggio/giugno è stata una carenza di generi primari, questo ha portato ad un'inevitabile salita dei prezzi, un litro di olio di oliva (definito extravergine ma di fatto non certificato) al frantoio costa 25 dinari tunisini, visto un olio grezzo di qualità presso una nota catena italiana a poco più di 8 euro in offerta. Ho fatto l'esempio dell'olio perchè comunque è uno dei semafori del tenore di vita locale essendo il Paese uno dei più grandi produttori di olio di oliva.

Il costo della vita è aumentato, attualmente ancora ci sta una grande convenienza nelle spese fisse della casa e nei carburanti, proprio oggi cercavo delle cozze, al mercato della medina, dove di norma il pesce è di qualità le cozze erano sfuse e tutte aperte, penso che in Italia come minimo le sequestrano e fanno una multa al venditore. Bisogna quindi fare attenzione a ciò che si acquista, ad esempio in molti supermercati le olive sono tenute in bidoncini che, purtroppo contengono qualcosa tipo la formalina per conservare il prodotto, se dopo l'acquisto non lo si lava bene si rischia di passare una giornata in bagno.


Ho conosciuto persone nuove, alcune veramente valide oltre ad aver trovato un amico e collega di vecchia data tramite un appuntamento di expat :)


Finchè la situazione politica ed economica del Paese non cambia, finchè non si attua una vera apertura ai mercati internazionali conviene avere comunque un profilo basso, evitare di fare spese folli e non chiudere mai una porta con l'Italia o quanto meno con l'Europa. Questo mese sono stati annullati i buoni pasto ai funzionari statali, allo stesso modo sono stati annullati tutti gli incentivi, bisognerà ringraziare se riceveranno gli stipendi (quello spero che non verrà toccato).

Attenzione ai gabinetti dentistici, non tutti i professionisti sono realmente preparati e non tutti usano materiali di ultima generazione.


Chiedo scusa ma fare il solito spaccato dove il pensionato dice: "va tutto bene, si mangia con poco, le bollette sono basse, si trovano donnine da portare a casa" e altre cose simili non credo sia corretto, quello che deve interessare oggi come oggi penso sia la realtà che i cittadini tunisini vivono giornalmente perchè è da qui che nasce il nostro benessere.

@AntoTunisia Grazie mille per la testimonianza, spero ne arrivino altre!

Ciao, senza entrare nel dettaglio visto che ci ha pensato Antonello, peraltro in maniera incisiva e particolareggiata, mi limiterò ad aggiungere qualche piccola nota, assolutamente personale. Di certo l'atmosfera da ”paese di Bengodi” che, fino a qual tempo fa, avvolgeva superficialmente la Tunisia, sta svanendo ed è per questo che sempre più connazionali si ritrovano ”scomodi” nella vita di tutti i giorni e, visto che la convenienza economica si va sempre più erodendo, di certo bisognerebbe interrogarsi profondamente sulle ragioni di una venuta quaggiù o di una permanenza. A mio parere se fra le ragioni di permanenza c'è quella di "aiutare" economicamente chi rimane in Italia, forse la convenienza è sempre più risicata, se le ragioni sono un cambiamento di vita - vuoi per avere un tenore esteriore/pratico migliore oppure per cambiare abitudini - allora ancora se ne può ragionare.

Personalmente ho rilevato gli aumenti descritti da Antonello, per quanto riguarda le difficoltà a fare la spesa o in campo immobiliare.....beh nella nostra società italiana non è che le cose siano tutte rose e fiori. Nello stesso tempo quest'anno ho intrapreso un percorso di studio che mi ha portato a contatto con una ulteriore realtà tunisina che ho trovato interessante e stimolante, poi è chiaro che la maggior parte delle sensazioni di ritorno sono assolutamente personali ma, devo dire, oltre alle innegabili difficoltà economiche e sociali in cui il Paese si trova che tanto bene Antonello ha descritto, molto dipende da come e quanto si vuole/si riesce ad interagire con il tessuto sociale al di là del fare la spesa o mangiare al ristorante. Concludo esortando chiunque voglia trasferirsi ad analizzare profondamente le proprie ragioni e, sopratutto, le proprie aspettative.

Un saluto a tutti con molti auguri di serene festività.