Gravidanza durante il COVID-19

Vita quotidiana
  • FromParisToMoris
Pubblicato 16 aprile, 2020
La vita prosegue il suo corso, anche se per molti il tempo sembra essersi fermato. Come prepararsi all'arrivo del primo figlio in questo contesto di emergenza sanitaria? Tra telelavoro, cucina e yoga prenatale, Julie, una francese di origine cinese, che vive a Mauritius, condivide con noi la sua vita da futura madre in isolamento.

Da dove vieni e da quanto tempo vivi a Mauritius? Che cosa ha spinto te e tuo marito a trasferirvi qui?

Vengo dalla regione di Parigi. Siamo a Mauritius da un anno e mezzo. Volevamo cambiare la nostra vita. L'espatrio era un progetto ma non sapevamo verso quale destinazione. A Sébastien, mio ​​marito, è stata offerta una grande opportunità professionale a Mauritius e dopo aver valutato i pro e i contro, abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura nell'agosto del 2018. Una delle condizioni per il trasferimento era che trovassi un lavoro perchè non sarai stata capace di restare a casa a non far niente. Così ho fatto domanda ed ho ricevuto un'offerta che ha permesso a entrambi di spostarci.

Come vivi questo momento di crisi sanitaria ora che sei incinta?

Quando ho saputo che sull'isola erano comparsi i primi casi di persone affette dal virus, ero già in stato interessante. Dato che una parte della mia famiglia vive in Cina, ero consapevole di quello che stava succedendo nel mondo. Non pensavo che l'epidemia si sarebbe diffusa su larga scala qui a Mauritius, invece è successo.

Sono incinta di 7 mesi. L'isolamento ha i suoi vantaggi ma anche dei lati negativi. Cerco di restare positiva pur essendo consapevole dei rischi. In tempi normali lavoravo nella capitale, a Port Louis, e perdevo quasi 2 ore ogni giorno nei trasferimenti. Ora, grazie al telelavoro, posso continuare a lavorare da casa. Non devo più spostarmi, il che è un grande vantaggio. Sono più riposata, mangio in modo più sano e passo più tempo con mio marito, anche lui in modalità smart working. 

Hai deciso di non tornare in Francia e di restare a Mauritius. Da dove nasce questa scelta?

Abbiamo contemplato l'idea di rientrare ma abbiamo deciso di rimanere sull'isola per svariati motivi. Qui abbiamo un cane e un gatto e non sarei mai potuta partire senza di loro. 

E poi, se tornassimo in Francia, dove andremo? I miei suoceri vivono nel nord della Francia, i miei genitori nella regione di Parigi. A Mauritius abbiamo casa nostra e il tempo è sempre bello, aspetto che ha un enorme impatto sul mio morale.

Il parto può essere un momento stressante, tanto più adesso. Come ti stai preparando alla nascita?

Certamente questa emergenza sanitaria sta complicato le cose. Ma dato che mio marito è sempre con me, se succedesse qualcosa, mi porterebbe immediatamente in clinica.

Non ho potuto fare l'ultimo controllo perché il ginecologo ha cancellato l'appuntamento. Ma per adesso tutto procede bene e le visite precedenti non hanno destato preoccupazioni. Sappiamo di poter chiamare la clinica ogni volta che vogliamo se abbiamo domande o dubbi.

A livello logistico, abbiamo preso le misure necessarie. Abbiamo già la culla ed i vestitini per il piccolo... Fortunatamente, ci siamo organizzati in anticipo. Non abbiamo ancora contattato gli asili nido ma dopo la nascita potrò beneficiare di un congedo di maternità di 14 settimane, quindi abbiamo tempo. Una cosa alla volta.

Qualche consiglio per le future mamme nella tua stessa situazione?

A causa dell'isolamento, dobbiamo passare del tempo dentro casa. Approfittiamone per riposare. Se abbiamo un'attività professionale che di solito ci richiede di spostarci, è un vero conforto poter lavorare da casa.

Non preoccupatevi troppo, potrebbe avere ripercussioni sul bambino. Siate positive e tenetevi occupate, fate cose che vi piacciono e che vi fanno stare bene. Io ad esempio pratico la yoga prenatale e leggo un po' di più rispetto a prima.

Prima dell'isolamento avevo in progetto di scrivere un blog. Ora è il momento perfetto per dedicarmici. Sono felice di poter condividere la nostra esperienza di vita a Mauritius con altri espatriati. 

Come vedi il post Coronavirus? Pensate di tornare in Francia?

Avere un figlio non rientrava nei nostri progetti quando vivevamo in Francia, a causa anche dello stile frenetico che accompagnava le nostre giornate. 

Di Mauritius apprezziamo lo stile di vita che si adatta perfettamente alle nostre esigenze. Siamo felici di far crescere qui nostro figlio. La questione potrebbe porsi in seguito, soprattutto se volesse proseguire gli studi iscrivendosi all'univesità. Ma per ora è troppo presto, vedremo.

Articolo tradotto da Attendre un heureux événement en période de pandémie