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Città che offrono il miglior equilibrio tra lavoro e vita privata

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Scritto daVeedushi Bil 22 Giugno 2021

Trasferirsi all'estero per lavoro non significa solo passare interminabili giornate tra le mura dell'ufficio. Se cercate una destinazione che offra un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, ecco quali sono le città da considerare.

 

Helsinki

La capitale della Finlandia è conosciuta non solo per le numerose opportunità di carriera che offre ai professionisti stranieri, ma anche per i vantaggi di cui i lavoratori dipendenti possono beneficiare. Una delle prime cose da sapere quando si va a lavorare in questo Paese è che la settimana lavorativa non supera mai le 40 ore.Tutti i dipendenti che lavorano almeno 6 ore al giorno hanno diritto alla pausa pranzo e alla pausa caffè, ed iniziano ad accumulare ferie lavorando almeno 14 giorni o 35 ore al mese! E come se non bastasse, la Finlandia ha recentemente introdotto una legge che prevede orari flessibili per consentire ai dipendenti di trascorrere più tempo in famiglia. A Helsinki, come nel resto del Paese, la famiglia è sacra. Ragione per cui le Autorità tutelano tutti i dipendenti con figli. La Finlandia è uno dei paesi più generosi al mondo in materia di congedo parentale. Entrambi i genitori possono godere del congedo parentale fino al compimento dei 3 anni del figlio, mantenendo il posto fisso.

Oslo

Le città nordiche si distinguono per la qualità della vita e per l'equilibrio tra lavoro e vita privata di cui godono i lavoratori dipendenti. A Oslo, come nel resto del Paese, la settimana lavorativa non supera di norma le 37.5 ore e il venerdì gli uffici chiudono prima. La modalità di lavoro con orari flessibili è molto comune in Norvegia e ciò consente ai dipendenti non solo di conciliare professione e famiglia, ma di ottimizzare la produttività sul lavoro. La società norvegese mette al primo posto i bambini ed è per questo che i neo genitori godono di un lungo congedo parentale dopo la nascita dei figli. E' interessare notare come possano avvalersi di questo vantaggio anche i genitori adottivi e che non si applichino differenze sui tempi di assenza dal lavoro tra madre e padre.

Zurigo

Rispetto a Helsinki e Oslo, potresti avere l'impressione di lavorare di più a Zurigo, ma non è necessariamente vero. Tutto quello che devi fare è organizzarti. Per legge, gli impiegati del settore industriale, amministrativo e delle vendite, lavorano 45 ore a settimana. In tutti gli altri campi, la settimana lavorativa è di 50 ore. Ciò detto, la maggior parte delle industrie e delle aziende impone una presenza che non supera generalmente le 41 ore settimanali. Uno degli aspetti più interessanti che caratterizza il mondo del lavoro svizzero è la flessibilità. I dipendenti possono gestire i propri orari in ufficio. La maggior parte preferisce arrivare presto al mattino per uscire presto nel pomeriggio. Il numero di ferie annuali in Svizzera ammonta a 4 settimane senza contare i giorni festivi che generalmente variano a seconda dei cantoni. E durante il periodo da Natale a Capodanno, gli uffici sono chiusi! Cosa volere di meglio?

Stoccolma

Così come avviene nelle nazioni vicine, anche la Svezia attribuisce grande importanza all'equilibrio tra lavoro e vita privata; te ne renderai conto in fretta se ti trasferisci a Stoccolma. La capitale svedese abbonda di opportunità professionali, e i datori di lavoro sono piuttosto magnanimi. La settimana lavorativa è di 40 ore, con orari flessibili, senza obbligo di straordinari. Il congedo parentale è retribuito ed ammonta a 480 giorni totali, da dividere tra madre e padre, secondo le esigenze della coppia. La modalità di lavoro a distanza è ben diffusa nel Paese. Il periodo di ferie annuali è di 5 settimane, a cui si aggiungono i giorni festivi.

Copenhagen

Copenhagen, la capitale della Danimarca, non ha bisogno di grandi presentazioni; la qualità di vita che offre questa città è ben nota! Anche le prospettive di carriera ovviamente non mancano. A Copenhagen si lavora 37 ore a settimana e gli straordinari vengono pagati o convertiti in giorni liberi. Gli uffici aprono presto per consentire ai dipendenti di lasciare la scrivania intorno alle 16:00 per andare a prendere i figli a scuola e approfittare del pomeriggio per stare in famiglia. Complessivamente, i danesi lavorano 1.563 ore all'anno, contro le 1.739 ore annuali degli altri paesi che hanno parte, assieme alla Danimarca, della OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). I dipendenti beneficiano di 5 settimane di ferie retribuite all'anno. Nel mese di luglio, la maggior parte degli uffici è chiusa per il periodo estivo. 

Se non ti abbiamo ancora convinto, sappi che queste città sono da anni in cima alle classifiche per il tenore e la qualità di vita che offrono ai residenti.

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Assistente editoriale e scrittrice di contenuti per Expat.com, Veedushi nutre un profondo interesse per le culture e le tradizioni straniere.

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