L'immersione culturale è spesso intesa come l'apprendimento di una nuova lingua all'estero. E se ti dicessimo che questa esperienza può portare molto di più che una semplice conoscenza linguistica? Scopri di più sui visti culturali e sui Paesi che li concedono.
Cos'è un visto culturale?
Quando si viaggia esclusivamente per motivi culturali, è obbligatorio richiedere un visto, a seconda della destinazione. Rispetto a un visto turistico, di lavoro o per studenti, è soggetto a delle condizioni specifiche.
Questo visto è utile per chi vuole svolgere degli studi nel settore culturale, partecipare a un evento, o impegnarsi in qualsiasi altra attività non retribuita legata alla cultura.
Destinazioni che erogano visti culturali
Ancora poco conosciuto, il visto culturale ti permette di soggiornare all'estero sul medio/lungo periodo e di entrare in contatto diretto con usi e tradizioni di un Paese straniero.
All'interno dell'Area Schengen, le nazioni che mettono a disposizione un visto culturale sono: Germania, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria.
Questo permesso, conosciuto anche con il nome di Cultural Schengen Visa, è valido per 90 giorni, e dà accesso a tutti i Paesi dell'area Schengen. Per ottenerlo, i richiedenti devono presentare obbligatoriamente un motivo autentico, valido e documentato delle ragioni culturali del viaggio.
Di recente, la Corea del Sud ha guadagnato popolarità grazie al suo nuovo visto culturale. Con l'entrata della cultura K nel mondo occidentale, grazie ai famosi K-Pop e K-Drama, la nazione sta cercando di attrarre nuovi talenti e artisti sul suo territorio. Allo scopo, il governo ha semplificato le procedure per l'ottenimento del visto D 10, noto anche come Visa Hallyu, che consente agli stranieri di stabilirsi in Corea, integrandosi nel settore culturale e creativo.
La parola "Hallyu" significa "onda coreana" e definisce perfettamente il crescente successo di questa cultura che ingloba musica, manhwa (manga coreani), videogiochi, abbigliamento, cibo, sport, turismo, make-up e la stessa lingua coreana. Per ottenere questo visto, i candidati devono innanzitutto iscriversi a una scuola riconosciuta dal governo. Purtroppo i dettagli sulle procedure non sono ancora noti, ma nelle prossime settimane dovrebbero uscire informazioni più precise.
Anche il Giappone offre un visto culturale, che consente agli stranieri di recarsi sul posto per motivi di studio o per acquisire competenze nel campo dell'arte. Nonostante i vantaggi di questo permesso, la maggior parte delle persone opta per il visto di lavoro, studentesco o per il ricongiungimento familiare. Ad onor del vero, il visto culturale non è particolarmente promosso dalle autorità locali perché, a differenza di quello per studio o per lavoro, non contribuisce allo sviluppo economico del Paese.
Gli Emirati Arabi Uniti stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro apertura verso il mondo dell'arte e della cultura. Grazie al visto culturale di Dubai puoi visitare questo straordinario Paese e allo stesso tempo fare carriera nel suo settore artistico e culturale. Gli Emirati sono attualmente alla ricerca di artisti e musicisti disposti a trasferirsi, indipendentemente dal loro status professionale e dalla loro specializzazione.
Questo visto ha una durata di 10 anni, ed è automaticamente rinnovabile nei limiti delle condizioni richieste. Per ottenerlo, è necessario avere almeno 25 anni ed essere già in loco al momento della richiesta.
Il visto Q1 viene concesso a chi partecipa a un programma di scambio culturale negli Stati Uniti. Questo programma permette di accedere sia a una formazione pratica che al mercato del lavoro, e di immergersi nella cultura, nella storia e nelle tradizioni americane.
Il visto UK Global Talent consente agli stranieri di lavorare nel Regno Unito nei settori dell'arte, della letteratura, della musica, del teatro, del cinema o della televisione. Per ottenerlo, bisogna avere competenze comprovate, essere esperti nel proprio campo di specializzazione e avere uno sponsor.
Il Talent (Arts, Culture, Sports) Work Visa della Nuova Zelanda è riservato a talenti di spicco. Come per il Regno Unito, i richiedenti devono dimostrare le loro competenze nel campo artistico di competenza. Questo visto, valido per un massimo di 30 mesi, è subordinato all'ottenimento di una sponsorizzazione e al patrocinio di un'istituzione neozelandese di settore.
I visti culturali sono indicati per gli stranieri che desiderano immergersi completamente nella vita di un Paese mentre approfondiscono ciò che li appassiona o lavorano nel settore dei loro sogni. Sono una vera e propria porta d'ingresso per tutti gli spiriti artistici che vogliono fare un'esperienza in destinazioni come la Corea del Sud o gli Emirati Arabi Uniti. Se anche a te piacerebbe intraprendere questa strada, iniziare a informarti se hai i requisiti che servono per ottenere questo tipo di visto.