Libertà di movimento/ turismo e defiscalizzazione
Ultima attività 20 Novembre 2024 di riservedirupo
706 Visite
39 risposte
Iscriviti a questa discussione
Nuova discussione
.."Libertà di movimento.."
Buondì al forum.
Dopo vacanza sopralluogo in Tunisia da fine dicembre, adesso i miei genitori hanno affittata casa tutto l' anno, aperto conto Banca, sono iscritti Aire da Gennaio, hanno permesso provvisorio e defiscalizzazione avviata, di cui forse giugno- luglio vedremo, spero, gli esiti.
Finalmente liberi da impegni,vorrebbero già in marzo andare da "turisti" a Roma (dove non hanno domicilio) un mesetto e da lì andare a Parigi e in Spagna dove starebbero per periodi indeterminati, come desideravano da tempo.
Passeranno comunque certo, sì, per l'Italia, ma senza rimanerci, per poi comunque stare in Francia o Spagna o altrove.
Ci chiediamo se quel timbro sul passaporto in entrata in Italia, pur essendo di passaggio, un breve periodo e non a casa di domicilio, possa costituire un eventuale problema.
In conseguenza della defiscalizzazione, pagheranno secondo norma le imposte 2023 alla Tunisia, quindi una volta installati e residenti in Tunisia possono fare i turisti traquillamente senza ansie o timori di non essere in regola?
Come dovuto , la regola dei 183 gg, e per come coniugarla, nei fatti, spero non si tramuti in un limite alla libertà di movimento.
Per questo chiedo se ci sono stati problemi, contestazioni e nel caso se e come si sono espletati risolti o che altro per altri connazionali con fisco o piuttosto inps.
Ciao, prima di tutto ti rassicuro sul timbro sul passaporto, in uscita viene apposto dalle Autorità tunisine ma, essendo i tuoi genitori cittadini italiani, nessun timbro di ingresso viene apposto in Italia - in poche parole sul passaporto risulterà che sono usciti dalla Tunisia ma non dove sono andati finché non entreranno in un paese che appone visto - e non credo che in ambito Shengen sia previsto. Sulla questione tasse e permanenza in Tunisia si è molto scritto con interpretazioni della convenzione italo tunisina contro la doppia imposizione fiscale, anche discordanti fra loro, consiglierei di cercarla in internet e dargli un’occhiata. Di fatto ciò che noi italiani temiamo di più è ilFisco italiano che potrebbe mettere in dubbio l’effettiva residenza e spostamento degli interessi in Tunisia, il fisco tunisino, dato che è a loro che paghi, non “credo” sia così interessato a sapere dove passi il tuo tempo, ma questa, appunto, è un’interpretazione...la Convenzione dice altro....secondo varie interpretazioni.
Buona giornata a tutti voi, ma cmq sia dovrebbero essere fisicamente in Tunisia almeno i previsti 183/184 GG. o no?
No.
Per non essere considerati imponibili in Italia occorre:
- non essere stati iscritti nell'anagrafe dei residenti in Italia per oltre metà anno (ovvero 183 giorni o 184 nel caso di mesi bisestili);
- non avere avuto domicilio in Italia per oltre metà anno;
- non aver avuto dimora abituale in Italia per oltre metà anno.
Nel caso anche uno solo dei tre requisiti sopra elencati non fosse rispettato, si sarebbe di principio imponibili ANCHE in Italia; pertanto in tal caso art. 4 della Convenzione.
@Luna60 buongiorno,
In entrata in territorio italiano è vero che non viene apposto alcun timbro sul passaporto italiano...ad ogni modo, quando il passaporto è consegnato all'agente in servizio, viene ad essere collocato su un apposito lettore che "scarica" i dati presenti sul chip presente all'interno dei passaporti provvisti di tale chip. I dati rilevati vanno ad alimentare la banca dati S.D.I. (Servizio Dati Interforze). In tale banca dati, quindi, risultano i dati di entrata ed uscita dal territorio nazionale. Ovviamente per accedere a tale banca dati serve una motivazione. Non ho idea se una richiesta INPS di verifica delle entrate ed uscite di un determinato soggetto dallo Stato possa essere accolta.
Saluti.
Come precisato da Sparta ci sono tante casistiche che vanno ad integrarsi se vogliamo attenerci a ciò che è riportato dalle normative doganali italiane, nell'attimo che tu entri e scannerizzi il passaporto vieni registrato in ingresso sul suolo italiano, quando vai in Spagna vai con la carta di identità quindi nessuna scansione in uscita, di fatto anche se hai passato la maggior parte del periodo fuori dai confini nazionali nel caso malaugurato di un controllo dovresti essere tu a dimostrare di aver passato il periodo in altri luoghi, la stessa Tunisia ti considera residente se passi più di 6 mesi per anno in Tunisia, in caso contrario anche se hai fatto AIRE, attestazione fiscale ecc ecc non dovresti pagare le tasse in Tunisia perchè non ci sei stato e quindi di fatto decade la tua definizione di soggetto fiscale tunisino. S'intende che questo è solo per parlare, di fatto non è che ci siano grandi controlli sempre se il diavolo non ci mette la coda. Consiglio sempre di definire la pratica, ricevere defiscalizzazione e arretrati stando il più tranquilli possibile e poi ognuno decide come è meglio per lui prendendosi le sue responsabilità.
Prinncipi di cautela a bocce ferme ok, ma in questo caso vorrebbe dire che nessuno si può movere per turismo da casa sua in Tunisia, comunque vada inzona Schengen o meno
In punta di diritto, se non si costituisce
domicilio o dimora abituale altrove per oltre i 6mesi non si è in regola?
@Luna60 buongiorno,
In entrata in territorio italiano è vero che non viene apposto alcun timbro sul passaporto italiano...ad ogni modo, quando il passaporto è consegnato all'agente in servizio, viene ad essere collocato su un apposito lettore che "scarica" i dati presenti sul chip presente all'interno dei passaporti provvisti di tale chip. I dati rilevati vanno ad alimentare la banca dati S.D.I. (Servizio Dati Interforze). In tale banca dati, quindi, risultano i dati di entrata ed uscita dal territorio nazionale. Ovviamente per accedere a tale banca dati serve una motivazione. Non ho idea se una richiesta INPS di verifica delle entrate ed uscite di un determinato soggetto dallo Stato possa essere accolta.
Saluti.
-@Spartanelcuore
Sì lo potrebbe fare, nel caso avesse avviato una specifica indagine sul soggetto in questione.
Tuttavia ciò non proverebbe nulla, dal momento che si può viaggiare in europa senza controlli alle frontiere.
Con la residenza in Tunisia l'onere della prova è a carico dell'Amministrazione, infatti:
"Sono, inoltre, considerati residenti in Italia, ai sensi della legislazione italiana, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati con decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni."
Ricordo che per quanto riguarda la Tunisia, la disponibilità di un alloggio permanente, è condizione sufficiente per essere considerati residenti fiscali, anche se non vi si soggiorna per oltre sei mesi (che l'altra condizione di per se sufficiente, in tal caso indipendentemente da dove si soggiorni).
Se comunque, come pare nel caso specifico, non si soggiorna per oltre 6 mesi in Italia, si sta in una botte di ferro. Anche nell'ipotesi qualche folle decidesse di avviare un'indagine, dal costo di alcune centinaia di migliaia di Euro, per inseguire per almeno un anno una coppia di pensionati, al fine di recuperarne poche decine di migliaia, nel migliore dei casi.
@Live in tunisia
.....
"Tuttavia ciò non proverebbe nulla, dal momento che si può viaggiare in europa senza controlli alle frontiere.
Con la residenza in Tunisia l'onere della prova è a carico dell'Amministrazione, infatti:
"Sono, inoltre, considerati residenti in Italia, ai sensi della legislazione italiana, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati con decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni."
-@Live in tunisia
----
Ammesso e non concesso ,in punta di diritto quindi, quanto all'onere della prova come si esplicherebbe
Che io sappia, in caso di contenzioso con Agenzia delle Entrate, l'onere della prova è sempre a carico del cittadino. Spero di sbagliare ma...
Confermo. Sbagli.
Parliamo di residenza fiscale.
L'onere della prova è a carico dell'Amministrazione, salvo i casi di residenza in paesi in "black list", nel qual caso si inverte.
Non a caso prima di elevare contestazioni, vengono effettuate minuziose indagini; e non sempre l'Amministrazione vince (vedi casi anche balzati all'evidenza della cronaca).
Indagini costose. Molto più delle poche decine di migliaia di Euro recuperabili nel caso di un buon pensionato.
Comunque conservare biglietti di viaggio, ricevute di spese e soggiorni in hotel non costa nulla, se proprio si vuole.
@elsa2023 no non c'entra il turismo, secondo le leggi (a volte inconcludenti) tunisine sei considerato residente se passi più di 180 giorni in Tunisia, ti premetto che persone che non hanno mai fatto questi periodi si sono presentati con il solo passaporto (perchè non hanno neanche il permesso di soggiorno) alla recette de finance e con l'attestazione bancaria hanno pagato le tasse e provveduto poi ad immatricolarsi l'auto tunisina giusto perchè una cosa sono le normative e un'altra l'applicazione.
Secondo la Tunisia quindi sei considerato residente fiscale e quindi beneficiario dei diritti (80% di detrazione) se passi più di 180 giorni sul suolo tunisino, che poi non ci sono controlli ed ognuno fa un po' come gli pare è un'altro discorso comunque ogni persona ha a disposizione entro l'anno 179 giorni per fare il turista dove più gli pare, nessuno è sequestrato.
Come dicevo poi ognuno assume le proprie responsabilità giusto per non sentire frasi tipo non lo sapevo o nessuno mi ha mai detto nulla. Il fisco italiano se non procedi ad accendere conti correnti europei da residente o ad effettuare azioni che vanno poi segnalate (tipo versamenti di somme ingenti sul conto corrente italiano residente) non ti cercherà mai perchè sei comunque registrato come soggetto fiscale estero.
Giusto perchè ho visto che si sta parlando di chi spetti l'onere della prova e io ho parlato di situazioni al limite recentemente un cittadino italiano residente proprio in Tunisia aveva aperto ben 3 conti correnti da residente, uno in Germania e due in Italia, ogni banca in questi casi effettua delle segnalazioni all'Agenzia delle Entrate che ha chiesto al cittadino di produrgli la prova dell'effettiva residenza fiscale in Tunisia.
Certo non è qualcosa di complicato ma alla richiesta se non si risponde subentra il rimborso delle somme elargite.
Come dico sempre qui si fanno discorsi più o meno realistici, poi ognuno sa dove sono girate le sue corna e conosce i suoi problemi.
Aneddotica a parte:
infirst.tn/wp-content/uploads/2020/04
Art 2
@AntoTunisia
Perdona l'ignoranza di chi approccia il tema, ma, per meglio comprendere e distinguere tra prudente cautela e dovuta ottemperanza e, comunque, buona fede, cui sempre ispirarsi, quali sono gli articoli di legge interessati e immagino perentori?
Stare "fermi" in Tunisia è quindi la conditio sine qua non che coniuga beneficio fiscale e pagamento tasse in Tunisia.
Effettivamente se si ha casa in una nazione, si pagano le tasse come dovute, pare strano sia posto l'obbligo di poter uscire dai confini,e sì è per turismo, solo 179 gg. all'anno che se ti sbagli il conto..
Dopodichè ci mancherebbe..dura lex sed lex e ognun per se'
@elsa2023 guarda, basta che vai a vedere sul sito del ministero delle finanze o delle dogane tunisine e vedi i requisiti che deve avere uno straniero per poter usufruire dei benefici fiscali in Tunisia (80% esente). In questo paese è tutto ammesso e tollerato finchè qualcuno si sveglia e decide che non è più così. Le stesse dogane sono a carattere settoriale, ciò che vale per Tunisi non vale per Hammamet o per Sousse o per Monastir finchè qualcuno non evidenzia che ci sia la convenienza ad uniformarsi.
Siccome di questo argomento se ne dibatte sul forum ormai da almeno 8 anni se fai una ricerca con la lentina senz'altro trovi tante altre discussioni simili o in alternativa una buona lettura al sito del ministero delle finanze tunisino, (finances.gov.tn/fr), Perdonami ma quando su un forum scrivi qualcosa che va contro il pensiero del lettore iniziano domande e discussioni, ormai non rispondo più di tanto a quanto richiesto sull'argomento, preferisco dire di fare come meglio credete tanto la responsabilità è vostra, di certo non prenderei informazioni così delicate su un forum ma cercherei fonti certe e attendibili se volessi sincerarmi, scusami ancora ma ritengo anche offensivo che mi chiedi articolo e comma, sul ministero delle finanze trovi tutte le spiegazioni ovvero leggendo tutti i post vecchi o in alternativa le mie risposte precedenti che, a mio avviso ti hanno dato un quadro chiaro e reale del Paese e di ciò che si fa, si può fare e si deve fare.
Ribadisco che abbiamo già scritto in tanti altri post che basta avere un'abitazione a disposizione con contratto annuale, non è la scoperta dell'acqua calda quella fatta nel post precedente. Certo senza fare alcuno sbaglio gestionale cosa che molte persone anziane ancora non sono nell'ottica di valutare, alcuni ancora non hanno lo spid perchè non hanno dimestichezza con i pc, altri non hanno una mail, e così via compresi i tanti gestiti mano nella mano dai figli. Che dirti?
Buona lettura
@AntoTunisia
Sì effettivamente sul forum c'è stato un gran dibattito e chi arriva, per così dire "fresco fresco", si può confondere.
Non me ne si voglia, lungi da me il post dal voler essere irrituale nè tantomeno offensivo, e se lo è stato, involontariamente, bhè era la semplice curiosità di un approccio all'argomento.
Tracciare e saper indicare un buon sentiero e percorso sicuro per chi arrivi a vivere in un paese nuovo è davvero un grande merito.
@elsa2023 Comunque ti sarò sembrato un tantino seccato ma sono veramente almeno 8 anni che a cadenza periodica si torna sull'argomento, per essere residenti in regola devi avere un appartamento con contratto annuale o permanere più di 183 giorni per anno (non continuativi) e per agevolarsi dei benefici fiscali la pensione deve transitare sul conto tunisino, ora dal tuo post iniziale da come lo hai postato non si capisce questo parli che loro fanno i turisti per il mondo ecco, questo non lo possono fare, almeno un affitto annuale devono pagarlo, la pensione deve transitare in banca tunisina per il pagamento delle tasse o in alternativa deve andare su una qualsiasi banca con conto non residenti e transitare poi sulla banca tunisina dove, accompagnata dal CUD servirà per pagare le tasse con i benefici del 80%.
Spero di essere stato chiaro
Aneddotica a parte:
-@Live in tunisia
Caro signor Live in tunisia titolare dell'omonima agenzia sono proprio gli aneddoti specie se reali e comprovati a fare la casistica di ciò che accade in una nazione, del resto ciò che è riportato nel citato art 2 è stato già dibattuto in una miriade di discussioni.
La esorto ad evitare inutili atteggiamenti, ribadisco quanto riportato dalla moderatrice, nessuno la obbliga a dare risposte specie se sono da "saccente" perchè è inutile cercare di ergersi a dottori del sapere in un forum pubblico dove vanno rispettate tutte le opinioni con umiltà e moderazione.
I miei vivendo da quest'anno qui in Tunisia, hanno regolare Contratto registrato e conto in Banca tunisina e lì accredito della pensione.
Grazie e buona a sapersi la possibilità di un conto "non residenti e accrediti su Banca tunisina" da considerarsi dopo aver visto come si procederà
Sempre per una scelta consapevole, chiedo ancora scusa ma è " l'art 2" di cosa ? dal link non son risalita graziemille
Ora siccome mi piace tantissimo fare aneddotica analizziamo il famoso articolo 2 del codice citato, recita testualmente:
Sous réserve des dispositions des conventions internationales et
des accords particuliers, l'impôt sur le revenu est dû au 1er janvier de chaque
année, par toute personne physique ayant en Tunisie une résidence habituelle
sur l'ensemble de ses bénéfices ou revenus réalisés pendant l'année précédente.
Che tradotto in italico si legge così:
Fatte salve le disposizioni delle convenzioni internazionali e
accordi speciali, l'imposta sui redditi è dovuta il 1° gennaio di ciascuno
anno, da qualsiasi persona fisica con residenza abituale in Tunisia
su tutti i suoi utili o redditi realizzati nell'anno precedente.
Cosa vuol dire questo,
Secondo gli accordi bilaterali tra Italia e Tunisia (convenzioni internazionali) il cittadino italiano (nel nostro caso) deve e lo grassetto eleggere il suo centro di interessi nel paese dove intende pagare le tasse (nel nostro caso la Tunisia), quando (fortunatamente) pochi malcapitati hanno avuto riscontri dall'agenzia delle entrate italiana hanno dovuto dimostrare anche l'effettiva permanenza nel Paese (vengono richieste: bollette, scontrini fiscali, prelievi bancomat e qualsiasi cosa possa servire a far capire che si è rimasti nel Paese per un periodo superiore ai 183 giorni non continuativi), questa purtroppo è realtà non è chiacchiera da bar, proprio l'anno scorso un cittadino poco accorto aveva aperto 3 conti correnti da residente (e l'ho scritto sopra quindi non mi ripeto) per questo consiglio a tutti i nuovi arrivati prima di definirsi la loro situazioni fiscale e finanziaria e poi di fare come la loro testa gli dice di fare.
@elsa2023 il codice fiscale tunisino, ti ho messo la parte di interesse nel post precedente. Non è mio l'articolo
www.infirst.tn/wp-content/uploads/2020/ … s-2020.pdf
"ARTICLE 2 : Sous réserve des dispositions des conventions internationales et
des accords particuliers, l'impôt sur le revenu est dû au 1er janvier de chaque
année, par toute personne physique ayant en Tunisie une résidence habituelle
sur l'ensemble de ses bénéfices ou revenus réalisés pendant l'année précédente.
Sont considérés comme ayant une résidence habituelle en Tunisie :
1- les personnes qui y disposent d'une habitation principale ;
2- les personnes qui, sans disposer d'habitation principale en Tunisie, y
séjournent pendant une période au moins égale à 183 Jours d'une façon
continue ou discontinue durant l'année civile ;
3- les fonctionnaires et agents de l'Etat exerçant leur fonction ou chargés de
mission dans un pays étranger dans la mesure où ils ne sont pas soumis, dans
ce pays, à un impôt personnel frappant l'ensemble de leur revenu"
@antoniocuozzo18121957 hai ragione, trovi la risposta nel mio post #21
@AntoTunisia
Perdona l'ignoranza di chi approccia il tema, ma, per meglio comprendere e distinguere tra prudente cautela e dovuta ottemperanza e, comunque, buona fede, cui sempre ispirarsi, quali sono gli articoli di legge interessati e immagino perentori?
Stare "fermi" in Tunisia è quindi la conditio sine qua non che coniuga beneficio fiscale e pagamento tasse in Tunisia.
Effettivamente se si ha casa in una nazione, si pagano le tasse come dovute, pare strano sia posto l'obbligo di poter uscire dai confini,e sì è per turismo, solo 179 gg. all'anno che se ti sbagli il conto..
Dopodichè ci mancherebbe..dura lex sed lex e ognun per se'
-@elsa2023
No. Infatti la condizione per il beneficio fiscale è semplicemente quella di far transitare la pensione in Tunisia.
Art 36 e 37 sempre in riferimento al link che ti ho postato.
La condizione non è quella di soggiornare in Tunisia per un determinato numero di giorni.
Aneddotica a parte, fai bene a domandare i riferimenti normativi.
Quelli solo contano.
parlare unicamente di "condizione per beneficio fiscale" è riduttivo e fuorviante,
Il Beneficio fiscale altro non è che la riduzione dell'80% altrimenti la riduzione sarebbe soltanto del 25%, infatti questa riduzione fiscale la Tunisia la applica sui cittadini stranieri che percepiscono la pensione su un conto corrente tunisino nel caso la pensione venga divisa (parte sul conto tunisino e parte su un altro conto) vengono applicate dal fisco tunisino le due aliquote differenziate, una relativa a quanto percepito in Tunisia e l'altra sul rimanente del CUD.
La permanenza invece è regolata con ciò che ho riportato nel mio post precedente #21.
Questo quanto previsto dalle leggi poi ognuno si regola come meglio crede.
@elsa2023 poi per porre fine a questa lunga discussione la domanda da porsi è quando i rispettivi enti fiscali intervengono sul conteggio dei giorni?
La Tunisia tecnicamente mai se non su dichiarazione volontaria del soggetto, l'Agenzia delle Entrate invece in fase di rimborso delle tasse pagate il primo anno di defiscalizzazione se si viene defiscalizzati l'anno successivo (per questo dico sempre finchè non si ultima la pratica di starsene tranquilli) e in casistiche border line, cioè quando un ente o organizzazione italiana effettua una segnalazione per una presunta irregolarità, ad esempio apertura di conti residenti quando non lo si è, bonifici di ingenti somme sui conti correnti residenti, autovettura intestata e lasciata per strada senza aver espletato le opportune variazioni come previsto dal CdS, ecc.
Dire che puoi andare dove vuoi è errato quindi, lo puoi fare, certamente ma devi sapere che in caso avvenga un qualche evento estraneo può scaturire il controllo.
Ehvabbeh........tocca precisar punto per punto, ché poi qualcuno magari ci crede......
nel caso malaugurato di un controllo dovresti essere tu a dimostrare di aver passato il periodo in altri luoghi
FALSO
la stessa Tunisia ti considera residente se passi più di 6 mesi per anno in Tunisia
IMPRECISO
in caso contrario anche se hai fatto AIRE, attestazione fiscale ecc ecc non dovresti pagare le tasse in Tunisia perchè non ci sei stato
FALSO, FUORVIANTE E ISTIGA A COMMETTERE REATO FISCALE IN TUNISIA
e quindi di fatto decade la tua definizione di soggetto fiscale tunisino
FALSO
secondo le leggi (a volte inconcludenti) tunisine sei considerato residente se passi più di 180 giorni in Tunisia
IMPRECISO
persone che non hanno mai fatto questi periodi si sono presentati con il solo passaporto (perchè non hanno neanche il permesso di soggiorno) alla recette de finance e con l'attestazione bancaria hanno pagato le tasse e provveduto poi ad immatricolarsi l'auto tunisina giusto perchè una cosa sono le normative e un'altra l'applicazione
ANEDDOTTICA
Secondo la Tunisia quindi sei considerato residente fiscale e quindi beneficiario dei diritti (80% di detrazione) se passi più di 180 giorni sul suolo tunisino
IMPRECISO SULLA RESIDENZA E FALSO SUL BENEFICIO
che poi non ci sono controlli
FALSO
un cittadino italiano residente proprio in Tunisia aveva aperto ben 3 conti correnti da residente, uno in Germania e due in Italia....
ANEDDOTTICA
...Agenzia delle Entrate che ha chiesto al cittadino di produrgli la prova dell'effettiva residenza fiscale in Tunisia
DIMOSTRA CIÒ CHE AVVIENE IN CASO DI DUBBIO, AI SENSI DELLA CONVENZIONE
Caro signor Live in tunisia titolare dell'omonima agenzia
GRAZIE PER LA PROMOZIONE, MA NON È AMMESSA SUL FORUM
Secondo gli accordi bilaterali tra Italia e Tunisia (convenzioni internazionali) il cittadino italiano (nel nostro caso) deve e lo grassetto eleggere il suo centro di interessi nel paese dove intende pagare le tasse
FALSO
hanno dovuto dimostrare anche l'effettiva permanenza nel Paese (vengono richieste: bollette, scontrini fiscali, prelievi bancomat e qualsiasi cosa possa servire a far capire che si è rimasti nel Paese per un periodo superiore ai 183 giorni non continuativi)
ANEDDOTTICA GENERICA, PERALTRO IN CONTRADDIZIONE CON ANEDDOTTICA PRECEDENTE
La permanenza invece è regolata con ciò che ho riportato nel mio post precedente #21
FALSO
quando i rispettivi enti fiscali intervengono sul conteggio dei giorni?......l'Agenzia delle Entrate invece in fase di rimborso delle tasse pagate il primo anno di defiscalizzazione ...
FALSO
Qui ciò che va allegato alla domanda di rimborso in tale casistica:
https://www.agenziaentrate.gov.it/porta … -in-italia
Dire che puoi andare dove vuoi è errato quindi, lo puoi fare, certamente ma devi sapere che in caso avvenga un qualche evento estraneo può scaturire il controllo
FALSO
@Live in tunisia il tuo essere sintetico ti fa diventare ermeticamente illegibile, i tuoi vari falso, impreciso e altro non fanno altro che far capire la confusione che stai creando, comunque per fortuna i lettori sanno... leggere e capiscono l'italico e l'italiano.
La realtà l'ho esplicata in modo chiaro, lineare e discorsivo, quando anche tu farai qualcosa simile forse diventerai anche leggibile ai più.
Siccome hai l'agenzia registrata è previsto imputarti il tuo essere "titolare (oltre che figlio unico) dell'omonima agenzia"
Statti bene non mi piace portare le discussioni off topic, tu invece sei un maestro e mi dispiace averti risposto ma il dovere di replica mi è concesso.
Non ti risponderò ulteriormente però.
Le casistiche che ho inserito sono personali o di individui che mi hanno chiesto informazioni sui problemi, non sono aneddoti o voci per sentito dire, a supporto ho anche le mail e le lettere ricevute da AdE ma essendo cose personali e private non sono di interesse pubblico.
L'argomento è stato abbondantemente trattato.
@AntoTunisia e @Live in Tunisia
E' evidente che abbiate due visioni diverse. Io la legislazione Tunisina non la conosco nè ho nozioni sulla defiscalizzazione e la libertà di movimento. Ammetto che è difficile capire da che parte stia la ragione ma forse questo forum non è nemmeno il posto giusto per stabilirlo. Lo scopo per cui siamo nati è darsi informazioni e consigli ma per tutte le questioni legali, amministrative e burocratiche la cosa migliore è rivolgersi alle autorità/professionisti.
Dò per scontato che una persona non prenda per oro colato tutto quello che legge in un forum, e se lo dovesse fare, sbaglia.
Vedere voi come intendente continuare il vostro scambio, io parti non ne prendo perchè non sono ferrata nella questione che si sta discutendo. Non posso dire che Anto ha ragione o che Live ha ragione, perchè non lo so.
@ elsa2023 > Dato che si tratta della tua discussione, se hai altri dubbi o domande in merito a quanto è stato finora discusso, fai tu le domande che vuoi all'utente che vuoi.
In ogni dibattito ci sta il contraddittorio, eccome, in un apprezzabile sforzo di chiarimento ci stanno diverse opinioni e scelte di condotta di ciascuno che talvolta divergono.
In ogni questione legale, amministrativa, certo, e sul come regolarsi, la cosa migliore è rivolgersi alle autorità/professionisti.
Rimanendo comunque nel contesto forum dove ci sono scambi di opinioni, consigli , ho rivisto anche i post sul tema '"Obbligo di permanenza gg.183+1 del 2019", cui attenersi nel rispetto delle leggi italiane e del paese che ospita e dei benefici fiscali concessi
Si può chiudere ecumenicamente con un "..ai posteri l'ardua sentenza" e un sorriso.
I riferimenti normativi , su tale obbligo preciso per dovuto rispetto della legge e non solo per buon senso , probabilmente o certamente per mia disattenzione, non son riuscita a trovarli e riterrei logico vederli, il che supporterebbe, non poco qualsiasi condotta già corretta e in buona fede, in quella direzione.
Come si ..dice resto umile ..è quindi gradita ogni utilità in tal senso autorità, professionisti o anche no.. çavasansdire
@elsa2023 di seguito gli accordi bilaterali Italia/Tunisia contro le doppie imposizioni fiscali, l'articolo 4 di fatto ti spiega cosa si intende per domicilio fiscale, centro di interessi e paesi dove soggiornare specificando nel para C quanto ti dicevo sopra.
Continuando spiega un po' tutto, Buona lettura
Buonasera a tutti, concordo con quanto scritto da AntoTunisia, dalla teoria alla pratica, specialmente in Tunisia, c’è ne passa di tempo come dal lunedì alla domenica. Se si chiede all’ufficio anagrafe di un comune tunisino si capisce che per ottenere lo status di residente si dovrebbe qui permanere i fatidici 6 mesi perché in caso di loro accertamento, non riescano a rintracciarti all’indirizzo indicato, risulteresti Sconosciuto. ( se uno si assenta per perché temporaneamente rientrato in Italia ci saranno vicini o proprietari casa che daranno indicazioni ) Ne più ne meno come capita in italia. Che poi ciò non avvenga perché alla Tunisia l’importante è che tu paghi tasse sul loro suolo e’ un altro discorso.
Per quanto riguarda eventuali accertamenti Agenzia delle Entrate state certi che su determinate cose e’ l’interessato a dover dare spiegazioni circa o meno il rispetto delle norme che regolano la defiscalizzazione.Provare per credere!!!
Grazie. Molto interessanti tutte queste informazioni. Personalmente tenderei a rispettare le regole più sfavorevoli a me, così da non dovermi poi scoprire a posteriori danneggiato.
In effetti, mi è stato detto che la nostra Amministrazione finanziaria, in maniera piratesca, contesti anche le proprietà rimaste in Italia. Auto, appartamenti, moglie etc. e questo allo scopo di dichiarare la defiscalizzazione non dovuta e poter procedere all'auto rimborso mediante trattenute.
Insomma se non si recidono tutti i ponti, anche di comodità o emotivi con l'Italia, ci si potrebbe trovare a passare dei brutti momenti.
E' corretto quanto mi è stato riferito ? O una esagerazione ?
Grazie a chi vorrà amabilmente contribuire a dissipare i miei dubbi
Riccardo
@riccardocarlo ti direi che è un'esagerazione perchè dipende da una marea di fattori, purtroppo chi è stato penalizzato ha fatto cose che lo hanno portato ad incappare nell'Agenzia delle Entrate per via di qualche segnalazione. Ora non tutti dicono con esattezza cosa è successo e si tende a generalizzare.
Certo che se si eleminano le varie casistiche possibili è meglio, normalmente ad esempio nessuno va a creare problemi per l'auto lasciata in Italia finchè non viene trovata abbandonata per strada e magari non si è provveduto a far registrare dall'ACI una persona residente che sia responsabile della gestione, ci sono anche casi legati alle proprietà immobiliari o ai figli minori, sono purtroppo tanti parametri da analizzare e veramente non si capisce in alcuni casi da dove sia partito il "problema".
Molte persone addirittura il primo anno di defiscalizzazione fanno tante azioni border line, è per questo che consiglio sempre finchè non è stata definita la pratica di starsene tranquilli, successivamente saranno le stesse persone a valutarlo.
Proprio ieri parlavo con amici di questo post, loro integerrimi fanno i 6 mesi controllando esattamente i giorni senza sforare, effettuano bonifici secondo le norme e hanno eliminato le proprietà passandole ai figli, le macchine sono custodite in garage... insomma dipende singolarmente anche da come si percepisce l'eventuale rischio.
Beh,
lo dico per esperienza personale,
per il fisco italiano se hai trascorso meno di 6 mesi in un qualsiasi paese estero sei comunque fiscalmente residente in italia. Esempio 100 gg Europa 100 gg Tunisia 90 gg in usa 60 gg in uk ed il residuo in volo
ed ecco che il povero cittadino italiano si supporta il rischio ad essere residente fiscalmente in più paesi e di portare in detrazione in Italia le tasse pagate, in modo definitivo, all’estero.
Un buon esempio nel caso degli usa fanno riferimento, se ben ricordo essendo passato qualche anno, alla substantial presence di 181 gg in tre anni di cui 31 bell anno fiscale in corso!
Io consiglio di rivolgersi allo specialista fiscale internazionale italiano per la relativa consulenza, onde evitare pasticci …
Attenti agli invidiosi vicini di casa!
sono quelli che poi fanno le segnalazioni anonime ad ADE! e quindi magari senza alcuna verità
gentilissimi
Rispondo ad una domanda ricevuta in privato, ma penso di utilità comune:
essere compliance con i trattati contro le doppie imposizioni ( generalmente secondo modello ocse)
183 gg residente in altro paese
iscrizione Aire
Sono condizioni necessarie, ma a volte non sufficienti,
l expat che ha ancora profondi interessi in Italia può essere tassato anche in Italia.
attenzione: nel caso di semplici pensionati penso non si siano mai verificare contestazioni.
Invece per gli imprenditori, dipendenti etc… la cosa può essere diversa.
OCSE neppure sa cosa sia AIRE......
@Live in tunisia condivido pienamente
La legislazione tunisina ti assoggetta alla propria tassazione se:
1) disponi di un qualsiasi immobile atto a viverci situato nel territorio tunisino Le migliaia di tunisini che si trovano all'estero e hanno mantenuto l'abitazione in Tunisia in questo stato pagano le tasse. Questo vale anche per lo straniero che dispone di un'abitazione anche se vi soggiorna per meno di 183/4 giorni
oppure
2) se sei comunque fisicamente presente in Tunisia per 183/4 giorni anche frazionati durante l'anno solare/fiscale (dal 1 gennaio al 31 dicembre)
La legislazione italiana prevede una serie di condizioni per essere assoggettati al fisco italiano anche secondo la finanziaria entrata in vigore il 1 gennaio 2024, in particolare:
1) fisicamente presenti sul territorio italiano oltre i 183/4 giorni. È stata introdotta una banale "furbata" per grattare il fondo del barili, ovviamente pro domo loro, considerando che il giorno della partenze e quello di arrivo devono essere conteggiati entrambi come presenti in Italia anche se parti alle 00:01 o arrivi alle 23:59
2) se in Italia sono presenti i tuoi affetti familiari (moglie o figli minorenni) Ovviamente non figli o nipoti che ognuno abbia una propria famiglia altrimenti dovremmo tutti ritornare a casa e salutare la Tunisia.
Una possibile casistica potrebbe essere:
a) permanenza in Italia 185 imposizione fiscale italiano
b) avere una abitazione in Tunisia imposizione fiscale tunisina
tipica situazione di doppia imposizione ed ecco entrare in gioco l'art. 4 della convenzione
Situazione sicuramente non semplice ma estremamente lineare
..... e cercate di rimanere rilassati la vita è breve ricordando che l'attività di pensionato è la più pericoloso di qualsiasi altra attività lavorativa: NESSUNO È MAI SOPRAVVISSUTO
Buona vita a tutti
Articoli per aiutarti nel tuo espatrio in Tunisia
- Andare in pensione in Tunisia
Sole, uno stile di vita rilassato, suk tradizionali, agevolazioni fiscali per alcuni, un sistema sanitario ...
- Guidare in Tunisia
Girare, viaggiare, esplorare i dintorni sono attività che faranno sicuramente parte della vostra vita ...
- Il sistema sanitario in Tunisia
Quando ci si trasferisce all'estero, quella dell'assistenza sanitaria è senza dubbio una questione ...
- Aprire un conto in banca in Tunisia
L'apertura di un conto bancario sarà probabilmente una delle vostre priorità al momento di ...
- Viaggiare con animali in Tunisia
Al momento di pianificare il proprio trasferimento in Tunisia, può capitare di doversi porre la domanda: il ...
- Il sistema fiscale in Tunisia
Quando ci si sposta all'estero, soprattutto per motivi professionali, le tasse finiscono spesso per essere una ...
- Mezzi di trasporto in Tunisia
Paese moderno e in rapido sviluppo, la Tunisia ospita un'ampia rete di trasporti che vi permetterà di ...
- Trovare un lavoro in Tunisia
Se avete intenzione di trasferirvi in Tunisia per lavoro, ci sono diverse cose a cui dovrete pensare: da quanto vi ...