Le due facce del Brasile
Ultima attività 28 Febbraio 2023 di Francesca
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Buongiorno a tutti,
quando si visita un paese straniero per turismo, tutto sembra meraviglioso.
Trasferirsi allestero per viverci è diverso. Per quanto sia unesperienza che arricchisce, il percorso di un espatrio comporta difficoltà.
E importante considerare le due facce della vita in Brasile.
Tu, espatriato in Brasile, come descriveresti i diversi aspetti della tua esperienza?
Grazie in anticipo per la gradita testimonianza,
Francesca
Io abito a rio. Citta fantastica mare e montagne vista meravigliosa belle donne e il resto? Violenza gente che muore per una cavolata omicidi a tutto andare. Sanita peggio che africa educazione basica scuole dello stato pessime saneamento peggio ect ect ect. Metto ect perche sono stanco di questo paese che non funziona. Punteggio 4.. io abito qui da sei anni e guadagno circa 4000 reas ovvero 1500 euro. Tutto e caro macchine vecchie care scarpe tennis carissime vestiti non ne parliamo. Questo paese e per i ricchi brasiliani e i poveri brasiliani sono foxxx con 350 euro al mese. Vado via a marzo in italia e dopo ritorno a londra per lavorare. Forse ritorno in vacanza...forse.ciaoo
Ciao Toni,
grazie per aver condiviso la tua esperienza, come mentionato nel mio post iniziale vivere all'estero è un'esperienza che arrichisce ma non priva di difficoltà come tu hai testimoniato.
Auguri per il futuro,
Francesca
Ero stata in vacanza a Fortaleza nel 2011 e sono rimasta "abbagliata" dal clima stupendo, dal mare e dalla voglia di divertirsi e far festa dei brasiliani e l'anno scorso mi sono trasferita a Porto das Dunas, una localià alle porte di Fortaleza.
Prima di trasferirmi non avevo considerato alcuni aspetti della vita in Brasile: alcuni non li conoscevo, altri invece li avevo sottovalutati:
- le rapine sono molto frequenti, quindi bisogna evitare determinate zone e stare attenti quando ci si sposta a piedi o con i mezzi pubblici.
- abitazioni: è più sicuro abitare in palazzi con tanto di portiere e di mura sormontate da recinzione elettrica, che sono più piccoli e più costosi delle case indipendenti.
- il costo della vita è alto in relazione agli stipendi.
-per avere salute e istruzione di qualità ci si deve rivolgere a strutture private. E le scuole sono care... Per farmi capire meglio: io sono diplomata e non ho la laurea. Lavorando a tempo pieno potrei guadagnare al massimo sui 1000 reais. Gli asili per il tempo pieno chiedono dagli 800 reais in su.
- i lavori part-time sono rari, quindi chi ha figli li deve per forza lasciare tutto il giorno all'asilo/scuola o con una baby sitter (il tempo pieno all'asilo è di 10/11 ore)
- se si ha intenzione di avere figli in futuro è bene sapere che qui il congedo per maternità dura solo 4 mesi in totale
Ciao sono Andrea, io dopo essere stato in vacanza a porto alegre nel sud, nel mese di novembre, sto pensando a un mio futuro spostamento li in brasile.
Ho solo un diploma e in italia faccio l operaio, dopo aver letto il tuo racconto tu sconsiglieresti di andare a vivere in Brasile, anhe se non si va li per avere chissà quale pretese, , secondo te sono troppe le differenze e gli aspetti negativi per far si che un italiano possa abituarsi???
Chiaramente mi rendo conto che è un po superflua la mia domanda, ma giusto in generale mi interessava una tua risposta.
Grazie
Ciao Andrea!
Io ti scnsiglio vivamente di venire in Brasile per cercare lavoro come oparaio/cameriere/barista o cose del genere. A parte il fatto che se non hai il visto è molto difficile che qualcuno ti prenda a lavorare, poi con uno stipendio di 900/1000 reais (o anche meno, qui lo stipendio minimo è di 724 reais) hai difficoltà, non a vivere bene, ma a vivere dignitosamente...
Alle differenze e agli aspetti negativi prima o poi ci si abitua, ma che possa piacere vivere in Brasile nonostante tutto è un fattore molto soggettivo... io personalmente non sono molto convinta di volermi stabilire qui definitivamente...
ciao, da quanto tempo ci vivi? è un posto sicuro per una donna? grazie ciao
Ciao Bianca,
io mi sono trasferita in Brasile ad aprile dell'anno scorso. Il Brasile in generale non è un Paese sicuro, nemmeno per gli uomini... se dai un'occhiata alle città più pericolose del mondo vedrai che ne compaiono diverse brasiliane, Fortaleza compresa....
Ciao tutti , io sono qui a Rio da gennaio di quest' anno e superata la fase iniziale dell' entusiasmo della voglia di vedere e fare, si ripiomba nella vita reale, fatta di scuola pomeridiana e di spesa al supermercato che ti porta via un sacco di soldi, bollette salate e centri commerciali. Credo che il brasile ed in particolare Rio siano belle per vacanza ma per viverci no. Spero che il tempo passi in fretta e che in un baleno mi ritroverò in Italia. Per vacanza si per viverci mai più. Beijos
Ciao, sono Patrizia, Torinese ora a San Paolo. Non mi pongo interrogativi sulla qualità della vita perché nel mio caso e' ottima. Se fossimo rimasti in Italia io e mio marito saremmo ad ingrossare le fila dei senza futuro. Il Brasile non è l'Italia, non ha storia e deve ancora crescere sotto molti punti di vista ma OGGI e sottolineo OGGI è la mia casa e ci vivo bene così come economicamente vivevo bene in patria prima della crisi. Migrare significa soprattutto non fare confronti, perché di solito sono negativi e si rimpiange il passato. Io no, vado avanti e domani forse penserò ad altre soluzioni ma oggi mi sento fortunata... Tanto!
Personalmente citerei una massima che mi pare molto giusta: "l'Europa è per i poveri, l'America (nord o sud) per i ricchi".
Ossia ciò che fa grande l'Europa è, tra le altre cose, una grande rete di servizi "sociali" in senso lato. Ossia dalle scuole pubbliche, alla sanità, ai trasporti, ai sussidi. In Italia abbiamo una situazione difficile, ma tutto sommato QUESTO aspetto è molto superiore ai paesi nel continente dall'altro lato dell'oceano.
Per contro, chi ha un reddito medio-alto, si può concedere lussi che a pari reddito un europeo non avrà mai. Tutto quel mix babà, embregada, faxineira, portiere, parcheggiatore, continue visite al "shopping", club, viaggetto a Miami per gli acquisti, ecc. che tipicamente caratterizza la vita di quel tipo di brasiliani. Non sto parlando di redditi estremamente alti, ma di quella nutrita fascia di benestanti brasiliani che se la godono meglio dei pari reddito europei sotto molti punti di vista. Perchè se puoi permetterti scuole e buona assicurazione sanitaria te la passi piuttosto bene. Ad esempio: perchè l'Ikea ha relativamente poco successo in Brasile? perchè chi può affrontarne il costo è troppo abituato ad essere "viziato" e non vuole portarsi a casa scatoloni e montare mobili. Chiaro, si tratta di una generalizzazione, ma le dinamiche sociali brasiliane sono molto differenti dalle nostre. E si tratta comunque di persone anche loro intrappolate nel traffico pesante di un paese senza trasporti pubblici efficienti, e che vivono pure con costanti problemi di sicurezza.
Se invece sei della classe media o meno che media, la cosa cambia. Il costo della vita è molto più alto di quanto noi italiani pensiamo, se si guadagna in Reais e non in Euro. CI sono spese a cui un italiano della classe media non penserebbe di dover destinare gran parte dei propri introiti (educazione-sanità). I beni di importazione tra iva e tasse varie vedono un rincaro del 50-60% rispetto ai listini europei. Non per nulla c'è una notevole spinta di persone istruite ma non benestanti che stanno sempre di più cercando di trasferirsi in Europa, magari sfruttando antenati portoghesi / spagnoli / italiani o tedeschi.
Quindi a me piace il Brasile, e ancor più i brasiliani, difetti e "shock culturali" valgono per tutti i popoli, ma per il trasferimento in Brasile vanno valutati molti fattori dando nulla per scontato e soprattutto scordandosi quanto di "sociale" abbiamo nel nostro continente.
Soprattutto quando leggo domande un po' "ingenue" di chi chiede se è fattible pensare di fare gli autisti, camionisti, muratori, magazzinieri in Brasile, mi sorge spontanea la volontà di gridare alla luna: "ma da dove saltate fuori? avete la minima idea di come vivono le persone che svolgono quelle mansioni in Brasile?" (tralasciando gli aspetti burocratici, ovviamente)...
Salve. Io sono brasiliano e ho letto alcuni commenti su Rio de Janeiro e Fortaleza. E sono d'accordo. Ma queste non sono città di riferimento per viver qui in Brasile, perché anche io che sono brasiliano mai vivrei in queste due città. Sono città buone per turismo e basta. São Paulo è meglio, senza dubbio, ma anche violenta. Vivere in Brasile, a grande città non è facile, meglio una piccola città, dove il costo della vita sarà più basso. Mi sucsi per qualque sbaglio nella scritta. La mia intenzione è potere aiutare
Buongiorno Daniel, grazie per il tuo messaggio e non ti preoccupare, il tuo italiano scritto è assolutamente comprensibile.
Se dovessi darci un consiglio in base alla tua esperienza, quale città del Brasile suggeriresti per un trasferimento.
Ci sono delle città più adatte alle famiglie di espatriati con figli, delle altre più specifiche per studenti o per imprenditori?
Sono consapevole della vastità del territorio, magari potresti darci dei consigli in base alla regione dove vivi tu.
Grazie mille in anticipo e spero di sentirti presto
Francesca
Team Expat.com
Non smetterò mai di dirlo, tutto il sud America non è adatto a tutti gli italiani e soprattutto a quelli che non si sono già fatti un’idea venendo qui prima; in primis io mi sono organizzato con Lavoro in Remoto perché mai mi sognerei di lavorare qui con uno o due salari minimi brasiliani, è una follia, A meno che in Italia non non si viveva rubato autoradio, è impossibile vivere con un lavoro generico qui, ad esempio, ed è consigliatissimo lavorare per qualche attività italiana che ha aperto qui perché anche a livello culturale non è facile integrarsi negli ambienti di lavoro, e io lo dico per esperienza perché ho cominciato a conoscere il Brasile attraverso un amico che ha una società qui e tutto funziona molto diversamente soprattutto i rapporti sociali all’interno dei luoghi di lavoro rispetto al trovarsi fuori.
Insomma nella nella mia esperienza che sono quattro anni, Ho notato che se un italiano pensa di essere trattato in Brasile come un brasiliano è trattato in Italia, può anche evitare di partire, purtroppo bisogna sopportare delle volte molti stereotipi molto pregiudizio perché per esempio nella zona dove sono io gli italiani ne hanno combinate di cotte e di crude, ho trovato quindi pregiudizio e anche a ragione spesso e volentieri, però come si sa da fastidio essere bollati. per il resto io ho fatto delle ottime amicizie ma bisogna capire questa cultura che è profondamente diversa dalla nostra, non è simile come tanti pensano solo perché qui alla gente piace divertirsi come piace in Italia piace mangiare bene come piace in Italia ,sono tra le poche cose che abbiamo in comune infatti.
Bisogna anche capire che c’è stata un’ondata di turismo sessuale che non è finita del tutto mista a pedofilia , investimenti e speculazioni di cosche trasferimenti di boss mafiosi o tentativi tali, ,truffe etc perciò se da una parte ci amano molto dall’altro d’altra parte anche noi italiani anche se non tutti , ne abbiamo molti sui brasiliani in Italia.
I brasiliani ci hanno sempre visto muto attraverso una nuova telenovela che si chiamava terra nostra ma che parlava di quei beni in generale persone dedite all’agricoltura nel nord-est dell’Italia che hanno colonizzato la parte sud del Brasile che purtroppo sono molto diverse come persone da quelle che hanno praticato il turismo nell’ultimi quarant’anni.
Posso consigliare vivamente il Brasile per chi come me scappa da un enorme città super stressante come Milano, ma perché per esempio se la passa bene con un buon lavoro in Sardegna o in sud Italia o sta in un posto comunque con un po’ di storia e cultura che in Italia è facilissimo vedere un po’ di natura non vedono il Brasile e quel grande cambiamento.
Invece da un punto di vista naturalistico e proprio paradiso tesoro di varietà di specie enorme.
Con tutto il rispetto per chi vive a San Paolo io da Milano San Paolo non mi sarei mai trasferito ad esempio a meno di un lavoro superpagato, perché San Paolo un posto carissimo è anche pericolosissima e si sta bene soltanto in pochi quartieri a prezzi che sono addirittura superiori a quelli di Milano in certi punti.
Cioè che arrivo io a San Paolo si trova bene ma non solo la parte delle persone che ho sentito molti sono scappati quindi hanno detto che non ho avuto un lavoro in remoto ad esempio
@Max G.46
Ciao! una domanda da neofita: uno straniero che viene in Brasile per lavoro con un visto, a rigore tocca uno stipendio diverso rispetto a un brasiliano, giusto? A meno che non venga in Brasile perchè sposato con cittadino del posto e quindi il suo status cambia, e in questo caso a livello lavorativo percepirà un salario in base alla media locale.
@Francesca no non spetta un salario differente a parità di ruolo per gli stranieri, la differenza legislativa tra l'Italia e il Brasile consiste nel fatto che il Brasile impone alle aziende che assumono uno straniero di dimostrare che il lavoratore che sta assumendo manca in Brasile, cioè o che non ci sono persone abbastanza qualificate per fare il lavoro o che gli serve una persona che abbia una conoscenza specifica di un altro mercato come per esempio gli ingegneri gli architetti o certi tecnici specializzati in alcune aree ; in caso contrario il governo non permette l'assunzione assolutamente di un lavoratore generico che può essere reclutato in Brasile quindi quando i vari consolati e governi dicono che gli stati si comportano con quella che si chiama reciprocità è vero solo in parte sono molte bugie nascoste nelle leggi ,infatti un lavoratore straniero in Italia può essere tranquillamente un muratore , un muratore italiano che vuole trasferirsi in Brasile molto probabilmente non riuscirà ad essere assunto perché ce ne sono già molti qui e oltretutto si aggiunge il fatto che qui i muratori sono pagati molto meno in proporzione rispetto che in Italia quindi stiamo parlando di un poco più di un salario minimo , a meno che non si prenda una paga giornaliera ma senza contratto quindi se senza contratto da lavoratore dipendente quindi ingaggiato a giornata, sostanzialmente che consente di guadagnare molto di più ma non da nessuna garanzia. il mercato del lavoro qui è molto differente e una volta che si è dentro se si hanno delle competenze specifiche, è facile emergere ma il governo impedisce che i lavoratori generici qui abbianoil posto rubato da uno straniero,soprattutto il posto generico , un autoprotezione, la scusa ufficiale è l'enorme disoccupazione, la realtà è che il Brasile è un paese aperto soprattutto al turismo, agli investitori ricchi ( 1000000 di reais ) o a professionisti di livello quando non reperibili in loco. È tutto scritto tra l'altro negli accordi internazionali sui vari siti consolari
Parlo con cognizione di causa perché un mio amico brasiliano, ci conosciamo da dieci anni, ha due società di cui una di informatica, e una di consulenza finanziaria quindi frequento il mondo del lavoro qui conosco sia lui che i dipendenti suoi, per assumermi dee affrontare una trafila enorme e giustificare la mia assunzione. Conosco molto bene come va al lavoro qui come ho già detto in altri post che sperare di essere trattati in Brasile come gli stranieri sono trattati in Italia......mi dispiace ma è meglio che non vi illudiate quando vedo scrivere lavoratori generici italiani che vogliono trasferirsi qui evidentemente non hanno letto come funzionano le assunzioni qui, quindi o ti sposi o ti iscrivi all'università ; e anche in questo caso vi faccio tanti auguri.
C'è la missione umanitaria; ci sono i master etc , altrimenti nisba. Le buone notizie sono che da inizio 2022 è possibile abitare qui due anni come nomade digitale, però ovviamente visto che nessuno è stupido, bisogna giustificare con documentazione completa di guadagnare circa 1500 dollari al mese o 1800 Adesso non ricordo, e allegare alla domanda
Un contratto che non è specificato che tipo di contratto è, può essere anche una partita IVA però devi essere comunque ingaggiato.
Un altro metodo alla spera in Dio è entrare col visto turistico e incominciare a pagare la multa finiti i 90 giorni di visto turistico però tempo fa erano 10 Reais al giorno adesso sono diventati 100 con un massimo di 10.000 sono comunque 1.500 euro di multa in tre mesi che maturano e se non la paghi non rientri in Brasile per almeno cinque anni, fino a quando la multa non decade, puoi anche pagarla al rientro cioè quando torni qui. È una procedura che non consiglio ,perché scaduto il visto turistico non si può richiedere nessun tipo di visto direttamente qui ,bisogna ritornare nel proprio paese d'origine e rifare tutta la trafila o aspettare almeno sei mesi.
@Max G.46
Molto esaustivo, grazie mille! E importante da sapere per tutti quelli che volessero andare in Brasile a lavorare.
@Francesca
Sono in Brasile da sei mesi ( c’ero già stato in precedenza per brevi periodi, per turismo) e ne sono entusiasta. La mia categoria è diversa, da quel che leggo, da molti altri, perché sono da poco un pensionato e ho deciso di svernare qui ogni anno. I pensionati che rientrano nei parametri previsti dal governo brasiliano ( reddito minimo, ad esempio), possono ottenere un visto per due anni, rinnovabile molte volte. Ed è quello che ho fatto io. Il Brasile può essere molto diverso da come ce lo siamo immaginato, perché molte informazioni ( anche politiche!) le assumiamo da una stampa spesso volutamente distratta. Non è solo il paese del “Cacao Meravigliao”, che naturalmente qui nessuno sa cosa significhi, o del Carnevale, che pure è un aspetto non da poco. Invece al sud del Brasile, c’è una regione, Santa Catarina, in buona parte abitata da italiani. Si, si tratta dei numerosissimi discendenti degli emigrati veneti che dalla fine dell’800 colonizzarono questa parte del Brasile. Sono famiglie cresciute con il mito dell’Italia, che appena ti presenti come italiano ti sfoggiano il migliore dei loro sorrisi e che, se ci vai a pranzo, in tuo onore sono capaci di cuocerti una tonnellata di polenta! Mi fermo qui nella descrizione per non tediare il lettore ma sono disponibile ad approfondimenti.
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