Buonasera Francesca, il mio primo approccio con la Cambogia fu proprio da turista nel 2011, a Koh Kong ......La domanda che hai fatto mi calza a pennello in quanto, a differenza della stragrande maggioranza dei turisti che si avventurano qua per poi tornare in paesi piu' moderni ed eventualmente ripensarci a freddo, io ho fatto tutto in un unico viaggio. Nel senso che la mia avventura asiatica e' passata dal puro cazzeggio turistico (scusa il termine) alla decisione di abbandonare la madre patria senza neanche bisogno di rientrare.....
Il paese, dal punto di vista turistico soddisfa molte esigenze di coloro i quali hanno bisogno di scaricare le tensioni accumulate in Europa e propone svariate alternative di relax quali gite in barca, visite esplorative dei parchi nazionali, massaggi ormai da equiparare a quelli thailandesi, etc.... All'inizio, nella fase prettamente di visitatore turistico, come dici tu, e' tutto bellissimo e tutto fa novita' ed evento. Le difficolta' che si possono incontrare in questa fase - in quanto vittime dell'inesperienza - sono il fatto di subire il furto della moto, del telefono, di mangiarsi del cibo di scarto in qualche scarso ristorante che ci vede come di passaggio e dover sopportare, di conseguenza, un po' di mal di pancia .....oppure di vedersi aumentati i prezzi di qualsiasi cibo o oggetto si tenti di comperare nei vari mercati e che, proprio per questo motivo, non indicano quasi mai il prezzo ufficiale........ Insomma, routine di tutti i posti del Mondo, piu' o meno. In questa fase non e' necessario essere quotidianamente in contatto con il vero popolo khmer - come molti hanno preferito fare - ma e' sufficiente approvvigionarsi di cio' che offre il paese a livello di strutture e svaghi per turisti.
Per questo e' importante, specialmente all'inizio, di avvalersi di specifiche guide che, anche se a volte sono considerate un "costo" io cambierei il modo di vederle in "investimento" ...esse possono essere fondamentali in vari aspetti dei primi inserimenti a scopo di soggiorno turistico di pochi giorni e - soprattutto - per chi decide di restare medio/ lungo termine.
Appunto, soggiorni di lunga permanenza, hanno bisogno di una diversa organizzazione... non basta considerare la voce guest house oppure hotel ( anzi, sarebbe bene scartarli fin da subito) ma e' necessario rivolgere l'attenzine ad appartamenti o villette. Spesso una villetta gia' arredata e con giardino/parcheggio puo' costare come una cameretta d'Hotel, arredata e fornita di acqua calda e aria condizionata (full furnished room). Inoltre gli aspetti da chiarire a chi approccia la Cambogia per viverci, non e' soltanto l'indicare dove si mangia bene e senza rischi e cosa e' possibile visitare ma e' necessario scendere piu' in una descrizione tecnica delle condizioni di vita e di costo sociali, nonche' raccomandare di avvicinarsi alla lingua khmer che avvicina molto il nuovo arrivato alle grazie del popolo locale.... Servizi bancari, assicurativi, trasporti, rilascio patenti, documentazioni, license, etc... Questi sono steps che adempio ogni settimana per nuovi amici e/o investitori .... anche grazie questo fantastico expat-blog che ci permette di cooperare ed interagire.
Termitata l'infarinatura informativa sopradetta per assistere i nuovi arrivati o in procinto di atterrare in terra khmer, voglio ora aggiungere che - specialmente in Sihanoukville - dopo neanche un annetto, la mia sensazione e' stata quella di aver trovato una casa adottiva. Naturalmente, il tutto passa attraverso il rispetto ("goh rup" in cambogiano ...una delle prime parole che ho imparato insieme a "baray" = sigarette e grazie = "oucun") delle culture locali... Sconsiglio vivamente di pianificare soggiorni a scopo speculativo o di colonizzazione e, contestualmente, se animati di tali propositi, vi consiglio di virare verso aree geografiche differenti; amenoche' non siate rappresentanti o amministratori delegati di holding internazionali perche' in quel caso, non avreste nessuna necessita' di interagire col popolo ma solo con la sua elite.
Il popolo khmer, in linea di massima, e' semplice, socievole e gentile pertanto, riesce a riconoscere le stesse caratteristiche negli occhi del suo interlocutore baran.
Otre al rispetto, in una seconda fase, e' stato importante vedere e assimilare alcune delle tradizioni nazionali del paese (non tutte perche' necessito di almeno altri 10 anni di permanenza qui...), ......apprendere il loro orientamento sociale che differisce molto ed in meglio (secondo me), da quello thai .... spostarsi da una citta' ad un'altra ed accorgersi che anche gli khmer, non solo i vietnamiti, hanno una memoria sviluppatissima e che non disdegnano di salutarti per primi e di ricordarti l'occasione in cui e' avvenuto il primo contatto, per quanto breve .....
Entrare nell' ordine di idee di doversi acculturare non e' risultato facile per molti, nonostante siano qui da tanti anni mentre altri, hanno fatto anche piu' veloce del sottoscritto potendo contare subito su una compagna fissa e/o entrando a collaborare in qualche struttura italo cambogiana.
La Capitale, cmq, e' piu' fredda nei confronti degli stranieri che parlano cambogiano mentre non e' cosi' nel piccolo villaggio dove, invece, funziona esattamente al contrario, cioe' apprezzano che un "viso pallido" possa comunicare con loro.
Attualmente sto rimuginando e vorrei organizzare per i nuovi e si prevede numerosi arrivi di dicembre - magari insieme alle altre guide italiane - percorsi alternativi/aggiuntivi alle solite Siem Reap, Phnom Penh, Sihanoukville ...sia come posti da visitare e sia come posti in cui decidere di andare a vivere o investire.
Ciao a tutti.