Buon giorno, viviamo in Cambogia da oramai tre mesi e il paragone con quell'anno vissuto in India è sempre evidente per vari motivi.
L'impatto visivo, soprattutto a livello di vestiario, della Cambogia rispetto all'India è evidentemente a favore dell'India.
Vivendo noi in Kerala, molto tradizionale, stato nel quale il churidar e il sari per le donne, i froc per le bambine, i dothi, lunghi e mundu per gli uomini, danno quell'impatto visivo che la Cambogia non ha.
Ci aspettavamo sicuramente più sarong nelle donne, in effetti la Cambogia, da buon stato indocinese, si è adeguato alla mondializzazione con i classici vestiti a volte quasi europei (d'altronde i grandi brand del tessile occidentale sfruttano queste popolazioni dietro le macchine da confezione abiti da anni) e i prezzi sono davvero calmierati quando si considerano abiti in sintetico, misto cotone o cotone puro.
Il discorso cambia per le sete, meravigliose quelle cambogiane soprattutto se tessute in Takeo, poco distante dalla capitale o Kampong Chan.
Noi abbiamo mantenuto il nostro look estivo-occidentale: maglietta, pantaloni corti, mia moglie per praticità indossa a volte i suoi chiridar, io sfoggio il mio largo cappello di paglia intrecciato da contadino quando ci rechiamo sotto il sole in bicilcletta dalla nostra Kampot alla spiaggia di Kep, 26 chilometri on the road di pedalate.
Negozi di abbigliamento sono ovunque e a costi contenuti: sulla strada (trovate spesso catene chiamate 2500 riel, (60 cent di dollaro all'incirca) dove per quella cifra potete ricercare magliette e ciabatte, oppure nei mercati delle città.
Ovviamente Phnom Penh se vuole è stilosissima riservando boutique di alto livello sia per blazer formali che per abiti da sera femminili, compresi tacchi vertiginosi in alternativa alle ciabatte per serate nei locali.
I ragazzi spesso vestono maglie sportive delle squadre di calcio: Milan, Barcellona, Real Madrid, Juventus prevalgono.
Vorrei ogni tanto incontrare e salutare con 'soksabay 'un ragazzo con la maglia del mio Toro, magari del gallo Belotti, visto che qui i galli, almeno nel mio cortile, danno il buon giorno in unità che vanno dai dieci ai venti, ogni mattina già dalle QUATTRO!
La fortuna è di essere esposti ad est, quindi quando il gallo, i galli e non Belotti, dichiarano la sveglia mi godo albe meravigliose.
Diciamo che forse solo Malesia e Indonesia hanno mantenuto un pò di tradizione con il sarong femminile e maschile: thai, viet, lao, e khmer difficilmente vestono gli abiti tradizionali se non in alcune occasioni come funerali e matrimoni, abiti, per altro molto belli.
Nel complesso l'India del look batte l'Indocina 3 a 0.