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Se volessi fare un viaggetto in marocco durante la mia permanenza in tunisia, secondo voi quei giorni (una settimana max 10 giorni) saranno scalati dal computo dei 184 da fare "fuori dall'italia" (e non in tunisia come recita la convenzione)? La convenzione e relativi commentari non dicono nulla, tantomeno il codice tunisino per il pagamento delle tasse o la finanziaria. Come regolarsi? Conoscete una legge che regoli tale problema?
Tema ampiamente trattato.
Saranno fuori dall'Italia.
Bene per l'Italia.
Non trascorsi in Tunisia.
Alla quale nulla importa.
Sei gia' residente fiscale.
In altro mio post trovi i riferimenti normativi italiani e tunisini.
LEGGE 25 maggio 1981, n. 388 - Gazzetta Ufficiale www.gazzettaufficiale.it › eli › 081U0388
Se vuoi essere certo su queste cose forse e meglio che ti leggi la gazzetta ufficiale e troverai la risposta esatta.
Poi uno ascolta chi gli pare, ma come dice il buon Anto La legge non ammette ignoranza.
In campana..
Grazie per il contributo. Ho letto la legge ma mi sembra che non ci sia nessuna controindicazione o divieto a recarsi in paesi "terzi" rispetto a quello di origine e di residenza. Vengo definito "residente dello stato contraente" in quanto assoggettato ad imposta nello stesso stato a motivo del mio domicilio, della mia residenza, ecc...non perchè trascorro 183 giorni nel paese contraente.
Avrò letto male e in tal caso ti chiedo di indicarmi l'articolo in cui viene fatto divieto di allontanarmi dal mio luogo di residenza per recarmi in altri paesi (che ovviamenti non sia l'Italia da cui devo stare fuori 184 giorni). Grazie ancora
A me sembra che non ci sia alcun divieto. Ho letto tutti gli articoli e non ho trovato nulla.
Buonasera sig. Giuseppe.
Come dice giustamente non c'è nessuna controindicazione a recarsi in paesi terzi.
Infatti i 183/184 (anno bisestile) non necessariamente devono essere continuativi, purché nell'arco dell'anno si facciano.
Perché l'art 4 lettera "c" della suddetta G.U. dice:-
" Se detta persona soggiorna abitualmente in entrambi gli Stati contraenti ovvero non soggiorna abitualmente in alcuno di essi, essa è considerata residente dello stato contraente del quale ha la nazionalità ".
Comunque noi abbiamo il passaporto ove facilmente dimostrabile, nel bene e nel male, la nostra permanenza.
Devi restare 183 giorni fuori dall'Italia quindi vai dove più di piace fermo restando che la convenzione bilaterale ti dice di trascorrere la maggior parte dell'anno nel paese dove eleggi domicilio fiscale (Tunisia) quindi quei giorni dovrebbero essere scalati da quelli residui che puoi fare in Italia ma siccome nessuno controlla fa come ti pare!
Tema ampiamente trattato, leggiti la convenzione bilaterale Italia/Tunisia art. 4 para 2 comma C per sapere come comportarti.
Per sapere dove è scritto vai all'ente di controllo fiscale (quello che ti vista il modello D di rimborso tasse per capirsi) e domandalo al funzionario dove è scritto, te lo fa vedere subito!
Mi chiedo cosa significhi "non soggiorna abitualmente", situazione che mi porterebbe dritto filato ad essere considerato residente in italia di cui ho la nazionalità, nonostante abbia un'abitazione permanente solo in tunisia (quella che ho in italia è considerata seconda casa dal comune dove si trova tant'è che pago l'IMU per intero). Qual è la soglia oltre la quale un periodo trascorso in vacanza in un paese terzo porti a considerare che io non soggiorno abitualmente in tunisia? La legge non mi sembra chiara.
giuseppeskanes ha scritto :Intendi l'agenzia delle entrate?
Se lo chiedi a me dico No intendo l'ente di controllo fiscale tunisino dove porteresti eventualmente il Modello D a far vistare per ottenere il rimborso delle tasse pagate il primo anno in Italia e che dovrai inviare all'Agenzia delle Entrate di Pescara. L'ente di controllo fiscale è lo stesso che ti vista il modello EP I/2 per ottenere la residenza.
La permanenza in Tunisia la si evince dai visti di ingresso/uscita sul passaporto ma per il momento come ho già scritto nessuno fa/è in grado di fare controlli del genere. La legge è una cosa (e tutto dovremmo attenerci) la realtà è un'altra e sempre parlando di realtà non capisco cosa ci sia contro la permanenza in Tunisia:
1) il clima è ottimo;
2) si vive serenamente e la vita scorre tranquilla;
3) le giornate sono sempre varie per le tante attività che si possono fare;
4) la spesa mensile per vivere è marginale e permette di mettere via bei soldi sul conto italiano;
5) le persone sono abbastanza cordiali sapendo comunque mantenere le giuste distanze con tunisini e connazionali invadenti.
Ce ne sarebbero tante altre di motivazioni, farsi 6 mesi o un anno intero in Tunisia non è un sacrificio anzi è un piacere ed è bello avere i periodi da passare fuori dal Paese. Noi in Tunisia ci viviamo e andiamo in vacanza in Italia o in qualsiasi altro paese senza pensare a contare il giorno e l'ora... diventerebbe stressante e non credo sia una cosa valida continuare a stressarsi, quello succede quando si lavora ma quando si è in pensione bisogna pensare alla nostra individualità, alla nostra qualità della vita ed a fare tutte quelle cose che non si sono potute fare quando si lavorava usando proprio i soldi che si mettono via vivendo quaggiù.
Vengo in tunisia dal 1997 quindi credo da molto piu tempo di altri e se non mi piacesse non sarei venuto per cosi tanto tempo. E solo un esercizio teorico per conoscere la legge.
giuseppeskanes ha scritto :Vengo in tunisia dal 1997 quindi credo da molto piu tempo di altri e se non mi piacesse non sarei venuto per cosi tanto tempo. E solo un esercizio teorico per conoscere la legge.
Corretto ma una cosa è venire in vacanza in una località e un'altra è viverci, le leggi cambiano e soprattutto quella di riferimento tunisina legata proprio alle norme fiscali è contenuta nella finanziaria che ogni anno subisce delle modifiche, quello scritto oggi a riguardo magari domani non è più valido.
Giusto per parlare...
giuseppeskanes ha scritto :Vengo in tunisia dal 1997 quindi credo da molto piu tempo di altri e se non mi piacesse non sarei venuto per cosi tanto tempo. E solo un esercizio teorico per conoscere la legge.
Se vuoi dall'ente di controllo ci andiamo assieme.
giuseppeskanes ha scritto :Mi chiedo cosa significhi "non soggiorna abitualmente", situazione che mi porterebbe dritto filato ad essere considerato residente in italia di cui ho la nazionalità, nonostante abbia un'abitazione permanente solo in tunisia (quella che ho in italia è considerata seconda casa dal comune dove si trova tant'è che pago l'IMU per intero). Qual è la soglia oltre la quale un periodo trascorso in vacanza in un paese terzo porti a considerare che io non soggiorno abitualmente in tunisia? La legge non mi sembra chiara.
E' chiarissima, ma bisogna leggere gli articoli giusti e nell'ordine giusto, non saltellando di qua e di la' a caso. Nello specifico leggiti bene l'art. 4 par. 1. Vai quindi alle norme italiane e tunisine cui fa riferimento e trai le tue conclusioni in merito. Nota quindi il "se" con cui inizia il par. 2.
E leggendo leggendo vedi che il para 2 inizia con "Quando" e non con "Se" che invece è proprio l'inizio del comma C riferito al para 2.
Conoscendone il senso a memoria ho usato un sinonimo, non avevo tempo e voglia di andare a tirarla fuori per l'ennesima volta (e non la tengo sul comodino per spulciarla ogni sera prima di andare a dormire).
Non cambia nulla. Concetto invariato. In tal contesto "quando" significa "se".
Il par. 2 spiega come risolvere la questione SE/QUANDO/NEL CASO IN CUI/ALLORCHE'/NELL'EVENIENZA IN CUI/OVE/QUALORA/DOVE/NELL'IPOTESI CHE/OGNIQUALVOLTA/... " ...in base alle disposizioni del paragrafo 1, una persona fisica è considerata residente di entrambi gli Stati contraenti...".
Ma chi vuol capire, capisce.
Indubbiamente.
Certo che chi vuole capire capisce, l'importante è non dare in continuazione notizie accomodanti allo scopo di accaparrarsi eventuali clienti, la normativa è stata più che abbondantemente trattata in decine di discussioni chiuse da Francesca proprio perché ci sta chi si ostina a continuare a dare informazioni sballate e contraddittorie su quanto stabilito dalla legge. Non cado nuovamente nella trappola e mi limito quindi a dire di andarsi a leggere tutte le altre discussioni poi se volete farvi servire da una agenzia fate la comparazione dei prezzi e decidete dove andare... i soldi sono vostri e potete spenderli come vi pare, se vi rivolgete a noi o a Mauro Biazzi ad esempio o a Emphirio avrete tutte le informazioni necessarie al trasferimento e gratis, senza sborsare un penny.
Grandi ragazzi sarò una di voi
Detta persona si riferisce al "residente di entrambi i paesi contraenti", quindi non riguarda me che sono residente di un solo stato contraente, quello dove ho l'abitazione principale.
L'articolo 4 para.1 della convenzione definisce chi sia una "persona residente di uno stato contraente", cioè una persona che a motivo della sua residenza (e altro) è assoggettata ad imposta fiscale in quel paese (il sottoscritto come tanti altri).
Lo stesso articolo al para.2 definisce chi sia, invece, una "persona residente di ENTRAMBI gli stati contraenti" che è diversa dalla precedente. In tal caso, la situazione di detta persona (cioè quella residente di entrambi gli stati contraenti), viene determinata nei modi ai successivi commi a, b, c e d.
Quindi, essendo residente in un solo stato contraente, non rientro nella fattispecie dei citati commi.
Posso almeno mettere questi punti fermi? Capisco che il tema è stato ampiamente trattato ma il fatto è che arriva sempre gente nuova, come me, che non è avvezza al tema e poi fra pareri discordanti la confusione aumenta. Bisognerebbe rispondere chiaramente una volta per tutte alla domanda: se durante il soggiorno in tunisia mi allontano per 10 giorni per andare, che ne so?, in svizzera, questi giorni vengono tolti dai 184 che devo trascorre fuori dall'Italia (nel nostro caso in tunisia) per cui dovrò "recuperarli" oppure no? Lo chiediamo a voi su cui riponiamo fiducia essendo più esperti. Però non rimandatemi a post precedenti anche perchè la risposta sarà inserita nel mio gruppo facebook alla sezione file.
indica il "soggiorna abitualmente ovvero non soggiorna in nessuno dei due stati"
i 183 giorni invece lo trovi nel art. 15 para 2 A che benché parli di lavoro subordinato porta riferimento nell'art. 18 pensioni indicando nel para 1 oltre a stipendi "altre remunerazioni analoghe" pertanto facendo riferimento al art 18 riguarda anche le pensioni.
Tu devi fare fuori dall'Italia 183 giorni, vuoi andare in Svizzera per 4 giorni e vuoi sapere da dove devi levarli? Vai all'ente di controllo fiscale e domandalo a loro o in alternativa poni un quesito all'INPS,
capisci che nessuno su questo forum è deputato a rilasciare con certezza informazioni su leggi e regolamenti di Stati Sovrani in quanto benché alcuni abbiano i nik legati ad agenzie si parla sempre di "nik name anonimi dietro un forum pubblico su internet" quindi nessuno è portatore di verità ma è un luogo dove raccogliere informazioni e farsi un'idea, per certezze che tu poi dovrai riportare ad altri quindi i vari pareri (compreso il mio) non hanno alcun valore né legale e tantomeno giuridico.
Secondo il mio parere comunque (che ripeto non ha alcun valore giuridico) i giorni che passerai in Svizzera dovrai levarli da quelli residui e non da quelli che dovrai passare in Tunisia ai tuoi amici che attendono su un social network informazioni di leggi digli quello che ti pare magari ripetendogli che se vogliono avere informazioni che li tutelino le vadano a reperire presso i canali previsti e non su forum o social network.
Ripeto che questo argomento è stato trattato tante di quelle volte che davvero sta diventando un paradosso temporale!
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